Emergenza sangue negli ospedali italiani. E allora #escosoloperdonare
Il calo di donazioni seguito alle limitazioni degli spostamenti ha lasciato molti ospedali senza sacche di sangue per le trasfusioni. L’AVIS lancia la campagna #escosoloperdonare, spiegando che i prelievi continuano e avvengono in totale sicurezza
Dobbiamo restare a casa, per limitare il contagio da coronavirus, uscire solo se necessario. Non sembrano esserci altre soluzioni al momento. Il timore di contrarre il virus, purtroppo, ha fatto diminuire sensibilmente le donazioni di sangue. Una vera e propria emergenza nell’emergenza. Sono tanti i pazienti affetti da patologie croniche, come quelle ematologiche, che hanno bisogno del sangue. Per loro è una questione di sopravvivenza.
E i medici sono stati costretti a contingentare le trasfusioni, proprio perché la sacche scarseggiano e se la banca del sangue non viene alimentata, si esaurirà del tutto. Sono tanti gli appelli che invitano a donare sangue.
L’Avis ha lanciato la campagna #EscoSoloPerDonare per invitare a offrire un contributo indispensabile, come quello della donazione del sangue, importantissimo soprattutto adesso.
Grazie a una pagina web, a uno spot radiofonico e a un video tutorial i donatori potranno conoscere le procedure da rispettare per continuare a compiere un gesto di solidarietà nonostante l’ostacolo del Coronavirus.
«Ogni giorno oltre 1800 persone ricevono trasfusioni per curarsi e poter continuare a vivere e per questo non possiamo permetterci di abbassare la guardia su questo tema− ha detto Gianpietro Briola, presidente nazionale Avis– Anche in un periodo in cui la diffusione del Coronavirus sta generando ansie e incertezze, occorre sapere che ogni donatore può continuare a fare la propria parte in assoluta sicurezza».
#escosoloperdonare
“Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall’interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole.” I. Montanelli.
Facciamo vedere di che cosa siamo capaci.
#AVIS #iorestoacasa pic.twitter.com/7gNn9NKt9k— AVIS Nazionale (@avisnazionale) March 17, 2020
L’Avis Nazionale ha spiegato che per evitare assembramenti è necessaria la prenotazione. In questo modo si avrà anche un afflusso costante e concordato dei donatori non solamente in questi giorni, ma anche nelle prossime settimane. Il personale dell’associazione, inoltre, risponderà a tutte le domande riguardanti eventuali contatti con persone a rischio, e assisterà le persone interessate alla compilazione del modulo del modulo per l’autocertificazione che giustifica il motivo dello spostamento da casa.
Guarda il video della campagna #EscoSoloPerDonare
Nei giorni scorsi anche Daniele De Rossi, ex centrocampista della Roma, ha lanciato un messaggio dall’account twitter di Salute Lazio. «In questo periodo di emergenza c’è grossa carenza di sangue, nel Lazio e in tutta Italia – ha detto De Rossi – Il concetto che vorrei far passare è che c’è sicurezza nel donare il sangue, medici attrezzati. La gente ha smesso di donare il sangue per paura di uscire da casa, per paura di contrarre il virus ed essere contagiata in queste strutture; tuttavia, ci sono strutture appositamente destinate all’accoglienza dei donatori». Ed ha poi aggiunto:«Il mio messaggio è di non avere paura, perché bisogna continuare a fare questo gesto di grande altruismo, perché c’è grandissima necessità di sangue nel Lazio e non solo. Per qualsiasi info e delucidazione c’è il sito www.salutelazio.it».
Guarda il video della donazione di Daniele Rossi e Sarah Felberbaum
Grazie di cuore a @OfficialDeRossi e a @sarahfelb che oggi sono venuti all’Ospedale San Camillo per donare il sangue.
Un bellissimo gesto di solidarietà: https://t.co/2v0ByMFBfY
Continuiamo ancora perché ce n’è bisogno. Dona anche tu: https://t.co/l2FCFQKF1Q
— Regione Lazio (@RegioneLazio) March 14, 2020
Saperenetwork è...
- Sono nato nel 1982 in Molise. Cresciuto con un forte interesse per l’ambiente.Seguo con attenzione i movimenti sociali e la comunicazione politica. Credo che l’indifferenza faccia male almeno quanto la CO2. Giornalista. Ho collaborato con La Nuova Ecologia e blog ambientalisti. Attualmente sono anche un insegnante precario di Filosofia e Scienze umane. Leggo libri di ogni genere e soprattutto tante statistiche. Quando ero piccolo mi innamoravo davvero di tutto e continuo a farlo.
Ultimi articoli
- Clima8 Novembre 2024Verso la Cop29 di Baku
- Libri27 Settembre 2024Guida ai fiumi di Roma, tra storia, bellezza e ferite della modernità
- Buone pratiche1 Luglio 2024Rigiocattolo, nuova vita solidale dal riuso. Intervista a Daniele Leo
- Primo piano31 Maggio 2024Paul Auster, il cantore di New York