Simulazioni e apprendimento ludico. I segreti del game design per le cause ambientali

Simulazioni e apprendimento ludico. I segreti del game design per le cause ambientali

Quale ruolo può svolgere il gioco di condivisione nell’educazione alla sostenibilità? Lo abbiamo chiesto a Pasquale Facchini e ad Aldo Campanelli che realizzano insieme all’associazione culturale Insight_edp di Martano (Le) il progetto europeo K2Games-Learning By Playng

Dal metodo Montessori alle esperienze condivise da Gianni Rodari nel suo celebre La grammatica della fantasia, con il tempo sono stati portati avanti altri studi destinati ad essere dei pilastri nel campo dell’educazione. Parliamo, infatti, degli argomenti trattati nel libro Didattica ludica di Andrea Ligabue, ma anche dell’intera materia di studio che porta il nome di Game-based learning. Ma che ruolo può avere il gioco di condivisione nell’educazione ai temi della sostenibilità, del consumo responsabile, del cambiamento climatico, dell’ambiente e della salute? Lo abbiamo chiesto a Pako (alias Pasquale Facchini) e ad Aldo Campanelli, due dei sette professionisti che hanno risposto alla chiamata dell’associazione culturale Insight_edp di Martano (Le) che da sempre si occupa di educazione non formale nell’ambito dei programmi educativi della Commissione Europea e, insieme a Crisp (Conflict Transformation and Civic Education) dalla Germania, alla Src (Society for Responsible Consumption) dalla Romania e all’European Environment and Health Youth Coalition dalla Lituania, ha promosso il progetto finanziato dal Programma Erasmus+, capitolo gioventù, della Commissione Europea: K2Games-Learning By Playing.

Parliamo, quindi, di un progetto di Game Design Europeo al servizio delle questioni ambientali, della salute e dello sviluppo sostenibile. All’interno di K2Games-Learning By Playng i nostri due interlocutori hanno ricoperto rispettivamente i ruoli di lead boardgame designer e di team leader. Entrambi fanno parte dell’associazione Tou Paly di cui, tra l’altro, Aldo Campanelli ne è socio fondatore.

 

 

Com’è nato il progetto K2 Games–Learning By Playing e quali sono gli attori coinvolti?
Il progetto K2Games è stato realizzato da Src, società per un consumo responsabile, e da un consorzio di organizzazioni della Germania, Lituania e Italia ed è risultato vincitore della call della Comunità Europea per le azioni chiave del programma Erasmus+. Lo scopo è quello di sfruttare il gioco alla sua massima potenzialità e di renderlo uno strumento di apprendimento non formale. Il gioco, quindi, è usato come mezzo per trasferire una serie di messaggi atti ad innalzare la consapevolezza su temi legati all’ecologia e al consumo consapevole e responsabile. K2 Games è stato scritto nel 2017, migliorato nel 2018 ed ha preso il volo nel 2019 grazie al finanziamento dell’agenzia nazionale per i giovani della Romania. L’associazione capofila è, infatti, la rumena SRC.

Che lavoro c’è dietro la creazione di un nuovo gioco?
Il lavoro di creazione di un gioco è un processo molto lungo. Ciò vale soprattutto quando l’ideazione avviene in gruppi numerosi di più persone. Una prima fase di brainstorming permette di analizzare le possibili soluzioni ai bisogni di gioco, identificare il pubblico di riferimento e scegliere di conseguenza gli strumenti ludici più adatti allo scopo. Le idee vengono quindi trasformate in prototipi atti a mettere alla prova la bontà dell’idea e la loro effettiva efficacia. I prototipi passano una serie di fasi di rifinitura e miglioramento delle regole, dei componenti e della parte estetica. Una volta che il prototipo raggiunge una forma più o meno definitiva, il gioco segue una fase di “blind test” nella quale viene sottoposto ad un pubblico esterno che non conosce il gioco e non ne ha seguito le fasi di progetto. Si verifica, così, che sia comprensibile in autonomia e che sia effettivamente apprezzato dai giocatori. Dopo le ultime rifiniture si passa alla fase di produzione e distribuzione.

Noi, poi, abbiamo scelto di realizzare poche copie fisiche utilizzando solo materiali 100% eco sostenibili, riciclabili (legno/cartone riciclato per le carte e mais stampato in 3D per pedine e gettoni) e di mettere a disposizione una versione gratuita print and play, in modo da permettere a chiunque voglia di stampare e creare la propria versione del gioco, magari utilizzando materiale di recupero.

 

K2 Games ha scelto di realizzare poche copie fisiche utilizzando solo materiali 100% eco sostenibili, riciclabili e di mettere a disposizione una versione gratuita print and play

 

Quali sono i meccanismi pedagogici favoriti da attività ricreative come il gioco?
È ormai accertato dagli studi di settore che il gioco, soprattutto quello da tavolo, è molto significativo per il potenziamento delle funzioni esecutive, ovvero, le funzioni mentali deputate al controllo e alla pianificazione del comportamento. Le funzioni esecutive sono quelle abilità che permettono a un individuo di anticipare, progettare, stabilire obiettivi, attuare progetti finalizzati a uno scopo, monitorare e autoregolare il proprio comportamento per adeguarlo a nuove condizioni. Poi, permettono anche di fare progetti, organizzare e gestire il proprio tempo, le proprie azioni ed emozioni, di rimanere concentrati su un determinato compito, portarlo a termine, risolvere problemi e stabilire delle priorità.

