Diario dei vulcani, terza tappa. Con Umberto Pessolano al Museo di Nazzano
Gli appunti di viaggio a firma di Marco Pastonesi con le immagini che accompagnano il progetto dell’associazione “Ti con zero” fra i Monti Sabatini e il Mar Tirreno. Lungo sentieri e ciclovie poco note, in compagnia di fotografi del territorio
DIARIO DEI VULCANI
Cammina. Poi, all’improvviso, si paralizza. Stupefatto, esterrefatto. Entusiasta, felice.
Poi, grazie a una tecnica consumata, che gli permette di impugnare la macchina fotografica, inquadrare e scattare, si impadronisce (a debita distanza) di un curculionide, ritraendone il rostro, esaltandone le antenne, godendo della colorazione mimetica.
Oppure si impossessa (sempre e soltanto visivamente) di una Euproctis chrysorrhoea, che noi sempliciotti ci accontentiamo di chiamare farfalla bianca, e di cui lui, invece, può raccontare vita e miracoli sia da larva sia da adulto, descrivendo i tubercoli e le setole, avvisando sui rischi della loro azione di defogliazione e sulle modalità dell’attività riproduttiva.
Umberto Pessolano, naturalista e geologo, direttore del Museo del Fiume di Nazzano (Rm), responsabile del Centro didattica naturalistica nella sede del Parco dell’Appia Antica a Roma, nonché tassidermista e collezionista (da quando aveva 10 anni!), fa così. Si equipaggia di lente d’ingrandimento, retina e provette e con una Nikon – obiettivo macro 105 e flash – ritrae abitanti invisibili, condomini nascosti, inquilini riservati e defilati in boschi e paludi, giardini e stagni, sentieri e parchi.
Capace di inchiodare mentre viaggia in macchina per immortalare una famigliola di cinghiali. Capace di trascorrere le albe sulle spiagge tirreniche per dedicarsi ai frutti di mare. Capace di farlo anche in questi giorni, a piedi, durante il Cammino dei vulcani, da amico e accompagnatore, da guida ed esperto, da docente e – sempre – da fotografo.
«Sono un… guardone – confessa candidamente – La mia è un’ossessione scientifica, una caccia pacifica, una sfida innocente, una ricerca infinita. Ed è qualcosa che assomiglia, o forse sfiora, o magari è proprio la felicità».
Saperenetwork è...
- Marco Pastonesi, giornalista, ha lavorato a lungo come editorialista per la "Gazzetta dello sport". Specializzato in rugby e ciclismo, ha raccontato da vicino il Giro d'Italia e altre manifestazioni ciclistiche internazionali evidenziando sia gli aspetti tecnici, sia quelli umani con uno stile inconfondibile. Rugbista e appassionato ciclista in prima persona, ha scritto diverse pubblicazioni sullo sport, tra cui "Meo volava. Avventure e sventure di Venturelli", "La leggenda di Maci" (su Mario Battaglini), "Il terzo tempo" e "In mezzo ai pali" con il quale ha vinto il premio Ussi-Coni 2002 per i migliori racconti di sport.
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