AntropoCine Film Fest, la settima arte in difesa di clima e ambiente

AntropoCine Film Fest, la settima arte in difesa di clima e ambiente

Al via a Latina e a Roma la prima edizione. Il festival propone la cinematografia come strumento privilegiato nel raccontare le nostre cattive e buone pratiche dando ampio spazio alle opere più recenti dei filmmaker italiani

In quanti modi si può raccontare l’ambiente attraverso il cinema? Proverà a rispondere a questa domanda il nuovo AntropoCine Film Fest, attraverso proiezioni e momenti di riflessione. In una doppia location, Roma (Nuovo Cinema Aquila) e Latina (Cinema Corso). Il festival è promosso dall’Associazione culturale Roma Green per mettere in evidenza l’incontro tra il cinema, l’ambiente e il sociale, proponendo i valori dello sviluppo sostenibile. L’evento, promosso con il sostegno della Regione Lazio (Avviso Pubblico: Promozione “Lazio Terra di Cinema. Festival, Rassegne, Premi per sostenere la cultura cinematografica e audiovisiva nei territori”), è realizzato in collaborazione con il Clorofilla Film Fest.

Il festival si prefigge di dare parola ai protagonisti del cinema green di oggi attraverso incontri con docenti universitari, giornalisti, scrittori, attori e filmmakers.

L’evento fotografa la recente produzione cinematografica nazionale dando spazio alle opere più recenti dei filmmakers italiani a testimonianza di come i nostri autori siano sempre più attenti alle tematiche ambientali e di come, ormai, si possa parlare a pieno titolo di un “Ecocinema italiano”. Il festival prende il nome dal libro Antropocine, lo schermo verde” (ed. Altreconomia) di Marino Midena, curatore della rassegna.

Il programma

Si parte Lunedì 09 dicembre a Latina (Cinema Corso h 20,30) con il film documentario “Cose che accadono sulla terra” di Michele Cinque (85’), western moderno che racconta la storia di una famiglia dedita all’allevamento etico a pochi chilometri di Roma, fresco vincitore del Concorso Italiano del 65° Festival dei Popoli. Completano la programmazione della serata il cortometraggio “È Ki” (10’) della regista Sara Ciciliano, una metafora sul nostro rapporto con la terra e il documentario breve di Vincenzo Notaro, (Be(e)ing Alive (20’) sul mondo dell’apicoltura. La rassegna, poi, da mercoledì 11 dicembre a Venerdì 13 dicembre si sposta presso il Nuovo Cinema Aquila (via L’Aquila, 66) a Roma.

locandina

locandina

L’opening di mercoledì 11 dicembre, dopo i saluti iniziali, prevede un primo slot, dalle 19.00 alle 21.00, con il documentario Donkey first (40’) di Eleonora Marino, viaggio nell’Italia a “zoccolo” d’asino e a seguire Il Tesoro del Sud di Alessandro Marinelli (59’) che racconta la resistenza e il riscatto di comunità di persone decise a portare avanti la propria visione orientata al cambiamento del meridione. Sempre Mercoledì, a partire dalle 21.00, la serata prosegue con la proiezione del documentario prodotto da Legambiente (fuori concorso) La carovana dei ghiacciai (15’) di David Fricano che documenta quanto sta accadendo ad alta quota, e si conclude con Ultimo biglietto per l’arca di Noè (65’), il nuovo docu-film di Viviana Di Russo e Riccardo Di Russo sulle minacce e il rischio estinzione per molte specie animali e sull’impegno per la loro conservazione di un’estesa comunità internazionale di zoo e acquari. La serata di Giovedì 12, si apre, alle 21.00, con Agape (60’) dei registi Velania A. Mesay e Tomi Mellina Bares, il film raccoglie, nei luoghi di primo approdo, dall’isola di Lesbo a Cipro, le testimonianze di chi emigra verso l’Europa, per raccontare aspetti inediti, tralasciati, trascurati, negati. La programmazione continua con il documentario Image Hunter (52’) di Giacomo Agnetti, un film a cavallo tra il mondo dei graffiti e quello della conservazione delle specie animali con la testimonianza dello street artist Hitnes, famoso per i suoi murales raffiguranti animali fantastici. Infine, a chiudere la programmazione dell’Antropocine Film Festival Venerdì 13, alle ore 20.30, sarà il documentario Hidden Sea (70’) di Luca Calvetta, con Ascanio Celestini, un’opera poetica e politica, un film corale che supera i confini tra cinema, teatro e documentario, tra realtà e immaginazione. Liberamente ispirata alla fiaba di Antoine de Saint-Exupéry.

Al termine della proiezione. a proclamare il vincitore della prima edizione, alle ore 22, sarà la giuria composta da Giorgio Grimaldi (Link University), Nathalie (Cantante), Jessica Giaconi (AIC), Paola Mammini (regista e sceneggiatrice), Cristina Nadotti (giornalista).

Per saperne di più:

antropocine.it/

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