Torna Keep Clean and Run, di corsa verso la sostenibilità
Il prossimo 23 aprile partirà la corsa di Roberto Cavallo nata nel 2015 per sensibilizzare la popolazione contro l’abbandono dei rifiuti. Sei giorni, 416Km, 22.350m di salita, 7 tappe tra la Toscana e l’Emilia-Romagna. Un viaggio alla scoperta della storia del nostro Paese, tra rinascita culturale e ambientale
Far incontrare persone ed amministrazioni, affinché insieme possano curare il proprio territorio e lottare contro il degrado e l’abbandono dei piccoli rifiuti nell’ambiente: dal 23 al 29 aprile Roberto Cavallo e il team di Keep Clean and Run percorreranno con questo scopo 416Km, 22.350m di salita, 7 tappe tra la Toscana e l’Emilia-Romagna. Il Keep Clean and Run è, infatti, una corsa che serve a riscoprire i territori, ripulendoli da quei rifiuti che dall’entroterra arrivano al mare e causano circa il 70% del problema del marine littering.
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«Raccogliere un rifiuto gettato a terra – sottolinea Cavallo – è un gesto rivoluzionario, perché ci obbliga a tenere la testa dalla parte giusta, a superare l’indifferenza e a fare i conti con la sospensione del giudizio. Significa salvare un altro essere vivente, significa creare le condizioni per un clima di pace: una nuova liberazione».
Stop ai piccoli rifiuti
I runner, l’eco-atleta Cavallo e il suo coach Roberto Menicucci, partiranno venerdì 23 aprile da Montignoso in Toscana, attraverseranno Pescaglia, Pievepelago, Abetone Cutigliano, Alto Reno Terme, Marzabotto, Borgo San Lorenzo, Bagno di Romagna, per arrivare giovedì 29 aprile in Emilia-Romagna a Rimini. Attraverseranno i luoghi più significativi della Seconda Guerra mondiale, paesi simbolo della Resistenza. L’evento è stato presentato in anteprima a partner e stampa, durante una conferenza online, dall’Onorevole Ilaria Fontana, sottosegretaria al Ministero della Transizione Ecologica, che ha tenuto a sottolineare l’importanza della collaborazione attiva di cittadinanza e istituzioni:
«Eventi come il Keep Clean and Run ci raccontano come il “fare” sia l’esempio migliore da dare alle nuove generazioni, sono esempi di cittadinanza attiva. Ogni anno, milioni di tonnellate di rifiuti finiscono nelle nostre città, nei mari, nelle foreste e sulle spiagge: questa consapevolezza ci fa capire l’urgenza. L’unico modo per contrastare tale fenomeno è fare rete e in questo le istituzioni devono collaborare con i cittadini promuovendo delle iniziative che possono sensibilizzare il grande pubblico sul tema».
Una corsa resistente
Roberto Cavallo negli ultimi 6 anni ha corso, pedalato e raccolto rifiuti lungo tutta l’Italia per portare un messaggio di attenzione al nostro ambiente.
La spinta a continuare la sua missione è arrivata dalle parole di Don Pino De Masi a Polistena, in Calabria, che ha partecipato alla corsa del 2017: «Un territorio pulito è in pace, la mafia non vuole la bellezza».
Una frase che, come spiega, lo ha fatto riflettere “tanto da ricercare le origini e i luoghi dei conflitti che hanno toccato la nostra storia recente e dato origine alla nostra democrazia”. Questa edizione di Keep Clean and Run, dunque, sarà un viaggio che legherà storia, cultura e ambiente, una corsa per ricordare il passato ma allo stesso tempo sensibilizzare l’oggi, compiendo azioni concrete per contribuire a ridurre la presenza di rifiuti lungo i sentieri e le strade. «Abbiamo deciso – spiega Cavallo – di proseguire l’impegno dello scorso anno, ovvero correre abbinando il messaggio ecologico a quello della pace. Come ha detto Papa Francesco, dobbiamo pensare ad un’ecologia integrale, nella quale tutto è connesso e per questo serve anche un nuovo umanesimo».
La novità: il monitoraggio dell’aria
Quest’anno ci sarà un ospite di eccezione, Nicolò Balini, fotografo e videomaker bergamasco di 28 anni. Il suo canale Human Safari dal 2012 ed è diventato punto di riferimento per il settore travel di YouTube Italia, ed è per questo che contribuirà a diffondere il messaggio sui suoi seguitissimi canali digital.
Il giovane fotografo sarà al fianco di Cavallo il 27 aprile, durante la quinta tappa, sull’Appennino tosco-emiliano per testimoniare lo stato dell’ambiente e ricordare l’importanza di prendersene cura non abbandonando rifiuti.
Una grande, importante novità dell’edizione 2021, infine, sarà il monitoraggio della qualità dell’aria lungo il percorso, grazie allo strumento Flow 2, sviluppato dall’azienda Plume Labs. Lo strumento è in grado di misurare con molta precisione temperatura, umidità relativa e livello di concentrazione dei seguenti inquinanti: PM1, PM2,5, PM10, NO2 e VOCs.
Saperenetwork è...
- Nata e cresciuta nella meravigliosa Ciociaria, sin da piccola sviluppa un amore smodato verso l'ambiente e il territorio. Durante gli anni di studi si avvicina sempre più al mondo del giornalismo, in particolare al giornalismo ambientale e culturale. Durante l'esperienza universitaria nel Dipartimento di Lettere dell'Università di Cassino contribuisce a far nascere la rivista Cassinogreen, oggi associazione con lo scopo principale di far avvicinare i giovani universitari e non solo al mondo green, di cui oggi è vicepresidente. Ha organizzato diversi webinar e seminari ospitando importanti esperti del settore. Nel 2020 inizia a collaborare come addetto stampa per l'ente territoriale del Gal Versante Laziale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Laureanda magistrale in lettere moderne e studentessa di un master in Digital Communication, spera di migliorare le sue capacità comunicative per trasmettere ai suoi lettori lo stesso interesse per la sostenibilità.
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