Roma, a Tor Bella Monaca la piazza tornata a vivere
Luogo di aggregazione, divertimento, relax e spazio educativo. La rigenerazione di Largo Mengaroni, nella periferia est della capitale, condivisa e sostenuta dalle associazioni del territorio e dalle istituzioni, è parte integrante del Cantiere di rigenerazione educativa CRESCO
Venerdì 14 ha riaperto al pubblico, con una festa molto partecipata nonostante le temperature, il primo settore rigenerato di Largo Mengaroni, la piazza principale di Tor Bella Monaca, dopo anni di abbandono. Il profondo restyling è stato parte integrante del Cantiere di rigenera- zione educativa CRESCO, promosso e interamente finanziato dalla Fondazione Paolo Bulgari, in collaborazione con il dipartimento DICEA dell’Università La Sapienza di Roma e con l’Associazione culturale Cubo Libro, e realizzato con il sostegno dell’Assessorato Ambiente di Roma Capitale (istituzione competente sulla piazza) e del VI Municipio Le Torri.
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L’intervento ha dotato la piazza di nuove aiuole, alberature e fiori, di nuovi punti luce e di ampie sedute, e ha portato al completo rifacimento della pavimentazione con asfalto drenante colorato. Vi si trova una zona relax affacciata verso via Quaglia, dotata di sedie e tavolini, un nuovo campo da street basket adiacente all’area parcheggio, una stradina antistante i locali delle associazioni, pedonalizzata.
Uno spazio di ritrovo, socializzazione e ri-costruzione di legami comunitari, un’aula all’aperto per il lavoro educativo con i più giovani. Un bene comune da custodire e mantenere tutti insieme.
«Questo intervento rappresenta davvero un caso di scuola dell’importanza del partenariato tra amministrazione pubblica e settore privato nel dare vita a progetti che puntano al miglioramento della qualità della vita e della socialità della nostra città» ha dichiarato Sabrina Alfonsi assessora Agricoltura e Ambiente di Roma Capitale. «Un progetto che, come Amministrazione, abbiamo sostenuto e continueremo ad accompagnare nelle sue fasi successive non solo per la sua ricaduta nella riqualificazione di un’area della città che ne ha fortemente bisogno ma, soprattutto, per il suo fondamentale valore aggiunto nell’essere frutto di un processo partecipativo che ha coinvolto attivamente il tessuto sociale del quartiere, con l’obiettivo di rafforzarne il senso di comunità».
L’intervento, infatti, è l’esito di un percorso di progettazione partecipata avviato nel giugno del 2020 con i residenti e le associazioni della piazza.
È stato firmato dall’ingegnere Marco Gissara e dall’architetto Maria Vallo, coadiuvati da un team costituito dall’ingegnere Pierluigi Palese, dall’architetto paesaggista Cecilia Zamponi e da Pasquale Leonardi, ingegnere strutturista, e Marco Palese, designer. La riqualificazione della piazza sarà completata entro novembre.
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«Inaugurare i primi spazi rinnovati – ha detto Paolo Bulgari, presidente della Fondazione – è per noi motivo di grande soddisfazione, ma siamo già al lavoro per progettare il dopo e cioè la cura della nuova piazza. Lo stiamo facendo attraverso un percorso che coinvolge le associazioni lo- cali e i cittadini, con il supporto di Labsus Laboratorio per la sussidiarietà. L’obiettivo è quello di favorire la nascita di un patto di collaborazione che permetta al territorio, in accordo con le istituzioni, di far vivere la piazza con attività quotidiane di cura, iniziative ed eventi. Il rifacimento di Largo Mengaroni è parte di un cantiere molto più ampio su cui la Fondazione è al lavoro da tre anni: abbiamo promosso un ampio ventaglio di interventi in favore della comunità educante e riqualificato il giardino centrale dell’IC Melissa Bassi. Il nostro intento è quello di rimettere al centro la scuola e gli spazi educativi dove ce n’è più bisogno».
«Speriamo di segnare con questo traguardo l’inizio di una nuova era in cui la cura del bene comune non dipenda dall’arbitrio dei singoli, ma da un processo condiviso che prenda forma dalla bellezza della piazza e si concretizzi nella costruzione di uno strumento orizzontale della sua cura, quale il patto di collaborazione» hanno dichiarato Claudia Bernabucci e Francesca Petrucci dell’Associazione Cubo Libro.
Saperenetwork è...
- Nata e cresciuta nella meravigliosa Ciociaria, sin da piccola sviluppa un amore smodato verso l'ambiente e il territorio. Durante gli anni di studi si avvicina sempre più al mondo del giornalismo, in particolare al giornalismo ambientale e culturale. Durante l'esperienza universitaria nel Dipartimento di Lettere dell'Università di Cassino contribuisce a far nascere la rivista Cassinogreen, oggi associazione con lo scopo principale di far avvicinare i giovani universitari e non solo al mondo green, di cui oggi è vicepresidente. Ha organizzato diversi webinar e seminari ospitando importanti esperti del settore. Nel 2020 inizia a collaborare come addetto stampa per l'ente territoriale del Gal Versante Laziale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Laureanda magistrale in lettere moderne e studentessa di un master in Digital Communication, spera di migliorare le sue capacità comunicative per trasmettere ai suoi lettori lo stesso interesse per la sostenibilità.
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