Il Green Drop Award a “Il confine verde” di Holland e “Io Capitano” di Garrone, due Odissee contemporanee
Migrazioni, stravolgimenti climatici, profughi ambientali: anche il cinema se ne è accorto. E all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, sono state premiate due opere che hanno colto in pieno la drammaticità e l’urgenza di queste tematiche
«Non si tratta di un ex-aequo ma di due opere che la nostra giuria ha voluto considerare complementari e contigue», spiega il direttore del premio Marco Gisotti. Nel premiare i due film presenti nella selezione ufficiale Venezia80 della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, entrambe sul tema delle migrazioni, la giuria del Green Drop Award, presieduta da Bepi Vigna e composta da Simone Gialdini, Carlo Giupponi, Emilio Cozzi e Marta Macchi, ha spiegato così le motivazioni del doppio premio:
«I due film trattano entrambi il tema dei processi migratori e ne delineano gli aspetti umani e politici, in relazione a contesti geoambientali molto differenti ma essi stessi complementari. Due vere Odissee contemporanee, narrate con efficacia drammatica e grande resa poetica, che rappresentano bene un momento storico dove le migrazioni umane sono un fenomeno umanitario ed ecologico, tragico segno della profonda crisi di identità e di valori della società contemporanea».
I film premiati
«In questo – ha aggiunto Elio Pacilio, presidente di Green Cross Italia che organizza il premio – il merito va al direttore della Mostra di Venezia Barbera per aver messo in concorso questi due film che contribuiscono a rappresentare sia il lato crudele che quello solidaristico di un’umanità al bivio della storia futura». A ritirare il premio dalle mani dei giurati Bepi Vigna e Marta Macchi, sono saliti sul palco Luigi Lonigro, direttore di 01 Distribution e presidente dei distributori Anica, che distribuisce Io Capitano nelle sale, e Massimiliano Cadeddu, direttore commerciale Movies Inspired per Il confine verde. Green Cross Italia ha anche voluto premiare, con un’edizione speciale del Green Drop, Materia viva, il docufilm presentato ieri sera fuori rassegna al Lido, «per il valore ambientale, educativo e divulgativo di un’opera che riesce a parlare con semplicità e accuratezza ad un vasto pubblico di temi complessi ma fondamentali con le voci del cuore e della ragione di così tanti artisti e tante artiste». A ritirare il premio per il docufilm promosso da Erion WEEE e Libero Produzioni e scritto da Marco Falorni e Andrea Frassoni, che ne hanno curato la regia insieme a Stefania Vialetto, sono intervenuti il presidente di Erion WEEE Giampaolo Platto e lo stesso Marco Falorni per Libero Produzioni.
«Materia Viva è un racconto corale – ha aggiunto o Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – che insegna come un mondo diverso sia possibile ma solo se ognuno di noi si impegna a fare la propria parte e siamo felici che il Green Drop Award abbia colto questo elemento, necessario far vedere a tutti la strada da intraprendere».
La grande goccia d’acqua
Il trofeo che viene assegnato al film vincitore è una “grande goccia d’acqua” soffiata dal maestro vetraio di Murano Simone Cenedese e che ogni anno contiene un pugno di terra proveniente da un luogo significativo del pianeta. Quest’anno contiene quella della Villa di Galileo ad Arceti (Firenze) per celebrare i 400 anni esatti da quando il grande scienziato fiorentino usò per la prima volta la parola “ambiente” nella sua accezione moderna nell’opera Il saggiatore, pubblicato nel 1623. La terra è stata raccolta in collaborazione con il Sistema Museale d’Ateneo e con l’Università di Firenze che hanno in consegna la Villa da parte del Demanio dello Stato e, per ripristinare i poco più di due chili di materiale prelevato, il Consorzio italiano compostatori (CIC), un altro dei grandi protagonisti dell’economia circolare italiana, che ha messo a disposizione il suo compost. «Cambiamenti climatici e impoverimento dei suoli sono tra le cause che oggi determinano carestie e migrazioni. L’economia circolare, il riciclo, il compostaggio sono alcune delle importanti risposte che noi possiamo dare al Pianeta perché consentono di migliorare la qualità e la salute dell’ambiente e dei suoli. Per questo – ha spiegato Massimo Centemero, direttore del Consorzio italiano compostatori – oggi siamo a fianco del Green Drop Award, come ambasciatori di sostenibilità e di speranza di futuro per la Terra».
La giuria 2023
La Giuria dell’edizione 2023 del Green Drop Award è composta da: Simone Gialdini, presidente di Anec, Carlo Giupponi, professore ordinario di Economia ambientale e applicata presso il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Emilio Cozzi, giornalista scientifico, Marta Macchi, Marketing & Communications Manager di Erion WEEE, e Bepi Vigna, sceneggiatore e scrittore, creatore del fumetto Nathan Never e Presidente di Giuria.
Il comitato organizzatore
Il comitato organizzatore del Green Drop Award è costituito da: Elio Pacilio, presidente di Green Cross Italia, Maurizio Paffetti, coordinatore Green Cross Italia, Rodolfo Coccioni, geologo e professore onorario dell’Università di Urbino, Letizia Palmisano, giornalista ambientale e blogger, e Marco Gisotti, giornalista e divulgatore, direttore del Green Drop Award. Il comitato d’onore del Green Drop Award, tutto al femminile, è composto: Claudia Cardinale, Paola Comin, Simona Izzo, Ottavia Piccolo, Stefania Sandrelli, Nevina Satta, Chiara Tonelli. L’edizione 2023 è stata realizzata in partenariato con: ANEC, Settimana del Pianeta Terra, Centro internazionale del fumetto di Cagliari, Green Factor.
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