“Paesaggi migranti” la nuova edizione della Scuola «Emilio Sereni»

La foto "Alla fine del viaggio" del fotografo Nicola Spadafranca è parte della mostra presente nel programma della Scuola

“Paesaggi migranti” la nuova edizione della Scuola «Emilio Sereni»

Dal 27 al 31 agosto presso l’Istituto Alcide Cervi a Gattatico (RE) la 16esima edizione della Scuola estiva intitolata al più importante storico del paesaggio agrario italiano. Presente Mimmo Lucano, europarlamentare e sindaco di Riace. Prevista l’installazione di un’opera dell’artista Michelangelo Pistoletto

Qual è il rapporto fra paesaggio e migrazioni? In che modo i flussi migratori, sul lungo periodo, hanno trasformato il paesaggio rurale, urbano, sociale e culturale? È questo il tema della XVI edizione della Scuola di Paesaggio «Emilio Sereni», intitolata al politico e studioso che fu il più importante storico del paesaggio agrario italiano. La Scuola si svolgerà dal 27 al 31 agosto 2024 presso l’Istituto Alcide Cervi a Gattatico (Reggio Emilia), in collaborazione con quindici atenei da tutta Italia.

Ambiente e inclusione sociale

L’edizione di quest’anno, “Paesaggi migranti”, si pone l’obiettivo di indagare la questione migrante, profondamente centrale nel nostro tempo, e l’effetto che gli spostamenti delle comunità hanno avuto sul paesaggio, ieri come oggi. A partire dalla lectio magistralis di apertura di Giuseppe Barbera (Università di Palermo), sulle antiche migrazioni arabe in Sicilia, fino agli spostamenti più recenti, che hanno creato spesso occasioni di rinascita e di confronti culturali. La Scuola intende prendere in esame i più significativi flussi migratori che sul lungo periodo hanno interessato le campagne italiane, che si sono tradotti in fenomeni di abbandono o, viceversa, in processi di ‘neopopolamento’.

Un fenomeno che non riguarda solo il paesaggio agrario in senso stretto, ma anche il paesaggio sociale, quello del lavoro e degli stili di vita, il paesaggio culturale, con uno sguardo anche all’impatto sulle città.

 

Chiara Visentin, Responsabile Scientifica della Biblioteca Archivio Emilio Sereni (Foto: Pagina Facebook Istituto Alcide Cervi)

 

Per Chiara Visentin, Responsabile Scientifica della Biblioteca Archivio Emilio Sereni e docente presso il Politecnico di Milano, si tratta di «Un tema necessario, quello di questa ultima edizione della Scuola di paesaggio, strettamente legato alla nostra attualità. Il paesaggio considerato come prodotto sociale, un patrimonio di civiltà che si manifesta nella diversità delle culture, in una dimensione progettuale tanto fisica quanto antropologica. Alla stratificazione del paesaggio nel tempo, ai diversi apporti che la storia deposita nel suo palinsesto, si affiancheranno i molteplici contributi depositati dalla geografia delle migrazioni».

Il programma

I cinque giorni di esperienza formativa prevedono lezioni frontali, tenute da docenti ed esperti del settore da tutto il Paese, ma anche laboratori, uscite sul territorio, presentazioni di libri, installazioni artistiche, proiezioni e momenti conviviali che rendono la Scuola un’occasione unica di incontro e di scambio fra studiosi e tecnici di più discipline. Ci saranno anche reading e momenti teatrali, che sono stati condivisi con la XXIII edizione del Festival di Resistenza, appuntamento nazionale di teatro civile di Casa Cervi. Non mancherà la visita al nuovo Museo di Casa Cervi, inaugurato nel 2021, che ripercorre la vicenda dei Fratelli Cervi e della loro Famiglia. Anche la fotografia sarà protagonista, con la mostra del fotografo Nicola Spadafranca e l’inaugurazione dell’esposizione degli scatti del concorso fotografico XI Premio nazionale Scuola di Paesaggio «Emilio Sereni». Quest’anno, dal ricchissimo programma della Scuola, si segnala la presentazione del progetto artistico-culturale “La bandiera del mondo” di Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese, con la proiezione di due video sul celebre artista de “La Venere degli stracci”. Per il 29 agosto è fissata la visita a Novellara (Reggio Emilia), alla scoperta della più grande comunità Sikh d’Italia e del loro Tempio.

 

 

Fra i relatori, non solo docenti, ma anche scrittori, artisti, tecnici, amministratori, personalità provenienti dal mondo istituzionale. Fra gli altri, Iolanda Rolli, già Prefetta di Reggio Emilia, Elena Carletti, Vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia e già Sindaca di Novellara e Matteo Biffoni, Presidente CITTALIA – delegato ANCI all’Immigrazione e Politiche per l’Integrazione e Sindaco di Prato. Nella Tavola rotonda dell’ultima giornata sarà presente Mimmo Lucano, da poco eletto Parlamentare Europeo dei Verdi e rieletto Sindaco di Riace (Calabria).

A chi si rivolge

Il percorso formativo della Scuola è rivolto in particolare a insegnanti, studenti e dottorandi che operano nelle discipline attinenti alla Scuola (storiche, geografiche, ambientali, paesaggistiche, socio-economiche, politiche, antropologiche), amministratori, pianificatori tecnici, funzionari del territorio e delle pubbliche amministrazioni e si propone concretamente come snodo fra ricerca, scuola, cittadinanza attiva e governo del territorio. Quest’anno sono previsti crediti formativi per architetti, agronomi e assistenti sociali. La partecipazione alla Scuola (40 ore) è valida anche per la Formazione docenti; gli insegnanti possono utilizzare il BONUS SCUOLA nel contributo di iscrizione.

Per saperne di più:

istitutocervi.it/scuola-di-paesaggio-emilio-sereni-2024

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