Da pollice nero a “plant coach”. Intervista a Dora Delton

Dora Delton è una "plant coach" professionista

Da pollice nero a “plant coach”. Intervista a Dora Delton

La ventottenne milanese ha trasformato la sua passione per le piante in un lavoro, aiutando persone e aziende a creare e gestire spazi verdi. Una storia esemplare per chi ama il verde ma pensa di non avere talento per curarlo, e per chi vuole essere certo della sicurezza del proprio amico a quattro zampe tra la vegetazione

Dora, ventottenne originaria di Milano, ha trasformato la sua passione per le piante in una carriera di successo. Nell’intervista, Dora racconta il suo viaggio da pollice nero a esperta di garden design, offrendo consigli pratici e idee per integrare il verde nelle nostre vite, anche in presenza di animali domestici.

Chi è Dora?

Sono una Plantcoach Content Creator. Ciò vuol dire che ho unito le mie due più grandi passioni, ossia quella per le piante e quella per la creazione di contenuti social trasformando il tutto nel mio lavoro. Le piante hanno cambiato la mia vita, e amo dimostrare che il pollice nero non esiste tramite i miei contenuti!

Cos’è una plant coach? Come si svolge il tuo lavoro?

Come Plant Coach aiuto privati e aziende a realizzare piccoli e grandi spazi verdi sia all’interno che all’esterno, ma soprattutto a gestirli al meglio. Come Content Creator collaboro con aziende legate al mondo del Garden e del Green Lifestyle alla creazione e divulgazione di contenuti sul Garden, l’Arredo Green, la Sostenibilità e il Riciclo creativo.

 

Come è nata la tua passione per le piante?

L’arrivo della Pandemia e tutto ciò che essa ha comportato nella nostra quotidianità, ha smosso dentro di me qualcosa di inaspettato e nuovo. E ho così deciso che anche se ero convinta di essere un pollice nero incallito, avrei provato a far germogliare un seme di Avocado.

Quel primo piccolo successo mi ha fatto comprendere che i pollici neri non esistono e che bastava un po’ di impegno e amore (e qualche scelta più oculata) per poter avere quella casa Urban Jungle che avevo sempre sognato, convinta che mai e poi mai sarebbe stata alla mia portata!

Una volta compreso che stava diventando più di una semplice passione, ho deciso di svolgere un corso di Garden Design per acquisire le competenze che mi avrebbero aiutato a trasformare la mia passione nel mio nuovo lavoro.

Perché hai deciso di portarla sui social?

Come anticipato, la creazione di contenuti è sempre stata un’altra mia grande passione (essendomi laureata in Scienze della Comunicazione ed essendomi specializzata in Social Media Marketing) e vedere che grazie a qualche mio consiglio e alla condivisione di piccole nozioni potevo aiutare tantissime persone che proprio come me, si credevano pollici neri solo perché magari avevano fatto morire una pianta grassa, è stata per me la forza motrice che mi ha spinta a portare sui social tutto quello che avevo appreso tramite l’esperienza e il corso di Garden Design che ho svolto.

La gioia di chi riusciva a non uccidere una piantina o a far germogliare un seme di avocado grazie ai miei consigli era ed è tutt’ora per me fonte di felicità immensa ed il segnale che la condivisione è davvero importante!

Sul tuo profilo dai anche consigli per essere più pet friendly, condividendo tante foto della tua cagnolina Ariel. Non tutte le piante sono sicure per i nostri amici a quattro zampe. Come comportarsi per evitare ogni pericolo?

Si esatto, il tema del Pet-Friendly mi sta particolarmente a cuore essendo una DogMom super apprensiva! Il primo e fondamentale consiglio che posso dare è certamente legato all’informazione! Prima di prendere una pianta è sempre bene conoscere la specie e le necessità innanzitutto per comprendere se è adatta a noi, ai nostri ritmi e alla nostra casa, ma soprattutto se non è nociva per il nostro animale domestico. Esistono tante bellissime piante Pet-Friendly come Orchidee, Calathee, Hoya, Felci, Peperomie, Tillandsie e molte altre, e io consiglio sempre di propendere per questo tipo di piante, ma nel caso in cui ci fosse una Begonia o un Filodendro (piante entrambe tossiche) che ci hanno proprio rapito il cuore, di posizionarle o in punti della casa non raggiungibili dai nostri amici pelosi, oppure di creare una serretta o una vetrinetta ad hoc. Questo è un’altro escamotage che renderà sicura la nostra passione verde per i nostri amici a 4 zampe e al contempo arrederà la nostra casa.

 

Dora Delton con la sua amica quattrozampe Ariel. La plant coach è molto attenta a consigliare piante “pet friendly”, non pericolose per gli animali

 

Che consigli ti senti di dare a chi vorrebbe avere il pollice verde ma sembra proprio essere negato?

Di partire a piccoli passi e con piante facili ma che danno tante soddisfazioni come Monstera, Pothos o Filodendri per aiutare a sviluppare la nostra autostima. Di ricordarsi che gli insuccessi sono fondamentali per arricchire la nostra esperienza e comprendere come comportarci con le piante. Di usare qualche trucchetto per non sbagliare, come quello dello stecchino!

Dato che nel 95% dei casi della dipartita delle nostre amiche verdi c’è l’overwatering (la troppa acqua) prima di annaffiare non controllare solo col dito (che non può arrivare fino in fondo al vaso) ma usare uno stecchino di legno, come si fa per verificare la cottura delle torte, e bagnare sempre e solo se lo stecchino esce pulito dal vaso! 😉

Saperenetwork è...

Anastasia Verrelli
Nata e cresciuta nella meravigliosa Ciociaria, sin da piccola sviluppa un amore smodato verso l'ambiente e il territorio. Durante gli anni di studi si avvicina sempre più al mondo del giornalismo, in particolare al giornalismo ambientale e culturale. Durante l'esperienza universitaria nel Dipartimento di Lettere dell'Università di Cassino contribuisce a far nascere la rivista Cassinogreen, oggi associazione con lo scopo principale di far avvicinare i giovani universitari e non solo al mondo green, di cui oggi è vicepresidente. Ha organizzato diversi webinar e seminari ospitando importanti esperti del settore. Nel 2020 inizia a collaborare come addetto stampa per l'ente territoriale del Gal Versante Laziale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Laureanda magistrale in lettere moderne e studentessa di un master in Digital Communication, spera di migliorare le sue capacità comunicative per trasmettere ai suoi lettori lo stesso interesse per la sostenibilità.

Sapereambiente

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