Inoltre, non è da sottovalutare l’impatto positivo che può avere sulla socialità. Parliamo di azioni come la conversazione, la cooperazione, la contrattazione, il rispetto e la condivisione di un sistema di regole che aiutano i giocatori prima all’interno, poi all’esterno del gioco.

Vengono quindi stabilite e rafforzate le relazioni, legandole ad un momento piacevole e rilassato quale è quello del gioco, dove tutti i problemi finiscono con il finire della partita.

Come possono essere descritti e raccontati i giochi realizzati nell’ambito del progetto?
Il progetto include due board games e cinque simulation games. Grazie alla forte competenza in termini di Board Games il Team Italia ha partecipato fortemente alla realizzazione di questi giochi. Infatti, all’interno del Team, io (Pasquale Facchini, ndr) e Francesco Binetti siamo entrambi autori e sviluppatori di giochi da tavolo con una lunga esperienza alle spalle. Aldo Campanelli, poi, è un grande esperto in comunicazione oltre ad essere un ludologo. I giochi sviluppati sono due. Recycling party è un semplice party game composto da un mazzo di carte e legato al consumo responsabile nel quale i giocatori devono organizzare un pranzo, cercando di saziarsi mangiando un pasto sano, sprecare meno cibo e risorse possibili e riciclare correttamente tutto ciò che avanza in termini di packaging. Le regole sono semplicissime e la durata ridotta della partita, fra 10 e 15 minuti, lo rendono ideale per attività con gruppi di bambini o di persone non avvezze al gioco da tavola. Inoltre, si adatta bene a eventi di breve durata.

Pioneer City, invece, è un gioco cooperativo nel quale tutti i giocatori giocano nella stessa squadra, cercando di battere “il gioco”. Le azioni si svolgono in un futuro distopico dove l’Accordo di Parigi non è stato rispettato e le condizioni climatico/ambientali sono compromesse.

I giocatori devono ricostruire una città “pionieristica”, completamente autonoma ed ecosostenibile, cercando di tenere sotto controllo il livello di inquinamento e di invertire il processo di distruzione della terra avviato dal disinteresse dell’umanità ai temi di tutela dell’ambiente. Una partita dura circa 60 minuti, il gioco è più strutturato del precedente, ma pur rimanendo molto semplice si adatta meglio ad un pubblico più maturo o con una conoscenza ludica un po’ più strutturata. I simulation games, poi, sono molto diversi tra loro, offrono durate diverse rispetto ai giochi da tavolo, da quattro ore fino ad eventi strutturati nell’arco di due giorni, e simulano le azioni di decision making da parte di gruppi più eterogenei di personaggi. Abbiamo cercato di affrontare lo stesso tema con approcci diametralmente opposti in modo da coprire un target più ampio possibile e di poter offrire un’esperienza di gioco in grado di passare i nostri messaggi senza perdere la componente di intrattenimento e divertimento tipica dei giochi classici. Per noi era importante non sfociare nell’Edutainment, un sistema di educazione formale che rappresenta meno la nostra formazione e i nostri scopi.

K2 Games ha ulteriori ambizioni o progetti futuri nell’ambito dell’educazione alla sostenibilità ambientale?
Il progetto K2 games fa parte di un gruppo di progetti più ampio sostenuto dalla Comunità Europea.

Anche se il progetto è ormai considerato come portato a termine, tutti i giochi sono disponibili per il download gratuito sul sito  in diverse lingue, tra cui l’ Italiano.

Inoltre, ognuna delle associazioni coinvolte continua attivamente nella propria nazione l’attività di dissemination e di promozione dei giochi durante le proprie attività associative e gli eventi che organizza. Il rapporto che si è creato tra le persone e, di conseguenza, tra le associazioni è vivo e saldo. Sicuramente, se ci saranno occasioni per continuare a collaborare con nuovi progetti, saremo felicissimi di salire a bordo per una nuova avventura insieme.

 

Il gioco da tavolo aiuta a potenziare le funzioni mentali deputate al controllo e alla pianificazione del comportamento

 

Saperenetwork è...

Elisa Rossi
Laureata in Media, comunicazione digitale e giornalismo e in Comunicazione pubblica e d’impresa presso l’Università La Sapienza di Roma, sin da bambina sogna di diventare giornalista. Tra ruoli da web content writer e copywriter ha collaborato e collabora con alcuni siti di informazione online parlando di cultura e viaggi. Appassionata anche di tematiche ambientali e sociali, crede fermamente che cercare, raccontare e condividere storie sia una delle chiavi di miglioramento per una società civile. Ama esplorare nuovi luoghi e si sente a casa quando passeggia e poi si ferma a leggere a stretto contatto con la natura.

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