Privati d’acqua

Greenpeace ha dichiarato che in Cile 400.000 famiglie non hanno servizi idrici

Cile, 400 mila famiglie senza acqua
Greenpeace ha dichiarato che in Cile 400.000 famiglie dipendono da un camion cisterna per lavarsi le mani (Foto: Greenpeace Cile)

 

Fra le misure da adottare per prevenire il contagio da Covid-19 c’è quella di lavarsi spesso le mani. E per agevolare questa abitudine igienica, si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici soluzioni idroalcoliche. Per 400.000  famiglie, in Cile,  questo semplice gesto, però, è diventato quasi una chimera, perché ogni giorno attendono un camion cisterna per rifornirsi d’acqua. A denunciare l’emergenza sanitaria che sta colpendo il Paese sudamericano è Greenpeace. L’associazione ambientalista ha spiegato che ci sono 147 comuni senza risorse idriche.  El Yeso, ad esempio,  la riserva che fornisce acqua a Santiago, ha il 40% della sua capacità, mentre Peñuelas e Aromos, entrambi nella regione di Valparaíso, hanno una capacità inferiore all’1%.

«Non è facile dirlo, ma oggi, nel mezzo dell’emergenza coronavirus, gli avocado e le compagnie minerarie in Cile hanno più acqua a disposizione di una famiglia che vuole lavarsi le mani per proteggersi dalla malattia», ha affermato Matías Asun, direttore nazionale di Greenpeace Cile. E guardando con preoccupazione al futuro dei cittadini cileni, ha poi aggiunto:

«È evidente che nella prossima discussione costituzionale il Paese richiederà un’analisi approfondita dell’uso che faremo all’acqua in futuro. È importante che oggi l’acqua sia riconosciuta come un bene nazionale per uso pubblico, perché il problema è che privati ​​e aziende stabiliscono i diritti di uso perpetuo. È vero che stiamo affrontando una mega siccità, ma è anche vero che abbiamo assistito per troppo tempo a un mega saccheggio che richiede urgentemente una modifica del Codice delle acque e della Costituzione».

 

 

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Michele D'Amico
Michele D'Amico
Sono nato nel 1982 in Molise. Cresciuto con un forte interesse per l’ambiente.Seguo con attenzione i movimenti sociali e la comunicazione politica. Credo che l’indifferenza faccia male almeno quanto la CO2. Giornalista. Ho collaborato con La Nuova Ecologia e blog ambientalisti. Attualmente sono anche un insegnante precario di Filosofia e Scienze umane. Leggo libri di ogni genere e soprattutto tante statistiche. Quando ero piccolo mi innamoravo davvero di tutto e continuo a farlo.

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