Parma, un progetto educativo e di inclusione in una struttura green all’avanguardia

L'edificio Accademia dei Giorni Straordinari

Parma, un progetto educativo e di inclusione in una struttura green all’avanguardia

Grazie alla collaborazione tra Università e Accademia dei Giorni Straordinari, un edificio con prestazioni elevatissime dal punto di vista della sostenibilità e del risparmio energetico ospiterà il Polo per l’Infanzia, con attività per l’inclusione sociale e culturale di minori fra i 10 e i 14 anni

Si trova nel Campus Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma il nuovissimo edificio che accoglie il Polo per l’infanzia dell’Università e la sede operativa della Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari. Una struttura da 2.440 metri quadri, realizzata in soli 310 giorni, che rispetta tutti i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica NZEB (Nearly Zero Energy Building). Fondazione e Università hanno stipulato una convenzione di collaborazione per un progetto che in questo spazio promuoverà iniziative per favorire l’inclusione di ragazze e ragazzi nel tessuto sociale, educativo e, in prospettiva, nel mondo del lavoro. Afferma Paolo Barilla, presidente delle Fondazione Accademia giorni Straordinari:

«La fondazione nasce per sostenere i minori in condizioni di fragilità familiare e sociale nel loro percorso di crescita extra-scolastica.

«Un impegno a favore di quella parte di minori che fanno fatica a stare al passo dei coetanei più fortunati, ma i cui vantaggi si ripercuoteranno inevitabilmente su tutta la comunità. Una comunità aperta e solidale, che accoglie e sostiene, che si rivela in grado di fornire a tutti occasioni di crescita indipendentemente dallo status economico di ognuno, sarà una società migliore, più tollerante e libera dal pregiudizio, moderna nel senso più autentico del termine».

 

Paolo Barilla, Presidente Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari, e Paolo Andrei, Rettore dell’Università di Parma

 

«In spazi contigui, realizzati tra l’altro a tempo di record, vivranno e cresceranno insieme due progetti tra loro complementari incentrati sull’educazione e sull’inclusione.», commenta il Rettore Paolo Andrei. «L’Università mette a disposizione i suoi saperi e le sue competenze, in una strettissima sinergia con la Fondazione, cercando insieme di pensare soluzioni innovative per il bene delle persone e della Comunità».

Il progetto educativo

Grazie alle indicazioni di alcune scuole del territorio verranno individuati ragazzi e ragazze cui poter offrire un percorso educativo, condiviso dalla Fondazione, dagli Istituti Comprensivi e dall’Università, instaurando un dialogo costante tra scuola, famiglia e Fondazione. Sarà offerta la possibilità di praticare diverse discipline sportive, laboratori didattici che valorizzino sia il sapere artigianale e l’esperienza pratica, sia il sapere intellettuale, per proporre conoscenze umanistiche e scientifiche con un approccio non nozionistico: laboratori di informatica, musicali, artistico-fotografici, teatrali, di cucina, letteratura, fisica, chimica, agraria. Nell’Accademia dei Giorni Straordinari i ragazzi, inoltre, potranno studiare e fare i compiti supportati da insegnanti, studenti universitari e volontari, in ambienti comodi, funzionali e accoglienti. Tra le diverse opportunità motivazionali sono previsti incontri in presenza o attraverso le moderne tecnologie di cui la Fondazione dispone, anche con testimonial del mondo dello sport, dello spettacolo, della scienza e della cultura, imprenditori, lavoratori di numerosi e molteplici ambiti professionali per la trasmissione di valori come l’impegno, la costanza, la passione per raggiungere i loro obiettivi.

Il progetto educativo e di inclusione, a cura dell’Università, interessa anche bambini da 0 a 6 anni con la realizzazione di un asilo nido e una scuola materna, con due sezioni 0-3 anni e due sezioni 3-6 anni, aperte prevalentemente ai figli di dipendenti e studenti dell’Ateneo.

 

 

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La casa del progetto

L’edificio che ospita la sede della Fondazione e del Polo per l’Infanzia è una costruzione all’avanguardia e sostenibile pensata su misura dell’individuo e della sua dimensione sociale. È un luogo capace di far sentire le persone accolte non appena arrivano, ma anche capace di farle tornare volentieri. L’ambiente interno ha un aspetto familiare, semplice e piacevole. Sostenibilità, tecnologia e monitoraggio costante caratterizzano la struttura che è realizzata in legno e vanta i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica NZEB (Nearly Zero Energy Building). La scelta importante di una costruzione in legno che non contempla l’utilizzo del gas fa della struttura un esempio di edilizia sostenibile in cui viene privilegiata l’energia da fonti rinnovabili. Altra caratteristica il sistema di building automation per una gestione smart dei fabbricati, dall’illuminazione interna ed esterna, agli impianti di climatizzazione, passando per il controllo da remoto e la produzione energetica da fonti rinnovabili, al rilevamento dei trend dell’energia prodotta e assorbita.

Il verde gioca un ruolo importante: diffuso negli spazi esterni, fa sì che l’edificio appaia come un elemento naturale in armonia con l’ambiente circostante.

Sono state privilegiate le piante autoctone nel rispetto della conservazione della biodiversità e dell’adattabilità alle condizioni pedo-climatiche. Nella nuova struttura, infatti, si lavorerà per cogliere e valorizzare le opportunità offerte dal contatto diretto sia con la natura sia con gli avanzamenti della scienza e delle tecnologie.

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Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned 😉

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