Festival della Fotografia Etica, narrazioni visive dal mondo

Una foto del progetto Africa Blues (© Giulia Piermartiri - © Edoardo Delille) della ong WeWorld

Si sta svolgendo a Lodi (MI) la quindicesima edizione del Festival della Fotografia Etica, evento di riferimento italiano di fotogiornalismo: «La fotografia necessaria», secondo il Direttore del Festival Alberto Prina. Il Festival espone circa un migliaio di foto di quasi 150 fotografi da 40 paesi diversi e 5 continenti, e propone numerosi incontri e iniziative. Vediamo alcune delle oltre 20 mostre in corso.

Il World Report Award – Documenting Humanity

Al centro dell’evento anche quest’anno c’è il World Report Award – Documenting Humanity. Nell’ambito del premio, la categoria Master è stata vinta da Giles Clarke con il reportage Haiti in Turmoil sulla drammatica guerra civile che imperversa da luglio 2021, con migliaia di persone uccise e rapite, mentre per le strade continuano scontri delle gang criminali per il controllo del territorio.

haiti in turmoil

©Giles Clarke 2- Haiti in Turmoil
Una foto del reportage Haiti in Turmoil, vincitore della categoria Master del World Report Award ©Giles Clarke

world report award

Una menzione speciale Master è andata a Ingmar Björn Nolting e al suo An Anthology of Changing Climate, un viaggio attraverso una Germania divisa sulle questioni climatiche e che mira ad affrontare le difficoltà per orientare le narrazioni sul tema per provare a trovare soluzioni sostenibili alla crisi climatica, in una società che rimane guidata dai consumi. La categoria SpotLight ha premiato Kasia Strek per il reportage The Price of Choice, sul delicato e attualissimo tema dell’aborto. La categoria Short Story è stata vinta da Francesco Comello per il reportage Oshevensk, ai confini del tempo, sulla comunità resiliente del villaggio di Oshevensk in Russia, che si aggrappa alle proprie radici in un’epoca dominata dalla tecnologia e dalla frenesia. Menzione speciale nella sezione Short Story a Laetitia Vançon per il reportage The Other Battlefields, sguardo sull’essere ragazzi in Ucraina a quasi due anni dall’inizio del conflitto. La categoria Student, vinta da Camilla Richetti con Dancing Spirits, ambientato nella Repubblica del Congo testimonia la ricerca per trovare l’armonia tra il progresso umano e il mondo naturale. La sezione Single Shot è stata infine vinta da Patryk Jaracz con l’immagine Kids Learning How to Ride a Bicycle, in cui bambine giocano nei campi in Ucraina mentre una di loro impara ad andare in bicicletta; sullo sfondo gli effetti di un attacco di droni che ha incendiato un deposito petrolifero nella regione di Rivne.

dancing spirits

Un’immagine del foto reportage dal Congo “Dancing spirits” di ©Camilla Richetti

Il World Press Photo

Anche quest’anno Lodi, in collaborazione con Bipielle Arte, accoglie la mostra internazionale itinerante del World Press Photo, concorso internazionale di fotogiornalismo e fotografia documentaria che si svolge da quasi 70 anni, indetto dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam. Il WPP 2024 ha raccolto oltre 150 immagini, provenienti dai cinque continenti, che narrano storie straordinarie, attraverso lavori realizzati per alcune delle più importanti testate internazionali come National Geographic, BBC, CNN, The New York Times, Le Monde, ed El Pais.

Immagini da Gaza

La sezione Uno Sguardo sul Mondo, visitabile presso il Palazzo della Provincia, propone la mostra The War in Gaza Through the Eyes of its Photojournalists, promossa dall’ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA). Dal 7 ottobre 2023, a Gaza più di 110.000 persone sono state uccise o ferite, e sono stati uccisi più bambini che in tutti i conflitti armati degli ultimi quattro anni. Tre quarti della popolazione è sfollata. A causa del divieto posto ai giornalisti stranieri di entrare in modo indipendente nella Striscia, i fotoreporter palestinesi, oltre 100 dei quali sono già stati uccisi, sono la principale finestra su ciò che sta accadendo ai civili a Gaza e il loro contributo è fondamentale.

