A Battipaglia la street art è recupero e cura del territorio

L'organizzazione YoCoCu all'opera mentre restaura il murales "L'albero del Domani" (Foto: Sonia Di Santo)

A Battipaglia la street art è recupero e cura del territorio

L’associazione culturale aDNA lancia il progetto Spes per restaurare opere e murales degli anni ottanta nel comune campano. Un’idea che mette al centro l’arte, il paesaggio, la rinascita e la speranza di luoghi dimenticati, coinvolgendo cittadini e studenti

Correva il 1984 e ancora la street art era principalmente un’arte illegale, malvista e assolutamente non considerata una forma di riqualificazione. Eppure a Battipaglia, comune campano in provincia di Salerno, Carmine Battipede, attivo ideatore di diverse manifestazioni artistiche e culturali nel territorio, propone al comune l’intervento di due artisti, uno locale, Umberto Vota e l’altra tedesca, Eveline Krumnau, per realizzare dei grandi lavori pittorici sui muri esterni delle palazzine di piazza Risorgimento. I due lavori furono realizzati per il festival internazionale Teatro Ragazzi, ideato da Battipede. Il festival si sarebbe svolto proprio in piazza Risorgimento, zona centrale di Battipaglia, al tempo molto malfamata, luogo di spaccio con poche offerte per i giovani. La piazza ha tutt’ora una struttura ad anfiteatro, con i muri delle palazzine che creano una sorta di quinta.

 

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Carmine pensò bene che in quel luogo potesse nascere un festival teatrale all’aperto così avanzò la sua proposta al Comune e presentò i due artisti che avrebbero dipinto i muri che circondavano la piazza in modo da creare una sorta di scenografia permanente per gli spettacoli. Battipede seppe quindi ascoltare il territorio prestando attenzione alle sue debolezze e ai punti di forza, osservando l’interazione degli abitanti con gli spazi e poi seppe immaginare, spingere la mente oltre il presente e dare vita al potenziale che scorgeva. Nacque prima l’associazione il Punto un laboratorio innovativo di sperimentazione di idee che attraverso il teatro vide protagonisti gli esponenti della nuova drammaturgia napoletana, tra attori e autori come Enzo Moscato, Annibale Ruccello, Peppe Lanzetta, Antonio Neiwiller, Silvio Orlando.

 

Carmine Battipede, ideatore del Teatro Ragazzi
Carmine Battipede, ideatore del Teatro Ragazzi

 

Si trattava di «un laboratorio di coscienza sociale nel quale si è dedicata attenzione costante a quelle forme di illegalità che rappresentavano la vera emergenza nella Piana del Sele negli anni ‘80» ha sottolineato la moglie di Battipede ricordando il lavoro del marito oggi scomparso. Il primo lavoro, affidato a Umberto Vota, si intitolò appunto l’Albero del Domani, a sottolineare lo slancio verso il futuro del fervore culturale a cui Battipede stava dando forma, uno slancio che non poteva prescindere dalle radici identitarie del territorio. Il secondo lavoro, affidato a Eveline Krumnau, maggiormente rivolto verso il tema teatrale, rappresenta delle maschere.

Il progetto Spes

Con il passare degli anni e l’incuria, di questi lavori murali restava ben poco: i colori sbiaditi si perdevano su una superficie che chiedeva un urgente lavoro di restauro. A pensarci è stato Mirko Pierri, nativo di Battipaglia e presidente dell’associazione culturale aDNA particolarmente attiva nell’ambito della street art.

«Molti abitanti di Battipaglia non sapevano più perché in piazza Risorgimento si trovassero questi lavori. Abbiamo quindi voluto, attraverso un lavoro di restauro materiale, restaurare anche una memoria dei luoghi e delle loro storie, restituendo alle nuove generazioni questa narrazione».

Per dar vita ai lavori di restauro e far rivivere l’esperienza del Festival Teatro Ragazzi diretto da Carmine Battipede dal 1984 al 1988, aDNA ha ideato il progetto Spes. «Il nome del progetto si ricollega alla speranza, in quanto la patrona di Battipaglia è Santa Maria della Speranza a cui è intitolato anche l’ospedale e la Speranza è stata premiata con la medaglia ad honorem per la ricostruzione nel secondo dopoguerra. Quindi il concetto di speranza è legato a un sentire identitario per la città».

 

Mirko Pierri, fondatore dell'associazione aDNA (Foto: Ariaproject.eu)
Mirko Pierri, fondatore dell’associazione aDNA

 

La prima azione di restauro, sponsorizzata dalla società cooperativa Terra Orti si è svolta nel 2019 dal 28 al 30 ottobre ad opera dell’organizzazione internazionale YoCoCu (YOuth in COnservation of CUltural Heritage) team di restauratori attivi nella conservazione e nella valorizzazione di patrimoni artistici sia a livello nazionale che internazionale. Gli studenti del liceo artistico Carlo Levi di Eboli hanno seguito i lavori partecipando ai laboratori teorici e pratici di conservazione della street art tenuti da Mirko Pierri e da Laura Rivaroli di YoCoCu. Anche gli istituti comprensivi Fiorentino e Alfonso Gatto e l’Istituto Besta – Gloriosi di Battipaglia, hanno partecipato al progetto attraverso visite guidate e performance teatrali ideate con lo scopo di tramandare alle nuove generazioni quanto avvenuto negli anni ’80, un modo per responsabilizzare i giovani verso la cura del proprio territorio, conoscendone la storia e proteggendone i beni.

