Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Africa, invasione locuste

Piaghe e locuste

In Africa, dopo il Coronavirus e le inondazioni, a causa dei cambiamenti climatici arrivano le locuste.  Fino ad ora 1,3 milioni di ettari di terreni agricoli sono stati distrutti e circa un milione di persone ha bisogno di assistenza alimentare d'emergenza
7 Maggio, 2020
1 minuto di lettura
Africa, invasione locuste
In Africa si combatte contro il coronavirus e l’invasione delle locuste. Un milione di persone ha già bisogno di assistenza alimentare d’emergenza (Foto: The East African)

 

La popolazione del Corno d’Africa è sotto attacco. Oltre alle conseguenze del Covid-19 e alle inondazioni della stagione estiva, la Somalia, l’Etiopia e il Kenya stanno affrontando il problema della seconda ondata di locuste, causata dai cambiamenti climatici. Già ad inizio anno l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), aveva sottolineato che «il potenziale di distruzione è enorme. Uno sciame di un chilometro quadrato di questi insetti può mangiare la stessa quantità di cibo in un giorno di 35.000 persona». E una singola locusta femmina può deporre fino a 158 uova alla volta. Sono  decine di milioni quelle che attualmente stanno deponendo le uova, e  si prevede che una volta schiuse a maggio, nuovi sciami si formeranno nei mesi di giugno e luglio, in concomitanza con il periodo dei raccolti, decimando così colture fondamentali per la popolazione. Ma i danni già si contano:  1,3 milioni di ettari di terreni agricoli sono stati distrutti e  i prezzi dei cereali sono aumentati di circa il 50% dal 2019.

Le popolazioni africane hanno provato ad affrontare l’invasione con l’irrorazione aerea, ma gli sciami sono troppo grandi. A preoccupare sono inoltre i prodotti chimici utilizzati, che uccideranno la fauna selvatica e danneggeranno le forniture alimentari.

Un segnale d’allarme è arrivato anche da Save the children, che teme possano esserci ulteriori carestie. Attualmente quasi un milione di persone ha già bisogno di assistenza alimentare d’emergenza, come diretta conseguenza dell’arrivo delle locuste. L’organizzazione non governativa ha dichiarato:

«I bambini con una dieta povera, in particolare nei primi mesi e anni di vita, rischiano più di ogni altro di contrarre malattie e infezioni e subire ritardi nella crescita, che possono incidere gravemente sul loro sviluppo cognitivo e sulla loro salute anche in età adulta».

Mielizia

Saperenetwork è...

Michele D'Amico
Michele D'Amico
Sono nato nel 1982 in Molise. Cresciuto con un forte interesse per l’ambiente.Seguo con attenzione i movimenti sociali e la comunicazione politica. Credo che l’indifferenza faccia male almeno quanto la CO2. Giornalista. Ho collaborato con La Nuova Ecologia e blog ambientalisti. Attualmente sono anche un insegnante precario di Filosofia e Scienze umane. Leggo libri di ogni genere e soprattutto tante statistiche. Quando ero piccolo mi innamoravo davvero di tutto e continuo a farlo.
Mielizia
Mielizia
Resto sfuso

Agenda Verde

Librigreen

Chiedi a una pianta

Lezioni di felicità dal mondo vegetale, la guida pratica di Alessandra Viola

Se da piccoli stiamo poco nella natura, ci sporchiamo poco le mani con la terra, non viviamo a lungo tra gli alberi, da grandi è più difficile recuper

Tùttu-cià di Giovanni De Feo

Educare alla sostenibilità con un sorriso. Alla scoperta del metodo De Feo

Dove si butta? «È proprio la domanda a essere sbagliata. Infatti, non bisogna più dire (né tantomeno scrivere) “Dove si butta?” ma “Come si raccoglie?

Il groviglio verde

Funghi preistorici, alberi, mangrovie. Dentro il "groviglio verde" con Daniele Zagaria

Quanti di noi hanno considerato i boschi, le foreste ma anche i funghi e le piante come un unico sistema “aggrovigliato”? In pochi, certamente. Invece

Leggi anche...