Lynx Man, di Juha Suonpää
È una storia vera, ma delicata come una fiaba quella raccontata dal regista finlandese in concorso nella sezione documentari di CinemAmbiente. La storia della specie quasi in via d’estinzione che ha resistito grazie a leggi di protezione, apre una finestra sulla resilienza della natura nonostante l’antropizzazione
È una storia vera, ma che ha il sapore e la delicatezza della fiaba, quella al centro di
Lynx man, in finlandese Ilveskuiskaaja, opera di Juha Suonpää in concorso nella sezione documentari della 26 esima ediJuha Suonpää zione di CinemAmbiente. Barba folta e sguardo indagatore, il pensionato finlandese Hannu si è esiliato dalla società civile e vive nei boschi a stretto contatto con la natura e gli animali. In particolare, attraverso l’installazione di videocamere a circuito chiuso, Hannu è riuscito a creare un sistema di monitoraggio della vita delle sue amate linci, il cui habitat rischia di essere compromesso dall’attività antropica.
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Un viaggio ipnotico
Attraverso l’alternanza di riprese dal vivo a colori e immagini di sorveglianza in bianco e nero, il racconto si trasforma quasi in un viaggio ipnotico dai forti connotati onirici mentre i pensieri di Hannu, esposti davanti alla macchina da presa, testimoniano la necessità di ritrovare quell’armonia tra uomo e natura che sembra ormai irrimediabilmente perduta. Come ha raccontato a CinemAmbiente, il regista ha conosciuto il suo protagonista parecchi anni fa, durante un evento, restando colpito dalla sua storia e dalla sua connessione emotiva con questi grandi gatti. La lince europea fino ad un secolo fa in Finlandia era quasi prossima all’estinzione. Leggi di protezione hanno poi consentito il ritorno di questa specie e il protagonista Hannu, fin da bambino affascinato dalle linci e dal loro mondo, ha imparato nel tempo a conoscerle. In questa produzione del 2023 di Avek, Estonian Film Institute, Film Tampere, Finnish Film Foundation, Klara Films, Swamphead, Wacky Tie Films, Yleisradio (Yle), Suonpää mette in luce anche il diverso rapporto che i finlandesi hanno con la natura, diverso da quello di popoli dove il paesaggio è più antropizzato.
«Quello che esprime Hannu è un antichissimo atteggiamento. La lingua finlandese è piena di riferimenti antichi alla sopravvivenza, a come sopravvivere in simbiosi con la natura. Questo – ha spiegato – è l’approccio di cui abbiamo bisogno adesso. Non è più solo qualcosa di antico ma dovremmo portarlo nel contemporaneo. Dovremmo imparare a ricollegarci con ciò che non è umano, perché questo è l’unico modo sostenibile per soppravivere nel futuro. Se reimpariamo di nuovo dalla storia a comunicare, riusciremo a sopravvivere».
Un protagonista autentico
Suonpää, che ha un approccio da fotografo, ha ascoltato per anni i racconti di Hannu, spesso in sauna, uno degli elementi culturali e sociali forti della Finlandia, prima di trasporre quel vissuto in una forma artistica visiva che si basa interamente sull’emotività e sull’autenticità del suo protagonista e sul suo mondo immaginario. Nella convinzione che quanto più un film sia personale più potrà essere universale, il regista, che nella sua opera spalanca una finestra su una natura che, anche nel contatto con l’antropizzazione, mantiene forte la sua selvaticità, offre al pubblico un nuovo approccio, con la consapevolezza che se vogliamo affrontare le sfide connaturate al nostro rapporto con l’ambiente non dobbiamo più vedere soltanto l’animale in quanto animale ma considerarlo come compagno di viaggio.
Suonpää a CinemAmbiente
Juha Suonpää, fotografo e regista, è professore a contratto di Fotografia artistica, ambientale, naturalistica e di cultura visuale presso l’Università di Scienze applicate di Tampere. Le sue opere fotografiche, accompagnate in gran parte da pubblicazioni monografiche, sono conosciute a livello internazionale. Dopo Vuores (2000), nel 2013 realizza il lungometraggio documentario Wolfman, la storia di un uomo che vive a stretto contatto con i lupi. CinemAmbiente, in corso fino a domenica a Torino ed alla sua 26 esima edizione, è la più importante manifestazione italiana dedicata ai film a tema ambientale, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema e diretto da Gaetano Capizzi. L’edizione 2023 presenta 82 film, in arrivo da 38 Paesi, in rappresentanza di 5 continenti: uno sguardo globale sullo stato del Pianeta e sui temi “più caldi” al centro del dibattito ambientale internazionale (giustizia climatica e giustizia sociale, difesa del suolo, estrattivismo, inarrestabilità del riscaldamento globale, transizione ecologica) che il Festival propone nella consueta suddivisione del Concorso documentari, Concorso cortometraggi e nelle due sezioni non competitive Made in Italy e Panorama.
Fino al 18 giugno, previa registrazione, Lynx man è disponibile gratuitamente in streaming attraverso la piattaforma OpenDDB e tramite il sito del Festival.
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Saperenetwork è...
- Giornalista e cacciatrice di storie, ho fatto delle mie passioni il mio mestiere. Scrivo da sempre, fin da quando, appena diciassettenne, un mattino telefonai alla redazione de Il Monferrato e chiesi di parlare con l'allora direttore Marco Giorcelli per propormi nelle vesti di apprendista reporter. Lì è nata una scintilla che mi ha accompagnato durante l'università, mentre frequentavo la facoltà di Giurisprudenza, e negli anni successivi, fino a quando ho deciso di farne un lavoro a tempo pieno. La curiosità è la mia bussola ed oggi punta sui nuovi processi di comunicazione. Responsabile dell'ufficio stampa di una prestigiosa orchestra torinese, l'OFT, scrivo come freelance per alcune testate, tra cui La Stampa.
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