Viaggio in Italia con Gabriele Salvatores nei giorni del coronavirus

Il regista Gabriele Salvatores

Si intitolerà “Viaggio in Italia” il documentario che realizzerà Gabriele Salvatores sull’emergenza sanitaria che sta attraversando il nostro Paese. I protagonisti saranno gli italiani con i loro video realizzati nelle case o sui balconi. E grazie allo smart working, i filmati privati potranno essere inviati alla produzione di Indiana Production, che lavorerà al progetto insieme a Rai Cinema, istituzioni, associazioni di volontariato, scuole di cinematografia e comunicazione ed enti.

L'amministrazione delegato di Rai Cinema, Paolo Del Brocco
L’amministrazione delegato di Rai Cinema, Paolo Del Brocco

«Il servizio pubblico, anche nel settore cinematografico, vuole e deve essere presente in un momento in cui il nostro Paese ha bisogno di sentirsi coeso  – ha detto Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema –  sentiamo per questo la necessità di agire attraverso i mezzi della cultura e del cinema per realizzare un’operazione sulla memoria collettiva e la testimonianza di quanto tutti noi stiamo vivendo in questo tempo».

La ricerca dei materiali seguirà una cronologia, ha spiegato il regista premio Oscar. Comincerà a raccontare l’inizio dell’epidemia, quando si guardava alla Cina pensando fosse lontana, fino ad arrivare a ciò che stiamo vivendo oggi.

 

Nei prossimi giorni, un team di redattori raccoglieranno i filmati, guidati dallo storico braccio destro del regista, Massimo Fiocchi. Basterà inviarli su Instagram, sulle pagine @viaggioinitaliailfilm, @rai_cinema e @theindianaway e il lavoro impegnerà l’intero team nei prossimi mesi.

Gabriele Salvatores già nel nel 2014 aveva realizzato un documentario dedicato al nostro Paese.  Un esperimento collettivo con il  titolo “Italy in a Day – Un giorno da italiani”. Ispirandosi ad un’idea di Ridley Scott, per quel progetto Salvatores ha selezionato 44.197  messaggi video girati il 26 ottobre 2013 e li ha raccolti in una pellicola presentata fuori concorso alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia.

Guarda l’intervista a Gabriele Salvatores

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Michele D'Amico
Michele D'Amico
Sono nato nel 1982 in Molise. Cresciuto con un forte interesse per l’ambiente.Seguo con attenzione i movimenti sociali e la comunicazione politica. Credo che l’indifferenza faccia male almeno quanto la CO2. Giornalista. Ho collaborato con La Nuova Ecologia e blog ambientalisti. Attualmente sono anche un insegnante precario di Filosofia e Scienze umane. Leggo libri di ogni genere e soprattutto tante statistiche. Quando ero piccolo mi innamoravo davvero di tutto e continuo a farlo.

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