Italia chiama Artico. A Genova, martedì 5 aprile, il festival

Il ghiaccio artico continua a fondersi con sempre maggiore rapidità. E il cambiamento climatico porterà inevitabilmente profondi mutamenti nella regione polare. Ma non solo, visto che l’impatto climatico e ambientale ha e avrà sempre più forti riverberi anche sul Mediterraneo.

Ma cosa succederà se si apriranno nuove rotte commerciali? Il porto di Genova potrebbe subire notevoli ripercussioni negative nel futuro? La logistica italiana saprà far fronte a una potenziale rivoluzione?

 

 

Per rispondere a questa e a molte altre domande, martedì 5 Aprile torna a GenovaItalia chiama Artico”, il festival di Osservatorio Artico, primo portale italiano di informazione sul tema. In collaborazione con il Centro Studi AMIStaDeS, e con il supporto di Master International Logistics e MUST srl, la manifestazione si svolgerà in una giornata intera di incontri e tavole rotonde con ospiti di alto livello, che sarà possibile seguire online sulle pagine Facebook, LinkedIn e YouTube di Osservatorio Artico.

 

 

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Genova Marco Bucci e del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, sarà Michael Mann (EU Special Envoy for Arctic Matters) a illustrare la nuova strategia artica dell’Unione Europea, varata nello scorso Ottobre. Il Ministro Carmine Robustelli, Inviato Speciale dell’Italia per l’Artico, racconterà la strategia italiana per l’Artico, dato che il nostro Paese è anche membro Osservatore dell’Arctic Council dal 2013.

La guerra in Ucraina ha portato a forti preoccupazioni nell’area, dove la Russia possiede oltre 24mila chilometri di coste artiche. Al largo delle quali dovrebbe passare la futura Northern Sea Route, la rotta marittima commerciale in grado di abbattere di oltre 10 giorni la navigazione Asia-Europa. Ma le incognite sono molte, e i costi ancora proibitivi. Le aziende però hanno già iniziato a studiare il tema, e sono molte le ipotesi in campo.

 

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Per capirne di più, chiederemo a Marco Piredda, Senior Vice-President di ENI, cosa succederà a livello energetico, mentre sarà Sonia Sandei (Head of Electrification, Enel Group) a illustrare le strategie dell’azienda per la transizione ecologica. Luca Sisto, Direttore Generale di Confitarma, analizzerà il dettaglio e le necessità delle compagnie di navigazione, che all’Artico guardano con un misto di preoccupazione e interesse. Mentre il Contrammiraglio Nannini, Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina, porterà a “Italia chiama Artico 2022” il racconto della missione italiana High North, che dal 2017 ogni anno naviga nell’Artico sulla nave Alliance.

 

 

Durante la giornata saranno presenti, tra gli altri: Vito Vitale e Stefania Gilardoni, dell’Istituto di Scienze Polari del CNR (in collegamento in diretta dalla Stazione Artica Dirigibile Italia), gli Ambasciatori di Norvegia e Danimarca, S.E. Johan Vibe e S.E. Anders Carsten Damsgaard, i docenti di diritto internazionale e UE Francesco Munari e Lorenzo Schiano di Pepe, il Professore Alessandro Vitale (Università Statale di Milano), Alexander Flaherty (Polar Outfitting), Gianluca Frinchillucci (Istituto Geografico Polare) Laura Borzi (Centro Studi Italia-Canada), Simone Pieranni (Il Manifesto/China Files), Pietro Figuera (Osservatorio Russia) e Federico Petroni (Limes, Rivista italiana di Geopolitica).

Leggi il programma

www.osservatorioartico.it/italia-chiama-artico-2022/

Patrocini

Commissione Europea, Parlamento Europeo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Ministero della Difesa, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Regione Liguria, Comune di Genova, Società Geografica Italiana, Assocostieri, Assarmatori, Confitarma, Federlogistica, Istituto Geografico Polare, ENAC.

Per iscriversi alla conferenza

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