Spazi che educano. L’architettura sociale di Mario Cucinella
Edifici sostenibili, innovativi ma radicati nei territori, progettati in modo partecipato. Che diventano un mezzo per prendersi cura, non solo delle comunità e delle generazioni future, ma anche dell’ambiente che li accoglie
L’architettura può andare oltre la funzione tecnica ed estetica: può diventare uno strumento di trasformazione sociale, sostenibile e inclusivo. Lo dimostrano i lavori dello studio MCA – Mario Cucinella Architects. Attraverso progetti quali il Polo Universitario della Valle d’Aosta, il Nuovo Campus della Bologna Business School e la Scuola dei Desideri Mario Silvestri a Pacentro, MCA ha introdotto una visione che pone al centro l’idea di prendersi cura non solo dell’ambiente, ma anche delle comunità e delle giovani generazioni.
foto cucinella
Architetto italiano di fama internazionale, Mario Cucinella è noto per il suo approccio innovativo e sostenibile alla progettazione. Fondatore di Mario Cucinella Architects (MCA), con sede a Bologna e Milano, Cucinella è apprezzato per la sua capacità di combinare estetica, funzionalità e responsabilità ambientale. I suoi progetti spaziano dagli edifici residenziali ai complessi commerciali e culturali, molti dei quali sono ideati per ridurre al minimo l’impatto ambientale e per essere energeticamente efficienti. È anche il fondatore della School of Sustainability, un programma educativo rivolto ai giovani progettisti che desiderano specializzarsi nell’architettura sostenibile. Il suo lavoro è importante perché offre soluzioni concrete alla crisi climatica attraverso edifici che rispondono alle esigenze dell’ambiente e delle comunità, contribuendo a un futuro più sostenibile.
Un dialogo empatico con la natura
Nel lavoro di Mario Cucinella gli edifici non sono concepiti come oggetti isolati, ma come organismi che si integrano nel paesaggio e rispondono alle esigenze climatiche e ambientali del luogo. Il Polo Universitario della Valle d’Aosta ne è un esempio significativo: qui l’edificio si armonizza con l’ambiente alpino, grazie a una progettazione che utilizza materiali locali e forme leggere. La struttura è stata concepita per ridurre l’impatto energetico, sfruttando al meglio le risorse naturali come il sole e il vento per garantire comfort senza compromettere la sostenibilità. La progettazione bioclimatica di Cucinella rispecchia una visione che combina efficienza energetica e benessere per chi vive gli spazi.
Anche il Nuovo Campus della Bologna Business School, situato tra i colli bolognesi, riflette questa filosofia di fusione tra innovazione e rispetto per l’ambiente. L’edificio dialoga in modo fluido con il paesaggio, integrando elementi architettonici moderni con l’uso di materiali locali e tecnologie avanzate per il risparmio energetico. Qui, lo spazio è pensato non solo per ospitare studenti e docenti, ma per stimolare la creatività e il pensiero critico, riflettendo l’idea che l’ambiente di apprendimento debba essere in simbiosi con la natura.
La Scuola dei Desideri: un modello di architettura partecipata
La Scuola dei Desideri Mario Silvestri a Pacentro, in Abruzzo, è un progetto che incarna in modo perfetto la dimensione sociale dell’architettura di Cucinella. Costruita in seguito al devastante terremoto del 2009, questa scuola è il risultato di un processo di progettazione partecipata che ha coinvolto l’intera comunità locale. Bambini, insegnanti, genitori e residenti hanno contribuito alla creazione di uno spazio che risponde ai bisogni educativi e sociali del territorio. La scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma un simbolo di resilienza e rinascita per il borgo. Concepite secondo il principio del learning landscape, le aule sono spazi flessibili e modulari, in grado di adattarsi a differenti modalità di insegnamento. La piazza centrale, cuore pulsante dell’istituto, è uno spazio progettato per favorire l’incontro e la collaborazione, non solo tra gli studenti, ma anche con il resto della comunità.
Un altro elemento distintivo è l’attenzione all’ambiente. La scuola è dotata di una copertura verde che la isola termicamente, riducendo i consumi energetici. Questa scelta, oltre a migliorare l’efficienza energetica, riflette la sensibilità di MCA verso la natura e il contesto paesaggistico locale. I lucernari, che richiamano un “cielo stellato”, sono un omaggio ai desideri dei bambini, offrendo una connessione simbolica con il mondo esterno anche all’interno della scuola.
