Vacanze a piedi sulle orme degli scrittori
Letture, storie, viaggi lenti. Lungo i sentieri degli autori contemporanei italiani per conoscere la meraviglia della natura e del paesaggio. Le nostre proposte per esplorare l’ambiente e se stessi in questa estate italiana
Ci stiamo apprestando a vivere un’estate senza vacanze? Niente voli, nessun viaggio oltreoceano. A prescindere dalla volontà d’incentivare il cosiddetto “turismo domestico” per far vivere spiagge e località turistiche nostrane, in molti stanno cercando soluzioni di viaggio low-budget. Una scelta sempre più apprezzata è senz’altro quella del cammino. Chiamatelo trekking, escursionismo, hiking, oppure pellegrinaggio moderno. La narrativa di viaggio è vastissima e il filone letterario prospera ancora oggi in Italia. Romanzi e racconti affascinanti, ma anche preziose guide di viaggio alternative.
Commento su Giap: « Camminare insieme, senza fretta, con fiducia. Rasserenarsi, passo dopo passo, dopo il lungo periodo di amarezze e solitudini, senza le paranoie e le ossessioni che hanno pervaso le strade e le piazze della città. Sentire i… https://t.co/JnytBCptXY […] »
— Archivio dei tweet di Wu Ming, 2009 – 2019 (@Wu_Ming_Foundt) May 31, 2020
Un nuovo “classico” del genere è sicuramente Il sentiero degli dei, di Wu Ming 2 – membro del collettivo bolognese Wu Ming – edito da Ediciclo. Una guida narrata di uno dei sentieri più famosi d’Italia, che unisce Bologna e Firenze traversando l’Appennino tosco-emiliano e il Mugello. Da Piazza Maggiore a Piazza della Signoria, poco meno di una settimana lungo scampoli di Linea Gotica, tracce di storia contemporanea attraverso boschi e borghi non più sorpresi, ormai, di accogliere i sempre più frequenti viandanti.
Cinque o sei giorni di cammino parallelo (ma molto divergente) alle linee dell’alta velocità o alla variante di valico dell’A1, che connettono i due capoluoghi di regione in meno di un’ora: una guida di viaggio, ma anche una meditazione che oppone una meditata lentezza alla violenza forzata del progresso.
Un vero campione del romanzo di cammino si sta confermando Enrico Brizzi, autore del bestseller “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”: a partire da “Nessuno lo saprà” (Mondadori, 2005), romanzo ambientato durante un coast-to-coast tra l’Argentario e il Conero, ha fondato tutta la sua più recente produzione sui viaggi a passo d’uomo. “Il pellegrino dalle braccia d’Inchiostro” (2007) lungo la Via Francigena e “Gli psicoatleti” (2011), traversata nord-sud da Vetta d’Italia a Capo Passero, pubblicato in occasione dei 150 anni dell’unità italiana.
Da Nord a Sud, è esplosa la passione per i viaggi a piedi. Itinerari storici, naturalistici, spirituali stanno facendo il pienone, e dove ieri si camminava a bordo strada oggi sono fioriti cartelli e segnavia. L’Italia migliore s’è finalmente messa in cammino? pic.twitter.com/K4whkixXHh
— Enrico Brizzi (@Enrico_Brizzi) July 1, 2019
Ultimi titoli della produzione di Brizzi sono “Il sogno del Drago”, “12 settimane sul Cammino di Santiago da Torino a Finisterre” (Ponte alle Grazie, 2017), “Il Diavolo in Terrasanta” (Mondadori, 2019) romanzo di cammino – e navigazione – tra l’Italia e Israele. E ancora “Una notte sull’Alpe della Luna” (Aboca Edizioni, 2019) dedicato a un breve viaggio a piedi che dalla Valtiberina Toscana porterà i giovani protagonisti verso la Riviera Romagnola. Per chi volesse, è possibile unirsi “fisicamente” ai viaggi di Brizzi, che assieme ad un gruppo di amici e appassionati ha fondato il gruppo di Psicoatletica.
