Poesia per la biodiversità, il nostro viaggio fra i podcast del Muse

L'interno del Museo delle scienze naturali di Trento

Una lettura poetica a più voci, 22 per l’esattezza, accompagnata dagli interventi di un ornitologo, Osvaldo Negra, che illustra le caratteristiche dell’avifauna minacciata dall’esecrabile fenomeno del bracconaggio. Sullo sfondo, una scenografia sonora che comprende basi musicali scelte con cura e armonizzate ai deliziosi canti dei volatili. Sono gli ingredienti di “Cantico”, l’evento digitale realizzato il 21 marzo dal Muse di Trento per festeggiare l’equinozio di primavera e celebrare nel contempo la Giornata internazionale delle foreste e la Giornata mondiale della poesia.

Originariamente l’iniziativa si sarebbe dovuta realizzare dal vivo, con tanto d’installazione artistica a cura di Lorenzo Menguzzato, in arte Lome, un poetry-slam e un convegno con la partecipazione di Isidoro Furlan, Generale in Riserva dei Carabinieri Forestali, in prima linea contro la caccia illegale. In seguito alle restrizioni imposte dall’emergenza Coronavirus si è scelta una modalità diversa,  attraverso il podcast, con le voci dei protagonisti registrate ciascuna nella propria casa.

 

Il direttore del Muse di Trento, Michele Lanziger
Il direttore del Muse di Trento, Michele Lanziger

 

A introdurre l’evento è stato il direttore del Muse, Michele Lanziger:

«Il nostro è un riferimento poetico agli uccelli canori e alle loro gabbiette che ricordano un po’ noi stessi, ora volutamente chiusi nelle nostre case per far sì che il prima possibile ci liberiamo della terribile pandemia che colpisce e ci addolora» ha detto.

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Quindi la rassegna, coordinata da Carlo Maiolini, poi preso il via sotto forma di un vero e proprio “Cantico delle creature”: quattro ore di splendido ascolto poetico e riflessione civica con l’obiettivo di unire la cura della poesia a quella dell’ambiente, quella cura che è «compagna permanente dell’uomo», come scriveva Orazio, da intendere nel suo significato profondo (il termine risale al 1327, secondo Il nuovo De Mauro) che lo collega alla scienza del “còlere”, intesa come cura della terra per elevarla a cura dell’anima.

 

Ascolta “Cantico” su Spreaker.

 

Abbiamo ascoltato così i versi dei 22 protagonisti, provenienti dal Trentino, di questa antologia ispirata dalla celebrazione dei volatili ma anche da altri elementi di carattere sistemico e interiore:

«Il nido fra i sassi cinguetta / fermati / e ascolta il baluginio della vita» ha esordito Riccarda Turrina.

Per qualcuno «Affiorano primavere ribelli, a intenerire il tempo» e la vita si trasforma «in piccoli atti» mentre il ricordo della bella stagione è un «misterioso richiamo», «un bagliore sull’acqua» (Lia Cinà Bezzi). Altri guardano avanti e affermano che «Fiorirà l’estate coi tigli» e sarà come «respirare miele» (Antonella Bragagna). C’è chi esorta a porsi in una posizione contemplativa al cospetto della natura: «Tasi e scólta / ‘l rumór de la montagna» è l’invito di Luciano Daldoss mentre Maria Vittoria Keller evoca «Punti luminosi che segnano il buio / abbracciano gli alberi e respirano la corteccia / diventano fronde con le braccia alzate al cielo…». Impossibile riportare le molteplici firme e suggestioni che emergono dall’ascolto dei podcast, ognuno potrà ricostruire la propria esplorazione condizionata, ovviamente, dei pensieri che incombono durante queste settimane:

«Mentre il mondo aspetta come un vagone fermo sui binari che si ritorni a respirarsi in faccia» (Annachiara Marangoni).

 

Carabinieri forestali
I Carabinieri forestali sono in prima linea nel contrasto al bracconaggio


Ma attraverso il linguaggio poetico
il “Cantico” ha portato a riflettere anche sulla necessità di conservare la casa comune. Per questo Osvaldo Negra ci ricorda come la fauna rappresenti un patrimonio indisponibile della collettività che i cacciatori di frodo rischiano di danneggiare irrimediabilmente:

«Contrastare queste pratiche deplorevoli è dovere civico su scala nazionale e ancor più su scala europea» è il suo messaggio.

L’impegno dei Carabinieri Forestali per fortuna non manca: anche nel 2019 le operazioni anti-bracconaggio sono state molteplici, dall’Operazione Zone Umide Pugliesi all’Operazione Delta del Po nelle province di Venezia e Rovigo, da Operazione Reggina a tutela del Falco peregrinus sullo Stretto di Messina all’Operazione Isole Campano-Laziali per debellare i richiami elettroacustici che imitano il verso del beccacino, fino all’Operazione Sardegna Meridionale finalizzata a bonificare boschi e parchi naturali da “armature metalliche” e da trappole per ungulati, solo per fare alcuni esempi.

Una battaglia da vincere innanzitutto sul piano culturale, alla quale “Cantico” ha dato un contributo certamente importante.

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Ermira Shurdha
Ermira Shurdha, nata in Albania nel 1981 e trasferita in Italia appena adolescente, è laureata in lingue straniere all'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti - Pescara con una tesi sull'opera teatrale di Antonio Buero Vallejo e una tesi magistrale sullo scrittore catalano Juan Marsé. Scrive articoli di critica letteraria per Insulaeuropea e si occupa di moda nella sua boutique di abbigliamento a Giulianova (Te).

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