Nobel per l’architettura a Francis Kéré, risorse locali contro la crisi climatica

Francis Kéré, professore di 'Architectural Design and Participation', all'Università di Monaco. (Foto: © Astrid Eckert / Universià di Monaco di Baviera)

Viene chiamata architettura “vernacolare”: tiene conto direttamente del clima del posto, dei materiali locali e delle tradizioni culturali. L’assegnazione, la scorsa settimana, del Pritzker Prize, meglio conosciuto come “nobel per l’architettura”, all’architetto Francis Kéré è un riconoscimento ufficiale del valore di questo approccio. Kéré nasce in Burkina Faso, nel villaggio di Gando, 56 anni fa, e lascia la sua famiglia a 7 anni per frequentare la scuola in un altro villaggio, perché a Gando scuole non ce n’è. A vent’anni vince una borsa di studio in carpenteria e parte per la Germania, per tornare a Gando nel 2001, da architetto, e realizzarvi (con fondi raccolti oltremare) il suo primo edificio. Una scuola.

Una scuola sostenibile

 

La scuola primaria di Gando, Burkina Faso, realizzata da Francis Kéré (Foto: Wikimedia Commons)

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Francesca Santoro
Francesca Santoro
Laurea in comunicazione, specializzazione in marketing e comunicazione nel Non Profit. Per 15 anni mi sono occupata di comunicazione e formazione nell’ambito del consumo critico e del commercio equo, trattando temi quali l'impatto delle filiere a livello locale e globale su persone, risorse, territori, temi su cui ho anche progettato e condotto interventi nelle scuole. Dal 2016 creo contenuti online per progetti, associazioni, professionisti.

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