Piccolo Grand Tour d’Italia su due ruote
È il mezzo di locomozione più pulito, esperienziale, piacevole. Andare in bicicletta fa bene alla salute e permette di scoprire un altro territorio, ricco di bellezza nascosta. In occasione della Settimana della mobilità sostenibile, ecco alcune idee per viaggi indimenticabili
Le giornate di settembre e ottobre, sebbene con meno ore di luce, possono regalare ancora splendidi momenti di ristoro. Potersi concedere una gita in bicicletta, mezzo di trasporto assurto, negli ultimi anni, a mezzo ecosostenibile per eccellenza, è quasi diventato un must oggigiorno. La bici attraversa lo spazio senza generare rumore, non produce emissioni, richiede solo una minima manutenzione. Dal 16 al 22 settembre torna, peraltro, il consueto appuntamento con la European Mobility Week, manifestazione che nasce con l’obiettivo di promuovere campagne di sensibilizzazione e azioni concrete verso una mobilità più sostenibile. Il claim del 2023 è Save Energy.
Quale migliore occasione per una mobilità attiva, usando la propria energia per spostarsi da un luogo all’altro?
Pedaliamo allora per rimanere in forma (pedalare aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari) e connettersi direttamente con il territorio che vogliamo visitare.
Pedalando in Toscana…
Da soli, con la famiglia o con amici, la possibilità di scegliere percorsi protetti è ampia anche nel nostro Paese. Da Nord a Sud della penisola sono molti gli itinerari disponibili. Qui ne segnaliamo solo alcuni, ma ognuno può costruirsi, in base al tempo di cui dispone, alle condizioni fisiche, il proprio itinerario. Ad esempio, chi vive in Toscana o pensa di trascorrervi un week-end potrebbe percorrere la Ciclopedonale Puccini, un percorso di 58 km, pianeggiante e adatto a tutti, da Lucca a Torre del Lago che ha conquistato il primo posto dell’ottava edizione dell’Oscar Italiano del Cicloturismo, il premio che viene assegnato ogni anno alle ciclovie verdi delle Regioni che promuovono la vacanza su due ruote. Una segnaletica lungo la ciclopedonale, consente di accedere, tramite QR code, a un accompagnamento musicale durante la pedalata e di ascoltare le sinfonie suggerite in alcuni punti selezionati. Il percorso è dotato anche di punti di assistenza e di ricarica per le e-bike, fontanelle, punti ristoro, ecc.. La presenza di stazioni ferroviarie rende possibile fare il percorso di ritorno in treno.
Dalla Sicilia al Veneto su due ruote
La maggiore isola italiana propone, tra gli altri, invece il Sicily Divide, un itinerario cicloturistico di 457 km da Trapani a Catania che attraversa orizzontalmente la Sicilia centrale su strade secondarie e rurali ma anche ex ferrovie. In Veneto si può sperimentare la Ciclabile Treviso Ostiglia, tra le maggiori arterie del cicloturismo in Veneto nata dal recupero di una ex ferrovia realizzata negli anni Trenta. Si siluppa per 70 km attraverso campi, oasi naturalistiche, corsi d’acqua e ville venete, nelle province di Treviso, Padova e Vicenza, dal Sile al Po. La regione offre numerose altre piste ciclabili come la Ciclovia GiraSile, la Ciclovia della Riviera Berica, l’Anello dei Colli Euganei e la ciclovia del Brenta.
Dalla pianura emiliano romagnola ai monti abruzzesi
I più attenti agli aspetti enogastronomici potranno intraprendere invece un itinerario di gusto sugli 80 chilometri che uniscono Parma a Busseto, sulla Food Valley Bike in Emilia Romagna. Gambe più robuste potranno avventurarsi, a piedi o in bicicletta, lungo Il Cammino d’Abruzzo, anello di 700 km che passa da borghi, parchi nazionali e regionali, riserve e oasi naturalistiche. Attrezzato con fontane, ciclofficine e ricarica e-bike, punti di ristoro, l’itinerario consente di scoprire l’entroterra teramano, il territorio aquilano, per poi approdare alla spettacolare Costa dei Trabocchi.
Vademecum per cicloturisti sicuri
Come conciliare la scoperta della bellezza dei nostri paesaggi con la sicurezza del cicloturista? Secondo l’Osservatorio Ciclisti di Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale), dal 1° gennaio al 10 settembre 2023 si contano 138 decessi, in miglioramento rispetto agli ultimi due anni, ma con un trend in peggioramento per la Lombardia. Se molti incidenti sono causati indubbiamente dalla distrazione o guida a velocità sostenuta di conducenti di automobili, molto può fare anche il singolo ciclista. Oltre che rispettare naturalmente il codice della strada, occorre informarsi bene sull’itinerario da compiere, controllare le previsioni meteorologiche prima di partire, fare un check della propria bici (verificando ad esempio anche il funzionamento di freni e campanello); indossare sempre un casco adeguato, giubbotti catarinfrangenti dal crepuscolo, essere nelle migliori condizioni psicofisiche prima di affrontare il viaggio, non indossare cuffie o auricolari durante il percorso e mantenere sempre una piena lucidità e concentrazione, osservando il terreno (se vi siano buche, piccoli dossi, ecc.). Valutare infine l’opportunità di sottoscrivere un’assicurazione infortuni per viaggi più impegnativi.
Guarda il video della Ciclopedonale Puccini
Per saperne di più, e per documentarsi e scegliere l’itinerario più adatto:
Saperenetwork è...
- Giornalista pubblicista dal 2003, Socia NEOS, una laurea in Lingue e Letterature Straniere moderne, si occupa di comunicazione in ambito universitario, collaborando occasionalmente con alcune testate, in particolare rispetto ai temi del turismo responsabile, ecosostenibile, ferroviario e culturale (Il Giorno, Mondointasca, Latitudeslife, Agenda Viaggi). Viaggiare in modo responsabile e consapevole, nel rispetto dell’ambiente, delle persone che si incontrano, del vasto patrimonio culturale, materiale e immateriale, è sempre stato un imperativo. Da qui è nata la passione per il racconto e la proposta di destinazioni turistiche, sebbene scrivere di turismo, specialmente oggi, sia sempre più una grande responsabilità.
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