 

Un'immagine di un laboratorio dell'associazione YoCoCu con i ragazzi
Un laboratorio dell’associazione YoCoCu (Foto: Sonia Di Santo)

 

L’albero di ieri è arrivato a domani

«Ci vediamo sotto l’albero», si dicono oggi gli abitanti di Battipaglia per indicare la piazza dove Umberto Vota nel 1984 ha dipinto l’Albero del Domani. L’opera, in una città dove scarseggia il verde e il problema dell’abbattimento degli alberi è all’ordine del giorno, ha dato un valore identitario al luogo, anche se oggi in molti non sanno nulla sull’origine di questo lavoro.

«L’albero del Domani è diventato l’immagine principale di tutto il festival Teatro Ragazzi, un’icona identitaria non solo per il quartiere, ma per tutta la città di Battipaglia». Ci racconta Mirko Pierri.

Si tratta di un’opera con un significato universale, oggi, grazie al restauro, finalmente visibile con tutti i suoi dettagli. La grande chioma dell’albero è carica di diversi frutti e fiori tipici del territorio e porta un fogliame misto a rappresentare la ricchezza botanica della zona. Sullo sfondo scorre un fiume che richiama la Piana del Sele, ci sono delle campane e una fabbrica che rappresenta il tabacchificio di Battipaglia. È un’immagine emblematica che raccoglie in una pianta la ricchezza e l’identità di una terra e al tempo stesso chiede attenzione per le zone verdi, e le tematiche ambientali.

 

I ragazzi della scuola Fiorentino davanti all'Albero di ieri
I ragazzi della scuola Fiorentino davanti al murale L’Albero del Domani (Foto: Sonia Di Santo)

«Abbiamo usato la scusa del restauro per raccontare alle scuole attraverso le performance teatrali la storia di quella piazza. Il senso è quello di ricreare quell’immaginario e tramandare la cultura locale. Quando portiamo i ragazzi in piazza per raccontargli la storia del teatro e dei murales spesso si forma una narrazione plurima con gli abitanti che si affacciano dalle finestre delle case popolari per sottolineare alcuni passaggi, aggiungere aneddoti, confermare fatti…».

Come sostenere il progetto e i prossimi passi

Dopo il restauro dell’Albero del Domani il progetto si è fermato a causa della pandemia. Oggi si è pronti a ripartire e a dicembre si è aperta la raccolta fondi per finanziare il restauro dell’opera Le Maschere di Eveline Krumnau previsto per maggio di quest’anno. Per sostenere il progetto Spes aDNA ha realizzato un calendario 2023 che racchiude tutti i murales presenti in città: dalle opere pubbliche di artisti internazionali come Millo, Etnik, El Niño de las Pinturas, dipinti tra il 2014 e il 2016 per un progetto nelle scuole del territorio a cura di Mirko Pierri, a quelli che non ci sono più, come il murale di Walter Molli, artista mariglianese scomparso nel 2019, o l’opera che Felice Pignataro, lo storico fondatore del gruppo Gridas di Scampia, dipinse sul muro di cinta dello Stadio Pastena nel 1992 oppure i graffiti dei gruppi di artisti locali come i writer della Drak Crew. Ogni mese è dedicato a un’opera tranne il mese di maggio che è totalmente bianco, ad indicare il lavoro di restauro dell’opera della Krumnau da svolgersi in quel mese. Il progetto ha permesso di creare una mappa online dei murales di Battipaglia, città che si mostra ricca di una cultura underground legata a murales e graffiti che degli Anni Ottanta ne hanno scandito la storia e il rapporto con il territorio e che oggi vuole recuperare le tracce di questo passato.

 

Saperenetwork è...

Dafne Crocella
Dafne Crocella
Dafne Crocella è antropologa e curatrice di mostre d’arte contemporanea. Dal 2010 è rappresentante italiana del Movimento Internazionale di Slow Art con cui ha guidato percorsi di mindfulness in musei e gallerie, carceri e scuole collaborando in diversi progetti. Insegnante di yoga kundalini ha incentrato il suo lavoro sulle relazioni tra creatività e fisicità, arte e yoga.
Da sempre attiva su tematiche ambientali e diritti umani, convinta che il rispetto del proprio essere e del Pianeta passi anche dalla conoscenza, ha sviluppato il progetto di Critica d’Arte Popolare, come stimolo e strumento per una riflessione attiva e consapevole tra essere umano, contemporaneità e territorio. È ideatrice e curatrice di ArtPlatform.it, piattaforma d’incontro tra creativi randagi.

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