Spazi che educano e si prendono cura delle persone
Il lavoro di Mario Cucinella nell’ambito dell’architettura educativa va oltre la costruzione di edifici scolastici. Gli spazi progettati da MCA sono pensati per educare attraverso il loro stesso design, stimolando la crescita personale e il benessere degli utenti. Questo approccio si riscontra anche nel Nuovo Campus della Bologna Business School, dove gli spazi flessibili promuovono creatività, collaborazione e comunità. L’idea centrale è che l’architettura debba essere uno spazio vivo, capace di adattarsi e rispondere alle esigenze di chi lo vive. La flessibilità è uno degli aspetti chiave, come dimostra la Scuola dei Desideri a Pacentro, dove le aule possono essere riconfigurate per incoraggiare la cooperazione tra studenti e docenti, favorendo un apprendimento dinamico e multidisciplinare. Sottolinea Cucinella:
«progettare una scuola su misura dei desideri dei bambini significa prendersi cura di un intero territorio». Questo concetto si traduce in spazi che non solo facilitano le attività quotidiane, ma migliorano la qualità della vita di chi li abita.
La bellezza è un valore intrinseco di questi progetti, poiché contribuisce a creare un ambiente positivo, che arricchisce l’esperienza educativa. Nei progetti di Cucinella, l’inclusività è un aspetto fondamentale: gli edifici diventano luoghi di incontro e dialogo, dove l’architettura favorisce la connessione tra le persone e la natura.
Sostenibilità ed etica sociale
La sostenibilità è un pilastro fondamentale del lavoro di MCA. Tuttavia, per lo studio di Cucinella, la sostenibilità non si limita alla dimensione ambientale, ma abbraccia anche quella sociale. Gli edifici progettati da MCA sono pensati per essere resilienti e inclusivi, capaci di rispondere alle esigenze delle comunità locali e al contempo ridurre l’impatto sul pianeta. Nel Polo Universitario della Valle d’Aosta, ad esempio, il design rispetta le caratteristiche paesaggistiche e climatiche della regione, creando spazi innovativi e moderni, ma profondamente radicati nel territorio. Lo stesso approccio si riscontra nel Nuovo Campus della Bologna Business School, dove la sostenibilità energetica si combina con un’attenta riflessione sulle dinamiche sociali che questi luoghi educativi sono chiamati a stimolare. La filosofia di Cucinella si fonda sull’idea che prendersi cura dell’ambiente significhi prendersi cura delle persone. La progettazione bioclimatica, l’uso di materiali sostenibili e l’integrazione con il paesaggio non sono solo scelte tecniche, ma scelte etiche, che riflettono la visione di un’architettura capace di generare un impatto positivo e duraturo.
Progettare per il futuro
In un’epoca in cui le sfide ambientali e sociali sono sempre più urgenti, i progetti di MCA si propongono come modelli di architettura responsabile. Ogni edificio è concepito per essere resiliente, adattabile ai cambiamenti climatici e pensato per favorire un uso consapevole delle risorse naturali. L’innovazione non risiede solo nelle soluzioni tecniche, ma nel modo in cui i suoi edifici parlano alle persone. Creano connessioni tra gli abitanti e l’ambiente, e promuovono una consapevolezza collettiva verso il futuro del pianeta. Con i suoi progetti, Cucinella dimostra che un’architettura sociale, sostenibile e partecipata non è solo possibile, ma necessaria per costruire un futuro in cui etica, bellezza e innovazione convivano per il bene comune.
Saperenetwork è...
- Nata e cresciuta nella meravigliosa Ciociaria, sin da piccola sviluppa un amore smodato verso l'ambiente e il territorio. Durante gli anni di studi si avvicina sempre più al mondo del giornalismo, in particolare al giornalismo ambientale e culturale. Durante l'esperienza universitaria nel Dipartimento di Lettere dell'Università di Cassino contribuisce a far nascere la rivista Cassinogreen, oggi associazione con lo scopo principale di far avvicinare i giovani universitari e non solo al mondo green, di cui oggi è vicepresidente. Ha organizzato diversi webinar e seminari ospitando importanti esperti del settore. Nel 2020 inizia a collaborare come addetto stampa per l'ente territoriale del Gal Versante Laziale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Laureanda magistrale in lettere moderne e studentessa di un master in Digital Communication, spera di migliorare le sue capacità comunicative per trasmettere ai suoi lettori lo stesso interesse per la sostenibilità.
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