Addio a Silvio Berlusconi. Cosa resterà degli anni ’80

Silvio Berlusconi, imprenditore e politico italiano, è mancato il 12 giugno 2023 a Milano (Foto: Flickr/paz.ca)

Addio a Silvio Berlusconi. Cosa resterà degli anni ’80

È mancato stamattina all’età di 86 anni l’imprenditore ed ex-premier che ha dominato gli ultimi trent’anni della scena politica e non solo dell’Italia. Dalla rottura del monopolio televisivo, a base di televendite e varietà sgambati, al progetto del Ponte sullo Stretto.

Larger than life, dicono gli americani. Come un vecchio personaggio hollywoodiano, uno che brilla come a Las Vegas, a metà strada tra un imbonitore delle fiere ottocentesche, “snake oil seller”, come dicono sempre oltreoceano, e il nostrano “venghino signori, venghino”.

È morto a 86 anni, oggi, lunedì 12 giugno Silvio Berlusconi, politico, imprenditore, ex premier, senatore.

Più grande della realtà

Personaggio, si diceva prima, più grande della realtà, eccessivo, trasbordante come pochi, nel bene e nel male. Era stato ricoverato venerdì scorso all’Ospedale San Raffaele di Milano, da dove era stato dimesso solo tre settimane fa, anche recentemente per una leucemia mielomonocitica cronica. Protagonista assoluto e indiscusso della vita non solo politica del paese a partire dagli anni ’80, irrompe nel regno indiscusso del severo monopolio televisivo pubblico italiano con le sue reti private, che con la loro programmazione fatta di cartoni animati giapponesi, varietà sgambati, televendite, quiz, soap opera a basso costo e talk show contribuiranno al cambiamento socio-antropologico dell’intera nazione.

Antesignano di Trump & Co

Entra in politica nel 1994, nel periodo delle stragi di mafia e nel pieno delle inchieste di Mani Pulite che mettono spalle al muro il Psi dell’amico Bettino Craxi. Innovatore, mago della comunicazione, si può dire che in un certo senso è stato il precursore del neo populismo postbellico nel mondo occidentale. Trump, Bolsonaro, Orbàn & Co. Tutti venuti dopo. Dal 1994 al 2011 riesce praticamente a paralizzare l’Italia con i suoi lazzi, i suoi problemi personali e guai giudiziari: sono gli anni di inchieste e sospetti, dalla corruzione alla mafia, del lodo Mondadori, delle leggi ad hoc, dal legittimo impedimento al falso in bilancio alla prescrizione.

Gli anni del pericolo rosso

Sono gli anni del paventato terrore rosso, sedicente motivo della sua “discesa in campo”. Anni di gaffe da crocerista anni ’50, da Schulz “kapò” alle corna ai summit europei, da Obama “abbronzato” alla Merkel definita sulla base di criteri di selezione evidentemente a lui congeniali.

Pagliacciate, buffonate, volgarità di un business man politicamente non corretto, ancorato al rampantismo anni ’80.

Miracolo italiano

Ma non solo. Sono gli anni dei nuovi miracoli italiani firmati come contratti nel salotto di Bruno Vespa, della globalizzazione e della precarizzazione del lavoro, dell’ignobile gestione del G8 di Genova, la macelleria messicana che ha tentato di spezzare le reni a una generazione. E poi, l’ultima fase veramente attiva in politica, quella della decadenza in stile tardo impero tra Gheddafi, Putin, Erdogan, olgettine e minorenni varie, da Noemi Letizia a Ruby Karima El Mahroug “nipote di Mubarak”, il divorzio da Veronica Lario e la varie, improbabili fidanzate.

Eredità sullo Stretto

Sempre con l’immancabile trucco televisivo lasvegasiano, sempre più coperto da autoabbronzante, forse nel tentativo, vano, di assomigliare all’irraggiungibile, agognato Obama. Se n’è andato oggi, a pochi giorni di distanza dal via libera del Senato a quello che con ogni probabilità sarà un nuovo scempio ambientale e sociale per il Meridione e non solo, di cui proprio lui nel 2002 aveva dichiarato la necessità: il ponte sullo stretto di Messina, tanto desiderato dai suoi figli putativi, Salvini, Renzi e Calenda.

E quindi, ora, cosa resterà degli anni ’80? Forse ancora troppe cose che non dovrebbero.

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Valentina Gentile
Nata a Napoli, è cresciuta tra Campania, Sicilia e Roma, dove vive. Giornalista, si occupa di ambiente per La Stampa e di cinema e società per Libero Pensiero. Ha collaborato con Radio Popolare Roma, La Nuova Ecologia, Radio Vaticana, Al Jazeera English, Sentieri Selvaggi. Ha insegnato italiano agli stranieri, lingua, cultura e storia del cinema italiano alle università americane UIUC e HWS. È stata assistente di Storia del Cinema all’Università La Sapienza di Roma. Cinefila e cinofila, ama la musica rock, i suoi amici, le sfogliatelle e il caffè.

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