Al via il Festival delle colline geotermiche, teatro in una terra di rinnovabili

Un momento dello spettacolo "Il pelo nell'uovo" di La Ribalta Teatro, presentato al Festival delle colline geotermiche

Al via il Festival delle colline geotermiche, teatro in una terra di rinnovabili

Giunta alla sua XI edizione, la rassegna diffusa realizzata da Officine Papage si configura come cartellone culturale estivo dell’area omogenea conosciuta come “patria mondiale della geotermia”, tra la provincia di Pisa e quella di Grosseto. Dal 7 luglio al 26 agosto

Torna il Festival delle colline geotermiche, dedicato alla drammaturgia contemporanea e ad altri linguaggi artistici, realizzato dalla compagnia Officine Papage. In questa XI edizione un calendario teatrale che mescola format tra i più diversi: sedici spettacoli fra teatro, concerti, danza, fashion show e poi raid poetici su commissione e perfino podcast su Spotify e Telegram per un fantasy a puntate, nel progetto under 35 “Frammenti di suono”, nato da un gioco di ruolo. Accanto al cartellone principale sono in programma laboratori, masteclass, incontri.

Nato nel 2012 a Pomarance (PI), la rassegna prende il nome dal carattere unico di un territorio immerso tra i vapori, popolato di borghi di origine etrusca o medievale la cui storia si è legata a partire dal 1800 al processo per la produzione di energia geotermica, rinnovabile e sostenibile.

 

Dalla sua nascita il progetto è cresciuto coinvolgendo altri luoghi, partner e sostenitori. Oggi si svolge anche nei comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Monteverdi Marittimo in provincia di Pisa e a Monterotondo Marittimo, Grosseto . Il Festival attraversa le piazze dei borghi storici, le riserve naturali e i teatri del territorio. Ha anche una vocazione alla rigenerazione degli spazi urbani, ogni anno infatti il Festival riqualifica anche alcuni spazi chiusi al pubblico, che diventano per una sera palcoscenici inconsueti, ricchi di significato, come nell’edizione 2021 con la Discarica di Rifiuti Speciali di Pomarance.

Questa XI edizione, con la direzione artistica di Marco Pasquinucci e quella organizzativa di Annastella Giannelli, si intitola “Essere presente”. In un tempo segnato da traumi e distanze, la risposta è nella presenza e nell’attenzione: «abitare le giornate e i luoghi per confrontarsi col senso, giocare con i propri limiti quotidiani», ma soprattutto, ricorda Pasquinucci «sorridere tanto, respirare dentro e cercare la bellezza sempre».

 

Marco Pasquinucci, direttore artistico del festival, in un momento dello spettacolo “Rebecca”

 

Dal 7 al 9 luglio, ci saranno – per la prima volta nella storia della rassegna – tre giornate inaugurali fitte di appuntamenti: un’Agorà curata da Laura Bevione (intitolato É davvero grave se una comunità non ha un teatro?), laboratori di cinestetica e danzaterapia con Nicoletta Bernardini e Paola Consani, passeggiate guidate nel paesaggio suggestivo delle colline e spazi dedicati all’infanzia.

In scena, quattro debutti nazionali che fanno dell’essere presenti, all’ascolto di se stessi e degli altri, il centro della loro poetica.

Si parte giovedì 7 luglio, interrogandosi sul senso del gioco con il “Liberatutti” di Michelangelo Frola e Marta Abate (ScenaMadre), per arrivare alla originale sperimentazione, firmata Officine Papage, di “Rebecca. Uno spettacolo al Buio”, dal romanzo La vita accanto di Mariapia Veladiano, interpretato – a luci spente – da Marco Pasquinucci, con la consulenza di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari. Si continua con “Trucioli”, il nuovo spettacolo degli Omini, nato da frammenti di storie verosimili e assurde raccolte negli anni e lavorate nella fucina della loro bizzarra ‘segheria’, e si chiude tra comicità e impegno, sul fronte del cibo sostenibile, con “Il pelo nell’uovo” della compagnia La Ribalta Teatro.

 

 

Il Festival delle colline geotermiche continua fino al 26 agosto, è possibile seguire il programma a questa pagina.

Il Festival è stato riconosciuto dal Ministero della Cultura tra i Festival di teatro di rilievo nazionale finanziati dal Fondo Unico per lo Spettacolo. Il progetto è sostenuto anche dalle Amministrazione coinvolte e da: Regione Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Co.S.Vi.G – Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, Enel Green Power. In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico e innovativo complesso geotermico del mondo, con 34 centrali geotermoelettriche dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto che soddisfano il 34% del fabbisogno elettrico regionale e costituiscono il 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile.

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