Formazione e impatto sociale,  sette esperienze raccontate in un progetto

Il 2023 è l’anno europeo delle competenze, che valorizza l’importanza della formazione lungo tutto l’arco della vita, con particolare attenzione a donne e giovani e alla transizione ecologica e digitale. La necessità di “sostenere un’istruzione e formazione di qualità, e promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva” è anche il tema nazionale 2021-2023 di Fidapa BPW Italy associazione che promuove e sostiene le iniziative delle donne che operano nel campo delle arti, delle professioni e degli affari. Per questo la sezione romana di Fidapa ha promosso il progetto “Formazione, Equità e coesione sociale” il cui evento conclusivo si è svolto lo scorso 19 maggio presso palazzo Valentini a Roma. Ideato e realizzato dalla vicepresidente di Fidapa Roma Aleksandra Sobczyk, il progetto ha inteso dare visibilità all’impegno di alcune donne all’interno di associazioni, aziende e istituzioni.

 

L’ideatrice del progetto Aleksandra Sobczyk

 

Il progetto, che gode del patrocinio della Consigliera di parità della Città metropolitana di Roma Capitale Gianna Baldoni, ha visto infatti la realizzazione di sette video interviste ad altrettante donne attive in ambiti diversi ma con il comune obiettivo di creare impatto sociale.

«L’educazione di qualità, l’equità di genere e la coesione sociale sono gli obiettivi 4, 5, 10 dei 17 Obiettivi Onu per lo Sviluppo sostenibile. Mi sono chiesta: perché non raccontare azioni e iniziative che già funzionano oggi in questi ambiti?» ha spiegato Sobczyk.

Le esperienze

Mariangela Siciliano Head of education, business promotion e supply chain di SACE, ha raccontato di “Women in export”, percorso formativo che ha lanciato per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese femminili, e dell’edizione “Women in export obiettivo Sud”: il sud, infatti, vede un fiorire di imprese di donne, che sono più innovative rispetto alle maschili (dati nazionali Unioncamere). Monica Lentini, farmacista CEO di Lentini Lab, nella sua azienda forma persone fragili, come rifugiati e richiedenti asilo, a professioni tecniche nell’ambito della farmacia. Sono 150 le persone formate ogni anno e a breve si avvierà una formazione intensiva in collaborazione con UNHCR per offrire questi strumenti a un numero ancora maggiore di persone.

 

 

Cecilia Rizzo invece è la presidente di Radici APS, organizzazione che offre visite guidate a favore di persone con disabilità e che forma professionisti culturali in grado di proporre una fruizione dell’arte esperienziale-sensoriale. Rizzo ha valorizzato l’importanza di rendere il patrimonio culturale accessibile a tutte e tutti e come la nuova fruizione diventi poi una scoperta e un’occasione di apprendimento per tutti.

«Siamo noi a ricevere il supporto delle persone non vedenti, così ribaltiamo il paradigma dell’assistenzialismo di fronte alla disabilità». 

Nello stesso ambito si muove anche l’innovazione dell’offerta culturale promossa da Lucia Spagnuolo, curatrice responsabile del museo dell’Ara Pacis. Un esempio citato è stata la mostra dedicata alle canzoni di Lucio Dalla, in cui 3 brani sono stati interpretati in LIS grazie a installazioni video: «Le canzoni hanno preso forma e uno strumento pensato per una parte di pubblico è stato un arricchimento per ciascun visitatore… anche questa è equità». La presidente di Professional Women Association Gerlie Saura ha invece sottolineato il valore dell’associazionismo e del networking, un ambito in cui acquisire competenze e in cui poter condividere ed esprimersi, oltre agli ambiti professionale e familiare.

 

Gerlie Saura, Monica Lentini, Aleksandra Sobczyk, Mariangela Siciliano, Lucia Spagnuolo, Cecilia Rizzo con la moderatrice dell’evento Pina Maiorano

 

Le altre due partecipanti al progetto erano Carolina Gianardi di Inclusione Donna e Maria Ludovica Bottarelli Tranquilli-Leali, presidente del coordinamento italiano Lobby europea delle donne. Tutte le video interviste sono visionabili al link https://www.youtube.com/watch?v=ue5aBznUVjA&list=PLtvtg9xf6LTUSorPIxVBXxRtd-tKV74ww.

Saperenetwork è...

Redazione
Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned 😉

Sapereambiente

Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!


Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella di posta per confermare l'iscrizione

 Privacy policy


Parliamone ;-)