Guarda l’intervento di Giulio Pedani
La già citata Via Francigena, senz’altro il più noto dei cammini italiani, è anche al centro del romanzo del giovane autore senese Giulio Pedani, vale a dire “L’iguana era a pezzi” (effequ, 2019): una traversata a piedi di mille chilometri, dal confine francese a Roma, per ritrovare un amico che è in coma.
Come per il percorso di un camminatore, ogni capitolo è una tappa e ogni tappa un modo per raccontare quel che è stato di una nazione e della sua gente. La retrospettiva di una generazione, disseminata di personaggi emblematici degli anni Ottanta e Novanta, da Iggy Pop a Bettino Craxi.
Considerato dalla critica come uno dei più importanti autori italiani viventi, Antonio Moresco è uno scrittore che con la parola fonda universi narrativi, apre voragini interiori e ultraterrene. Anche Moresco ha fondato un movimento di cammino, la Repubblica Nomade:
«Uno spazio e un sogno in movimento dove le persone che scelgono di farne parte, o di attraversarlo, possono trovare un loro posto e dove il nomadismo diventa prefigurazione di un diverso modo di vivere e di stare al mondo».
Nato originariamente nel 2011 come “Cammina cammina”, progetto del gruppo di autori de “Il Primo amore”, oggi la Repubblica Nomade attraversa l’Europa con un preciso messaggio di fratellanza: immaginare qualcosa che potesse crescere per irradiazione e contagio. Di Antonio Moresco è uscito da pochi giorni per Aboca Edizioni, il romanzo “Canto degli alberi”, percorso – tanto reale quanto metafisico – vissuto dall’autore durante la quarantena trascorsa a Mantova, sua città natale, dialogando con gli alberi che crescono tra i muri delle case e con l’intero universo vegetale.
Guarda la presentazione del “Canto degli alberi” di Antonio Moresco
Da non dimenticare è l’opera di Franco Arminio, scrittore e poeta, autodefinitosi “paesologo” e impegnato da due decenni nel racconto e nell’indagine dei piccoli borghi. È anche fondatore della “casa della paesologia”, che si trova a Trevico, un minuscolo borgo in provincia di Avellino, il paese più alto dell’Irpinia. Per gli amanti della montagna, da citare senz’altro i romanzi di Paolo Cognetti: da “Le otto montagne” (Einaudi, Premio Strega 2017) a “Senza mai arrivare in cima” (Einaudi, 2018) l’autore milanese si è affermato non solo come grande autore (e amante) del racconto, ma come epigone di un genere che affonda le radici in Mario Rigoni Stern e le sue storie di quota e di confine.
Celebri, per gli amanti della roccia, le opere di Mauro Corona, divenuto ormai un volto noto anche al pubblico televisivo.
Ma per gli amanti del cammino d’altura merita più di uno sguardo l’opera di Erri De Luca – che di Corona è coetaneo e amico – senz’altro uno dei più celebri e apprezzati autori italiani. In bilico tra il reportage giornalistico e la narrativa sono invece i libri di Paolo Rumiz, storica firma di Repubblica. Tra i più interessanti editori italiani per gli amanti del settore, Ediciclo propone guide tematiche per viaggi a piedi e in bici: da non perdere “L’arte di camminare” di Luca Giannotti e “Camminare guarisce” di Fabrizio Pepini, manuali perfetti per comprendere l’approccio al viaggio lento, condotto passo dopo passo.
Saperenetwork è...
- Daniele Pasquini, giornalista pubblicista, è laureato in Media e Giornalismo presso la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze, si è occupato per anni di comunicazione culturale, collaborando con varie testate toscane, riviste letterarie, istituzioni pubbliche ed enti di formazione, svolge attività di addetto stampa. Appassionato di narrativa, ha pubblicato un romanzo e numerosi racconti. Il suo blog è daniepasquini.wordpress.com