La conquista dei diritti. Un’idea della storia secondo Emanuele Felice
Secondo il saggista e professore universitario il significato della storia è nell’estensione dei diritti umani. Libertà civili, politiche, diritti sociali, ambientali e doveri: un’analisi avvincente di un mondo in cui le istanze liberali e quelle socialiste devono necessariamente incontrarsi con l’ambientalismo
La conquista dei diritti. Un’idea della storia di Emanuele Felice è un libro avvincente come un romanzo eppure rigorosissimo, che abbraccia tutta la storia umana illuminandola di senso proprio qui e ora, quando facciamo fatica a trovarne uno con una guerra medievale in corso al centro della nostra Europa, la stessa che risuonava di “Mai più” dopo il secondo conflitto mondiale.
La stessa dove sono nati, e da dove si sono diffusi, sebbene con fortune alterne, e trasformati nello scontro/incontro con culture e ideologie, i diritti sociali, civili, umani e, finalmente, ambientali.
Felice, che è professore ordinario di Politica economica all’Università Iulm di Milano, sembra un intellettuale d’altri tempi. Nel senso buono del termine. Non è una creatura da talk show urlati, è giovane, autorevole senza arroganza e già noto.
Ha la competenza dello studioso e l’umanità di una persona immersa nella realtà del nostro tempo, consapevole della sua complessità e di quanto le scelte che facciamo oggi siano decisive per un futuro che di fatto è già qui. Ha pubblicato dal 2013 diversi libri (fra gli altri, Perché il Sud è rimasto indietro, Ascesa e declino. Storia economica d’Italia, Storia economica della felicità), tutti editi dal Mulino, infine è editorialista del quotidiano Domani ed è stato responsabile economico del Pd. Però il professor Felice, fra note accurate e riferimenti precisi, scrive per ogni lettrice e lettore appassionato alla vicenda umana e La conquista dei diritti è lontanissimo dall’essere un saggio apprezzabile solo dagli addetti ai lavori. Infatti, in 3 capitoli, poco più di 300 pagine senza una riga di noia, 600 autori citati (la bibliografia poi è una fonte cui attingere per infiniti approfondimenti), il lettore entra ed esce dalle epoche, dal pensiero filosofico e dalle arti che le hanno espresse, incontra le tre grandi ideologie che ne hanno modellato le sorti, il liberalismo, il socialismo e l’ambientalismo, assistendo ai progressi e alle cadute rovinose, come a bordo di una macchina del tempo con ali di libellula, capace di fermarsi in volo per farci osservare meglio.
Il motivo di questo viaggio sta nel bisogno tipicamente umano di dare un significato, e ancora uno scopo alla propria esistenza individuale e collettiva. La bussola per orientarsi è data dall’autore a partire dal titolo e dal sottotitolo, Un’idea della storia, idea che si palesa con chiarezza nell’introduzione: la storia umana può trovare significato nell’idea di progressiva estensione dei diritti e dei doveri, che si tengono insieme in questo processo di reciproco ampliamento, come in un tessuto la trama e l’ordito.
Nell’opera, la Rivoluzione francese rappresenta un punto cruciale, che genera diritti come un vortice propulsivo.
Questi si estendono gradualmente, anche se con discontinuità tutt’ora evidenti e alti costi per le donne e gli uomini che hanno lottato e lottano perché, dalle tradizionali libertà civili e politiche ai diritti sociali, tutti gli umani senza esclusione di cultura, origine e attualmente di genere, possano goderne ed essere in grado di difenderli dagli attacchi, inevitabili, della reazione di ogni tempo e luogo.
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L’ambientalismo, sostenuto dalle nuove scoperte sull’intelligenza comunitaria del mondo vegetale e sulla coscienza degli animali non umani, si evolve nella consapevolezza di una necessità finora negata dai più, quella di estendere i diritti a tutti i viventi e al nostro pianeta, agli “altri da noi” non più visti come oggetti da sfruttare, ma riconosciuti come creature senzienti titolari di diritti, verso le quali abbiamo dei doveri. Costruire una società basata sull’interesistenza, anziché sull’antropocentrismo tutt’ora dominante, è la nuova imprescindibile frontiera politica.
Come afferma l’autore l’ampliarsi dei diritti, e il conseguente ampliamento dei doveri nel secolo scorso, è stato un processo originato dall’incontro di liberalismo e socialismo, ed è tuttora possibile solo all’interno dello Stato democratico.
Rileggendo la storia umana da questo punto di vista, nel mondo globalizzato questi due orientamenti politici possono e devono incontrarsi con l’ambientalismo per completarsi a vicenda, facendosi nuovo strumento, decisivo, per affrontare le sfide del nostro tempo. Appare infine una necessità assoluta « … orientare il progresso tecnologico, mai così potente, all’ideale dei diritti dell’uomo», scrive a un passo dalla chiusura Emanuele Felice, suggerendo così una via d’uscita per noi, per gli altri viventi e per il pianeta generoso che tutti ci ospita, dalla grande crisi che stiamo attraversando.
Se appare chiaro che l’unica vittoria possibile sarà nella costruzione di un futuro di pace, giustizia, inclusione, l’esito non è scontato: la consapevolezza diffusa di cambiare proprio in questa direzione, unita a una nuova, inedita forma di coraggio, faranno la differenza.
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Saperenetwork è...
- Giornalista freelance, dagli anni '90 si occupa di lifestyle, architettura e design. Curiosa di molte cose, ama tutto ciò che è visivo; il cinema, la fotografia, l’arte. Ama la natura e crede che un mondo migliore sia possibile. Ama le storie raccontate dagli altri nei libri e nei film. Ha sempre avuto una predilezione per le parole che fanno riflettere, che emozionano, divertono, o magari disturbano. Così nel suo lavoro – da Elle Decor a Io Donna, da At Casa a La Nuova Ecologia a Leiweb - ha mescolato il più possibile le proprie passioni, cercando di unire ambiente e cultura, immagini e testo, fotografia e parole.