Omaggio a Jane Goodall

Lo Spazio Environment, presso la Cavallerizza, quest’anno celebra i 90 anni della grande etologa Jane Goodall con una mostra tributo al suo lavoro e a quello di molte donne fotografe che lei ha ispirato. Quasi 40 scatti per immergersi nella bellezza del pianeta in collaborazione con Vital Impacts che utilizza la narrazione visuale per sostenere individui e organizzazioni che proteggono gli esseri umani, la fauna selvatica, gli habitat e gli storytellers che condividono le loro storie. Lo Spazio Outdoor invece, presso i giardini pubblici, propone la mostra Rescued Foxes Find Refuge in Minnesota della fotografa Robin Schwartz che racconta la storia di Mikayla, la fondatrice di Save a Fox, un santuario per animali nel Minnesota, dove gli animali scartati dagli allevamenti e gli animali domestici esotici trovano una nuova casa. Con l’aiuto di volontari, si prende cura anche di altri animali autoctoni che non possono essere restituiti alla natura, come visoni, una lince e un coyote.

rescued fox

Una foto della mostra Rescued Foxes Find Refuge in Minnesota di ©Robin Schwartz

Foto di progetti no profit

Lo Spazio No Profit nel chiostro del ex-ospedale Gorini quest’anno espone 4 progetti: il fotografo Marcos Azulay per il San Camilo Hospice con A-Dios, progetto che racconta di come San Camilo Hospice è diventato un punto di riferimento per le cure palliative in Argentina. Giulia Piermartiri e Edoardo Delille per l’ONG WeWorld con Africa Blues, per raccontare come anno dopo anno la crisi climatica sta colpendo duro in Africa, ne sta cambiando le prospettive, sta minando la sua uscita dalla povertà, ne sta aggravando la fame e l’insicurezza, sta modificando la psicologia e la percezione del mondo dei suoi abitanti. Brian Hodges per African Women Rising con il progetto Breaking the Cycle of Extreme Poverty: Resilience and Strength in Adversity, sulla ricerca di offrire alle donne e alle ragazze colpite dalla guerra gli strumenti per poter uscire da una condizione di povertà estrema. Infine il progetto PizzAut del fotografo Leonello Bertolucci, che racconta di una pizzeria rivoluzionaria fondata sull’inclusione, dove pizzaioli e camerieri sono giovani con autismo.

Le vite degli altri

Lo spazio tematico Le vite degli altri presso Palazzo Modignani contiene quattro bellissimi focus fotografici che vogliono indagare la stretta relazione che si crea tra le persone e il luogo in cui vivono, le tradizioni che vengono portate avanti ma anche i cambiamenti che influenzano le società. Musuk Nolte documenta i processi di restituzione alle famiglie dei resti delle vittime del conflitto armato in Perù (1980-2000) per arricchire la memoria collettiva. L’americana Terra Fondriest racconta La vita nell’altopiano dell’Ozark, dove le giornate scorrono ad un ritmo lento, dettato dal cambio delle stagioni. Una documentazione a lungo termine che intreccia la storia della famiglia di Terra con quella delle persone della comunità. Andrea Agostini esplora il fragile equilibrio tra uomo, acqua e spiritualità in Mozambico, una delle aree del mondo più colpite dagli effetti catastrofici del cambiamento climatico. Infine Eszter Halasi descrive i nomadi che vivono sulla strada nel Regno Unito, nonostante le continue vessazioni del governo che li vorrebbe stanziali e rispettosi delle normative vigenti.

anthology of changing climate

Una foto del reportage An Anthology of a Changing Climate di ©Ingmar Björn Nolting

La crisi idrica nel lodigiano

Allestita nella sede della Prefettura, Elegia Lodigiana di Gabriele Cecconi racconta il territorio lodigiano e la sua evoluzione in relazione alla crisi idrica che nel 2022 ha investito il nord-Italia, con conseguenze drammatiche sul tessuto economico-sociale dell’area. Generazione dopo generazione, l’acqua ha consentito il sostentamento e lo sviluppo di un’area economica tra le più produttive e fertili d’Europa. Tutto questo ora è in pericolo e il rischio più grande è la perdita della civiltà contadina.

Foto in città e la proposta alle scuole

Contemporaneamente al Festival si svolge FFE – OFF, circuito di mostre fotografiche, esposte in negozi, bar, ristoranti, gallerie, circoli culturali e aree pubbliche della città. L’obiettivo è valorizzare e diffondere le opere di chiunque voglia proporre le proprie realizzazioni senza vincoli tematici o di genere. Segnaliamo inoltre le visite guidate per le scuole e i Kids Labs domenicali, laboratori fotografici per bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni per avvicinarsi alla fotografia e scoprire il mondo attraverso le immagini.

Per saperne di più:

festivaldellafotografiaetica.it

Saperenetwork è...

Redazione
Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned 😉

Sapereambiente

Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!


Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella di posta per confermare l'iscrizione

 Privacy policy


Parliamone ;-)