Per Giulia, per tutte. Il Paese (sano) protesta
In attesa della manifestazione indetta da Non Una Di Meno a Roma e a Messina, dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, l’intera Penisola si mobilita contro la violenza sulle donne. Cortei, flash mob, murales, scritte sui muri. Rabbia e protesta in piazze, università, scuole di ogni grado
Il minuto di silenzio chiesto dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è diventato rumore, chiasso, rabbia. Una protesta, viva, per Giulia Cecchettin, per tutte le altre. Così, dopo il femminicidio della ventiduenne di Fossò, uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, è stato data vita a flash mob, sit in improvvisati, grida dai megafoni, colpi sui banchi. Non una di meno in occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, aveva chiamato a raccolta, e i cortei nazionali saranno due, a Roma e a Messina. Ma le piazze saranno molte di più, in tutta Italia, e le associazioni locali, sui propri canali social, si rivolgono a Giulia. Si legge nel comunicato diramato da Non Una Di Meno:
«Quelle di Roma e Messina non saranno piazze neutre, ma piazze di indignazione e di forza collettiva, di marea transfemminista».
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Solidarietà a Giulia e a Elena Cecchettin
Sul web si moltiplicano gli appelli e gli attestati di solidarietà a Giulia e alla sorella Elena, che molte e molti ringraziano per le parole coraggiose seguite alla morte della sorella, le mobilitazioni corrono lungo tutta la Penisola. Stavolta anche le istituzioni si danno da fare: a Firenze, come annunciato dal sindaco Dario Nardella, sabato ci sarà una manifestazione in piazza della Signoria, mentre nella capitale domenica 26 la terza tappa di Corri per il Verde, manifestazione Uisp Roma, l’associazione che promuove lo sport sociale in Italia sarà dedicata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una dedica andrà proprio a Giulia Cecchettin. Intanto a Lampedusa gli studenti hanno piantato un alberello, nella Giornata nazionale degli alberi, in memoria della ragazza e il sindaco di Ferrara Alan Fabbri ha detto che fino a domenica 26 la Fortezza Estense sarà illuminata in memoria della 22enne.
Murales, flash mob, chiasso
Ma le manifestazioni spontanee sono ovunque, così tante che è difficile raccoglierle tutte. Appaiono scritte sui muri, a lettere maiuscole, impresse con lo spray: «È stato il vostro bravo ragazzo, non è amore, è femminicidio». Intanto a Treglio, in provincia di Chieti, sarà dedicato a Giulia l’affresco realizzato sui muri della scuola primaria: si tratta dell’opera intitolata Da Franca Viola a Mahsa Amini: il diritto di dire NO! e verrà presentata il 25 novembre. A Roma oggi, 22 novembre, alle 19, ci sarà il sit-in organizzato dagli studenti di Cambiare Rotta e Osa, a Piazza dell’Immacolata a San Lorenzo. Nessun minuto di silenzio, ma rabbia, protesta, rumore, in onore di Giulia.
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Nella stessa giornata i collettivi studenteschi della Statale di Milano faranno un minuto di rumore davanti all’università:
«Un flash mob per ricordare Giulia, per dare forza alla sorella Elena e a tutte le persone a loro care. Invitiamo il mondo della formazione a partecipare, con un oggetto rumoroso e con un cartello da lasciare appeso sulle pareti della Statale, dove lasceremo una corona di alloro fuxia e una targa per ricordare Giulia e per tutti coloro che mancano tra noi».
Giulia frequentava la facoltà di Ingegneria all’ateneo di Padova: qui, nel cortile, centinaia di studenti si sono radunati lunedì mattina per un flash mob rumoroso contro i femminicidi, mentre nelle aule l’inizio delle lezioni è stato introdotto da un minuto di silenzio.
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- Laurea in comunicazione, specializzazione in marketing e comunicazione nel Non Profit. Per 15 anni mi sono occupata di comunicazione e formazione nell’ambito del consumo critico e del commercio equo, trattando temi quali l'impatto delle filiere a livello locale e globale su persone, risorse, territori, temi su cui ho anche progettato e condotto interventi nelle scuole. Dal 2016 creo contenuti online per progetti, associazioni, professionisti.
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