Kenya, piogge e inondazioni devastanti. Oltre 200 morti, migliaia gli sfollati
Sale di ora in ora il numero delle persone uccise dalle conseguenze della crisi climatica. Il paese è già nel pieno della peggiore siccità degli ultimi quarant’anni
È salito a oltre 220, al momento, il numero di persone uccise dalle inondazioni e dalle conseguenze delle fortissime piogge che hanno colpito il Kenya. Questo quanto riferito dal ministro degli Interni. Purtroppo le autorità locali prevedono che il flusso di precipitazioni torrenziali che hanno causato inondazioni e frane diffuse in tutto il Paese nelle ultime settimane peggioreranno nelle prossime settimane. Il presidente William Ruto ha promesso assistenza finanziaria di emergenza a tutte le famiglie colpite e sfollate dalle inondazioni a Nairobi.
I diluvi hanno infatti distrutto case, strade, ponti e altre infrastrutture nella più grande economia dell’Africa orientale.
Tra i feriti si contano almeno 164 persone, mentre 212.630 sono state sfollate, ha affermato il ministero. Intervenendo durante una visita alle zone colpite nei fitti insediamenti informali della capitale, il presidente Ruto si è impegnato a donare a ciascuna famiglia 10.000 scellini (75 dollari) e ha promesso di ricostruire tutte le scuole distrutte dalle inondazioni. «Il governo ha stanziato 1 miliardo di scellini kenioti (7,5 milioni di dollari) per ricostruire tutte le scuole colpite dalle inondazioni, prima della riapertura delle scuole», ha detto alla folla. La riapertura delle scuole, intanto, è stata rinviata fino a nuovo avviso. Il Kenya, considerato la principale economia dell’Africa orientale e uno dei più importanti mercati dell’Africa Sub-Sahariana, negli ultimi anni sta scontando gli effetti devastanti della crisi climatica. Nel 2023, per il quinto anno consecutivo, durante la stagione delle piogge, le precipitazioni sono state inferiori alla media, portando il paese a vivere il più lungo e grave periodo di siccità degli ultimi quarant’anni.
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- Nata e cresciuta nella meravigliosa Ciociaria, sin da piccola sviluppa un amore smodato verso l'ambiente e il territorio. Durante gli anni di studi si avvicina sempre più al mondo del giornalismo, in particolare al giornalismo ambientale e culturale. Durante l'esperienza universitaria nel Dipartimento di Lettere dell'Università di Cassino contribuisce a far nascere la rivista Cassinogreen, oggi associazione con lo scopo principale di far avvicinare i giovani universitari e non solo al mondo green, di cui oggi è vicepresidente. Ha organizzato diversi webinar e seminari ospitando importanti esperti del settore. Nel 2020 inizia a collaborare come addetto stampa per l'ente territoriale del Gal Versante Laziale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Laureanda magistrale in lettere moderne e studentessa di un master in Digital Communication, spera di migliorare le sue capacità comunicative per trasmettere ai suoi lettori lo stesso interesse per la sostenibilità.
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