Insieme, in sicurezza. I Têtes de Bois offrono il Palco a pedali
La storica band romana offre la propria infrastruttura a chiunque voglia organizzare eventi dal vivo in massima sicurezza. Il sistema azionato dalle pedalate degli spettatori è un’occasione per far ripartire concerti e spettacoli dal vivo. Nel rispetto delle distanze di sicurezza e dell’ambiente
Hanno dato energia a Greta Thunberg, a Roma, lo scorso anno. Venerdì 19 aprile 2019 infatti l’eco attivista, nella Capitale per una manifestazione degli studenti dei Fridays For Future, ha parlato da un palco allestito in Piazza del Popolo. E le sue parole sono state amplificate proprio dalle pedalate entusiaste dei giovani attivisti. È stata la consacrazione di un’idea unica, nata dieci anni fa con un eco-concerto a Bari, azionato completamente grazie all’energia generata dagli spettatori: il palco a pedali dei Têtes de Bois è un’invenzione straordinaria e preziosa. Soprattutto adesso. Ed è proprio per questo che il sestetto romano, attivo da quasi trent’anni, lo mette a disposizione di chiunque voglia realizzare eventi in massima sicurezza, nell’era Covid e post Covid.
Già, perché se fino a qualche mese fa per gli appassionati di musica accalcarsi, spingersi, sudare insieme era qualcosa di scontato, un rito irrinunciabile e consolidato, nel giro di poche settimane tutte le certezze legate a quell’innocente scambio di sigarette, spallate e goccioline, nel frattempo diventate le famigerate “droplets”, sono crollate. Un crollo che non solo toglie agli spettatori la possibilità di assistere a concerti e spettacoli dal vivo, ma che rischia di danneggiare seriamente il lavoro di musicisti, tecnici, promotori e organizzatori. E se la prospettiva sembra essere, almeno al momento, quella dei concerti in streaming, con tutta la distanza emotiva e la perdita di intensità che ne deriva, il Palco a Pedali può essere la soluzione. La rinascita della fruizione che ci piace, quella in cui gli spettatori guardano negli occhi gli artisti e viceversa. Quella in cui suda insieme. Ma in massima sicurezza, perché le bici sono distanziate a tre metri l’una dall’altra, e nell’area dell’evento si entra solo su prenotazione. Chi non pedala non entra.
Andrea Satta, medico pediatra e voce dei Têtes de Bois, non ha dubbi, tra i tanti vantaggi che presenta, la bici è anche anti-coronavirus:
«È attualmente il mezzo più sicuro e presenta il vantaggio di muoversi singolarmente, al netto dei problemi del parcheggio o dei flussi separati e del deflusso».
Fare sport, insieme ma a distanza di sicurezza, alimentando lo spettacolo a cui si assiste. Un’occasione anche per rappresentazioni teatrali, o certe rassegne cinematografiche e di danza contemporanea alla ricerca di soluzioni per ripartire, aggiunge Satta.
Un’offerta, quella dei Têtes de Bois, per ritrovare l’emozione dell’ascolto, e in generale della fruizione dal vivo, e per ripartire con l’economia degli eventi. Perché se è vero che non possiamo rischiare né soprattutto mettere a rischio i più fragili tornando frettolosamente alla fisicità “di prima” come se nulla fosse accaduto, è altrettanto vero che dello scambio “dal vivo” non possiamo fare a meno. Proprio in quanto esseri viventi.
Saperenetwork è...
- Nata a Napoli, è cresciuta tra Campania, Sicilia e Roma, dove vive. Giornalista, si occupa di ambiente per La Stampa e di cinema e società per Libero Pensiero. Ha collaborato con Radio Popolare Roma, La Nuova Ecologia, Radio Vaticana, Al Jazeera English, Sentieri Selvaggi. Ha insegnato italiano agli stranieri, lingua, cultura e storia del cinema italiano alle università americane UIUC e HWS. È stata assistente di Storia del Cinema all’Università La Sapienza di Roma. Cinefila e cinofila, ama la musica rock, i suoi amici, le sfogliatelle e il caffè.
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