Gli allievi del nostro corso di giornalismo a Cinemambiente

Gli allievi del nostro corso di giornalismo a Cinemambiente

Il Corso di giornalismo ambientale e culturale organizzato da Sapereambiente invia alcuni partecipanti a vivere dall’interno il maggiore evento europeo sul cinema “green”. Con la guida di Marino Midena, fra i maggiori esperti in materia e nostro rubrichista

For a Green Era è lo slogan che accompagna la 25esima edizione di Cineambiente, fino al 12 giugno in programma al cinema Massimo di Torino. Un appuntamento storico, che nelle parole del direttore Gaetano Capizzi segna un punto nodale, «l’occasione per un bilancio» teso a radiografare la salute del pianeta e l’evolversi – sempre più raffinato – del cinema ambientale, capace di cogliere e registrare le urgenze del nostro tempo, nell’intreccio strettissimo tra natura e salute.

 

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Questa rete di interconnessioni che investe le due sezioni del concorso (documentari e corti) fino a estendersi agli eventi collaterali, sarà al centro di un’esperienza pratica e immersiva offerta da Sapereambiente agli studenti del Corso di giornalismo ambientale e culturale, giunto quest’anno alla sua seconda edizione. Sotto la guida di Marino Midena, giornalista e studioso delle tematiche giuridiche agraristiche-ambientali nonché direttore artistico del Green movie film fest, un gruppo di corsisti si recherà a Torino dal 10 al 12 giugno per seguire proiezioni, incontri ed eventi.

 

Marino Midena, giornalista, docente del corso e coordinatore dell’esperienza presso Cinemambiente

Un’occasione di messa a punto degli strumenti acquisiti, per ragionare sul rapporto uomo-ambiente in ottica artistica e multifocale, interrogando le relazioni tra local e glocal attraverso la visione guidata delle pellicole selezionate, lente di ingrandimento dei mutamenti in corso.

 

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Le sezioni non competitive (“Made in Italy”, dedicata al Belpaese, “Panorama” per classici e inediti, “Ecokids” rivolta ai più piccoli, VR e l’omaggio a Franco Piavoli, autore de Il pianeta azzurro, 1984) saranno in tal senso un osservatorio privilegiato, capace di coniugare necessità di indagine con la riscoperta di classici del cinema ambientale, per mostrare – ancora una volta – la sua attitudine a comunicare e comunicarsi.

Anche i panel di approfondimento (tra i quali spicca Donne e crisi climatica, in programma venerdì 10 giugno) saranno al centro di un’analisi in cui il dialogo tra i relatori si aprirà a un meditato lavoro di indagine.

Un’immagine di The farm under the city, di Brett Champman & Jordan Carroll, in concorso nella sezione Cortometraggi

 

Lo scopo è quello di offrire ai partecipanti al corso di giornalismo un’opportunità di incontro ed elaborazione, pensando il cinema come strumento di indagine ed esperienza collettiva fatta di socialità, intrecci, confronto dialogico. Lo sguardo attento di Marino Midena consentirà loro di acquisire le capacità di fondere linguaggio giornalistico, ricerca documentaristica e occhio critico, in una cornice di respiro internazionale dove non mancheranno occasioni “esclusive”, dall’incontro con i registi alla conduzione delle interviste.

 

Un fotogramma di The Savior, di Soheila Pur Mohammadi, cortometraggio in gara a Cinemambiente

 

Tutte le attività saranno documentate sul sito e sui canali social di Sapereambiente.

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Ginevra Amadio
Ginevra Amadio
Ginevra Amadio si è laureata con lode in Scienze Umanistiche presso l’Università Lumsa di Roma con tesi in letteratura italiana contemporanea dal titolo Raccontare il terrorismo: “Il mannello di Natascia” di Vasco Pratolini. Interessata al rapporto tra letteratura, movimenti sociali e
violenza politica degli anni Settanta, ha proseguito i suoi studi laureandosi con lode in Filologia Moderna presso l’Università di Roma La Sapienza con tesi magistrale dal titolo Da piazza Fontana al caso Moro: gli intellettuali e gli “anni di piombo”. È giornalista pubblicista e collabora con webzine e riviste culturali occupandosi prevalentemente di letteratura otto- novecentesca, cinema e rapporto tra le arti. Sue recensioni sono apparse in Oblio (Osservatorio bibliografico della letteratura otto-novecentesca) e sulla rivista del Premio Giovanni Comisso. Per Treccani.it – Lingua Italiana ha pubblicato un contributo dal titolo Quarant’anni fa, anni di piombo, sulle derive linguistico-ideologiche che segnano l’immaginario dei Settanta.

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