City Nature Challenge, 350 città di tutto il mondo in gara per la biodiversità. Anche in Italia
Torna la campagna inventata nel 2016 a Los Angeles e San Francisco che invita i volontari di tutte le età a identificare e documentare la natura intorno a noi. Un’esperienza di citizen science attiva anche in Italia che ci apprestiamo a vivere, dal 30 aprile, finalmente all’aperto nel rispetto della normativa anti-Covid
«La City Nature Challenge è una celebrazione internazionale della biodiversità all’interno e nei dintorni dei centri urbani. Lo scorso anno abbiamo potuto realizzarla soltanto dai balconi e dalle finestre delle nostre case, effettuando comunque 6500 osservazioni nelle 12 città coinvolte e riscoprendo la natura che è intorno a noi. Per l’edizione 2021 speriamo almeno di visitare le aree verdi più vicine, sempre nel rispetto dei decreti per la sicurezza sanitaria. E contribuire così, attraverso la collaborazione dei volontari che parteciperanno, a rilevare la fauna e la flora sul territorio per fornire dati ai ricercatori e favorirne la protezione». Presenta così Alessandra Flore, coordinatrice insieme ad Antonio Riontino dell’edizione italiana, la City Nature Challenge 2021: l’iniziativa nata cinque anni fa a Los Angeles e San Francisco, su iniziativa del “Natural History Museum” e della “California Academy of Science”, come gara fra gli abitanti delle due metropoli nell’avvistamento di specie, con tanto di documentazione video o fotografica.
All’edizione 2021, dal 30 aprile al 3 maggio, parteciperanno più di 350 città di 38 paesi. In Italia l’iniziativa coinvolge le diverse città aderenti al “Cluster Biodiversità Italia”, da Trento e Trieste a Milazzo, da Portofino a Taranto. Un’esperienza di citizen science realizzata in collaborazione con Wwf Italia, Wwf Young, Associazione italiana guide ambientali escursionistiche (Aigae), Associazione fotografi naturalistici italiani (Afni) e il Centro di ricerche in scienze ambientali e biotecnologie (Cesab) di Roma, che ha una forte finalità educativa:
«Normalmente le città competono nel realizzare il maggior numero di osservazioni della biodiversità, coinvolgendo il maggior numero possibile di partecipanti – aggiunge Antonio Riontino – Conoscere quali specie abitano la nostra città e dove si trovano, ci aiuta a studiarle e proteggerle, ma l’unico modo per farlo è quello che porta tutti noi, ricercatori, responsabili del territorio e cittadini, a lavorare insieme per riconoscere e documentare la natura. Con la partecipazione alla City Nature Challenge, non solo il cittadino si avvicina alla scienza e impara di più sulla nostra natura locale, ma può contribuire a rendere la città un posto migliore, per tutte le specie viventi».
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City Nature Challenge coniuga la praticità della tecnologia alla bellezza della natura: grazie alle app Natusfera e iNaturalist, scaricabili gratuitamente da pc o smartphone, è possibile registrare le coordinate Gps del luogo di avvistamento e la specie animale o vegetale riconosciuta, allegando una fotografia e chiedendo eventuale supporto nel riconoscimento. L’anno scorso le più osservate in Italia sono state, per la fauna, la Pica pica (Gazza), il Turdus merula (Merlo) e il Parus major (Cinciallegra). E per la flora la Malva sylvestris (Malva selvatica), il Papaver rhoeas (Papavero comune) e la Glechoma hederacea (Edera terrestre). L’edizione di quest’anno prevede l’esplorazione anche degli habitat marini con il coinvolgimento di subacquei e snorkelisti. Tutte queste osservazioni diventano un database a disposizione di qualsiasi appassionato che ricerchi informazioni circa la fauna e flora del luogo esplorato.
Fra le realtà italiane che aderiscono all’iniziativa internazionale c’è il Centro di educazione ambientale “Casa di Ramsar” a Trinitapoli (Bt), nei pressi della Riserva Naturale Statale Salina di Margherita di Savoia che rappresenta, con i suoi 3.871 ettari di zona protetta, la Salina la più importante zona umida dell’Italia peninsulare centro-meridionale per la sosta, nidificazione e svernamento degli uccelli acquatici, tanto che il suo valore è stato riconosciuto a livello internazionale con la Convenzione di Ramsar (1971). Spiega la responsabile del Cea, Paola Martucci:
«La citizen science ha sicuramente un importante valore scientifico, ma per noi è soprattutto un modo per avvicinare e coinvolgere le persone ed assistere alla loro trasformazione da semplici curiosi ad acuti osservatori e, perché no, in futuro, veri ricercatori: un’esperienza formativa che cambia il nostro modo di guardare al mondo che ci circonda».
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Proprio da un balcone di Trinitapoli lo scorso anno è stato avvistato perfino un Gruccione (Merops apiaster), una specie rara di volatile che, complice la desertificazione delle strade, il rallentamento del traffico e la notevole riduzione dell’inquinamento si era appostato a pochi metri da uno dei volontari che è riuscito ad immortalarlo.
«La bellezza e la natura si trovano intorno a noi, quello che ci permette di rilevarle è la nostra attenzione – commenta ancora Paola Martucci – D’altro canto si vede ciò che si è pronti a vedere».
Guarda il video ufficiale dell’edizione 2021
Una sfida che adesso Cluster Biodiversità Italia si prepara, dal 30 aprile, a rilanciare: le foto saranno caricate sulle piattaforme dedicate all’iniziativa entro il 3 maggio, dal 4 maggio ci si occuperà di identificare le specie immortalate. Infine il 10 maggio gli organizzatori californiani proclameranno i risultati che racconteranno tutto il desiderio di natura e la passione per la biodiversità che uniscono migliaia di volontari in tutto il mondo.
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Come partecipare
- Dal 30 aprile al 3 maggio scatta foto di piante e animali selvatici e carica sulle app Natusfera oppure iNaturalist.
- Dal 4 al 9 maggio puoi identificare ciò che hai fotografato o permettere ad altri della community di intervenire per l’identificazione.
Le città che aderiscono
Edizioni precedenti
Bolzano e Merano (Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige); Catania (Ente Fauna marina mediterranea); Cisternino (Brindisi,associazione Antropia-CEA Cisternino); Massa Lubrense (Napoli, Area Marina Protetta di Punta Campanella); Ostuni (Brindisi, Cooperativa Serapia e Parco Naturale Regionale Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo); Lecce (WWF Lecce); Napoli (Città della Scienza); Taranto (WWF Taranto); Trinitapoli, (Foggia, CEA-Casa di Ramsar); Trieste (WWF Trieste); Trento, (Muse-Museo delle Scienze).
Nuove adesioni 2021
A queste città si aggiungono nell’edizione 2021: Bari (WWF Levante Adriatico); Manduria (Taranto, Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale); Milazzo (Messina, MuMa – Museo del Mare); Procida (Napoli, Area Marina Protetta Regno di Nettuno), Portofino (Genova, Outdoor Portofino); Brunico (Bolzano, Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige.
Partner
Ministero della Transizione Ecologica, Ispra e Federparchi-Europarc
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Saperenetwork è...
- Giornalista, divulgatrice e freelancer nel settore della comunicazione e marketing digitale, anima diverse attività culturali e ha fondato Scambio Linguistico, un’associazione di Barletta, città in cui risiede, che organizza attività di natura interculturale in Italia. Collabora con diverse realtà in Puglia e non solo.