“Essere con”, ripensare il binomio essere umano-natura

Opera dell'artista multidisciplinare Pietro Boccio, esposta nella mostra "Essere Con"

“Essere con”, ripensare il binomio essere umano-natura

Un evento con fotografia, video, scultura, installazioni e musica. Quindici giovanissimi artisti raccontano il rapporto della nostra società con la natura, il tempo e i corpi, la violenza che uccide mare e foreste, il miraggio venefico dello sviluppo infinito. Il 4 ottobre a Roma

«E’ chiaro ormai a tutti che il pianeta non può offrire risorse infinite e che l’idea di una crescita perpetua porterà inevitabilmente alla catastrofe sociale e climatica. Ripensare il rapporto con il mondo naturale sembra quindi una delle poche alternative rimaste.

Ma la sostenibilità non può diventare un concetto performativo: richiede uno spostamento molto più profondo e olistico, in grado di scardinare le strutture di pensiero su cui abbiamo costruito il mondo contemporaneo».

Con questa dichiarazione di intenti, il giovane collettivo Farmers of Future propone il suo primo progetto artistico interdisciplinare venerdì 4 ottobre a Roma, presso il Casale dei Cedrati, a partire dalle ore 18 fino alle 2 am, nella storica Villa Pamphilj. Fotografia e e video, scultura e installazioni nella prima parte della mostra e musica dalle ore 21 in poi per provare a raccontare, grazie allo sguardo di 15 giovanissimi artisti, il conflittuale rapporto della nostra società con la natura, il tempo e i corpi, il miraggio venefico dello sviluppo infinito, il ruolo deviante dell’immagine nel plasmare l’antropocene, la violenza che avvelena il mare e abbatte le foreste. Quella del villaggio di Tangia Basti, per esempio, nel sud-est del Nepal, raccontata dal corto To search the secret of the forest di Pietro Lo Casto, da 25 anni minacciata dalla proposta di costruzione di un aeroporto, un progetto di orgoglio nazionale che implicherebbe sfollamento e deforestazione.

Un’opera dell’artista Marianna Di Majo Norante esposta nella mostra “Essere con”

Giovanissimi che arano il futuro

“Essere Con” è per una città pigra e poco accessibile ai giovani come Roma, una piccola grande sfida: totalmente autoprodotto, è il frutto di oltre un anno di lavoro, ricerche e contatti di Farmers of Future. Il collettivo è nato nel 2023 dall’intento di cinque romani poco più che ventenni che vivono e studiano tra Londra, Parigi e BerlinoMarianna di Majo Norante, Alice Lipizzi, Aurelia Temi, Alessandro Turno e Sofia Vimercati Sanseverino – di portare nella loro città natale progetti animati da un rispettoso senso di comunità e spazi di divertimento e riflessione privi di giudizio in cui gli eventi artistici e le occasioni di incontro non siano fughe dalla realtà che opprime, ma opportunità per ripensare e ricostruire il reale dalle fondamenta. E’ in questo sguardo tanto la scelta del nome del collettivo, quel porsi come contadini che il futuro arano, seminano e coltivano ciò che sarà, quanto il titolo di questa prima proposta:

“Essere Con” vuole esplorare, grazie alla visione multiforme delle opere artistiche presenti, la possibilità di un rapporto tra uomo e natura che vada oltre la visione binaria cristallizzata nel pensiero occidentale.

«Nella dicotomia che segna da secoli la nostra cultura – raccontano – è inevitabile pensare al mondo naturale come ad un ente esterno, un mondo di risorse da estrarre, per raggiungere il progresso, a sua volta inteso come crescita da punto A a punto B. Si possono scalfire le certezze che ci siamo imposti? Noi abbiamo chiesto aiuto all’arte in quanto forza creativa e innovativa e vorremmo che la mostra apra nei visitatori ulteriori domande, più che portare risposte. Fino all’interrogativo sempre aperto: colmare questo binomio è un atto inevitabilmente individuale o necessariamente collettivo?».

Lo spazio urbano del Casale dei Cedrati

Una domanda che risuona anche nel luogo scelto per ospitare l’evento, il Casale dei Cedrati, uno dei casali del parco urbano più grande di Roma, destinato nel Settecento alla coltivazione degli agrumi (da cui il nome) e solo recentemente recuperato alla città dopo una lunghissima e travagliata vicenda giudiziaria e amministrativa. Lo spazio, gestito dalla Società consortile Casale dei Cedrati (a cui aderiscono CoopCulture, la cooperativa sociale Linea d’Arte e l’associazione di quartiere Mille Ville) offre finalmente alla città 800 metri quadrati di sale (tra cui la caffetteria e una libreria), giardino e cortile, oltre all’affascinante acquedotto romano Traiano-Paolo che si sovrappone alle architetture medievali e secentesche.

 

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Proprio nelle arcate dell’acquedotto, così come nelle sale interne, saranno ospitate le opere degli artisti di “Essere Con “: le immagini di Gaetano Zazzera e Pietro Boccio, le installazioni di Eva Luna Pieroni e Ohii Katya, i corti di Roberta Argenta, Nicole Littleton e Pietro Lo Casto, l’opera meditativa di Helena Grompone, in una coabitazione internazionale di esperienze, estetiche e visioni lungo il filo rosso del titolo. Quattro i protagonisti del live e deejay set che chiude la serata, all’insegna del pluralismo anche sonoro, con contributi di Aaaki e Lorenzo Minneci attivi e apprezzati nel panorama berlinese, Argo e Kanga Motema, dj emergente di Afro-house franco-congolese con base nel sud-est di Londra: il suo nome, in lingala, significa “resistere”. Resistere per cambiare, per provare a non essere contro, ma ad essere “con”.

Per saperne di più:

casaledeicedrati.it/evento/essere-con/

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Stefania Chinzari
Stefania Chinzari
Stefania Chinzari è pedagogista clinica a indirizzo antroposofico, counselor dell’età evolutiva e tutor dell’apprendimento. Si occupa di pedagogia dal 2000, dopo che la nascita dei suoi due figli ha messo in crisi molte certezze professionali e educative. Lavora a Roma con l’associazione Semi di Futuro per creare luoghi in cui ogni individuo, bambino, adolescente o adulto, possa trovare l’ambiente adatto a far “fiorire” i propri talenti.
Svolge attività di formazione in tutta Italia sui temi delle difficoltà evolutive e di apprendimento, della genitorialità consapevole, dell’eco-pedagogia e dell’autoeducazione. E’ stata maestra di classe nella scuola steineriana “Il giardino dei cedri” per 13 anni e docente all’Università di Cassino. E’ membro del Gruppo di studio e ricerca sui DSA-BES, della SIAF e di Airipa Italia. E’ vice-presidente di Direttamente onlus con cui sostiene la scuola Hands of Love di Kariobangi a Nairobi per bambini provenienti da gravi situazioni di disagio sociale ed economico.
Giornalista professionista e scrittrice, ha lavorato nella redazione cultura e spettacoli dell’Unità per 12 anni e collaborato con numerose testate. Ha lavorato con l’Università di Roma “La Sapienza” all’archivio di Gerardo Guerrieri e pubblicato diversi libri tra cui Nuova scena italiana. Il teatro di fine millennio e Dove sta la frontiera. Dalle ambulanze di guerra agli scambi interculturali. Il suo ultimo libro è Le mani in movimento (2019) sulla necessità di risvegliarci alle nostre mani, elemento cardine della nostra evoluzione e strumento educativo incredibilmente efficace.

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