Al via Trame, Festival dei libri sulle mafie

Un momento dell'edizione 2022 del Festival Trame

A Lamezia Terme, nelle piazze, nei chiostri e nei luoghi pubblici di incontro e cultura, si ritrovano scrittori, giornalisti, magistrati e studiosi, per discutere e presentare libri dedicati al fenomeno delle mafie. Questo è Trame, Festival dei libri sulle mafie, una testimonianza di impegno nata nel 2011. L’edizione 2023 di Trame si intitola “Mediterraneo. Crocevia di mafie, migrazioni, sogni” e ha in programma il contributo di personalità del mondo istituzionale, culturale, politico e della società civile, che daranno voce alle storie del Mediterraneo, esplorando le insidie, i traffici e le cronache più attuali delle rotte che lo attraversano e raccontando in prima persona il loro impegno contro tutte le mafie.

 

Giovanni Tizian, direttore artistico di Trame
Giovanni Tizian, direttore artistico di Trame

 

«Dai misteri delle stragi mafiose ai migranti vittime dei naufragi nel Mediterraneo e alle storie di chi resiste e si oppone alla prepotenza delle organizzazioni criminali. Il Festival Trame anche quest’anno si conferma uno spazio di confronto sulle grandi questioni spesso ignorate o raccontate in maniera superficiale. Lo farà con la stessa consapevolezza di sempre, la stessa fin dalla fondazione: la cultura, la conoscenza e il dialogo sono le armi più efficaci per contrastare i poteri criminali e le logiche clientelari che fondano la loro natura sul favore, barattandoli con i diritti. Racconteremo i destini incrociati dell’Italia e dei paesi lontani, da cui partono donne, uomini e bambini in cerca di una vita migliore, libera da dittature intrecciate agli affari delle organizzazioni mafiose, ormai globalizzate, con la speranza che il Mediterraneo diventi il luogo dove costruire un mondo più giusto» ha dichiarato Giovanni Tizian, direttore artistico di Trame.

 

 

A pochi mesi dalla cattura di uno dei principali protagonisti e responsabili delle stragi, Matteo Messina Denaro, alcuni incontri saranno dedicati all’approfondimento della strategia stragista mafiosa, esportata trent’anni fa dalla Sicilia al resto dell’Italia, e alle storie locali di chi contrasta la ‘ndrangheta, anche grazie al ruolo attivo della Fondazione Trame, presieduta da Nuccio Iovene. Un nuovo filone letterario si inserisce quest’anno, quello del noir e, in particolare, il Noir Mediterraneo. Durante il Festival è prevista anche l’esposizione della mostra fotografica “A testa alta”, dedicata a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Pio La Torre e Carlo Alberto dalla Chiesa, e anche ai loro congiunti e agli agenti, che con loro hanno testimoniato, a costo delle loro stesse vite, il valore della legalità democratica. La mostra è stata esposta fino allo scorso 2 giugno a Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati. Trame Festival dedica inoltre incontri di approfondimento sulla tutela dell’ambiente anche in collaborazione con Legambiente.

Per saperne di più

www.tramefestival.it

 

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