Per quei talenti in rosa che non fioriscono
Per contrastare la povertà educativa in una prospettiva di genere, attraverso un sostegno all’emancipazione di ragazze e giovani donne in condizioni di vulnerabilità, è nato il progetto Futura
Le disuguaglianze sociali e territoriali presenti nel nostro Paese, in cui trova spazio la povertà educativa, si intrecciano anche con il divario di genere. Secondo dati Istat del 2022, sono 870.000 le ragazze e giovani donne tra i 15 e i 29 anni, più di 1 su 5 (20,5%) che si ritrovano sospese nel limbo dei NEET (né studio, né formazione, né lavoro), più degli uomini della stessa età (17,7%). Una disparità nell’inserimento lavorativo e nel raggiungimento dell’autonomia che si conferma anche negli anni successivi. Il 23,2% delle giovani donne tra 25 e 34 anni risulta infatti inattiva, e tra le giovani madri meno di una su due è occupata (il 45%), in un’età in cui la partecipazione al mercato del lavoro e alla vita attiva dovrebbe, al contrario, essere massima.
Il progetto Futura intende raccogliere questa sfida.
Realizzato grazie all’alleanza tra Save the Children, Forum Disuguaglianze e Diversità, e YOLK™, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, nasce come un intervento della durata di due anni, in tre territori caratterizzati da svantaggio socio-economico a Napoli, Roma e Venezia. Prevede la presa in carico integrata, in collaborazione con le famiglie, la scuola, i servizi sociali e le associazioni attive sul territorio, di un totale di 100 ragazze dai 13 ai 24 anni per ciascuno dei 3 territori, tra cui 50 giovani madri.
Come funzionerà il progetto
I 300 Piani educativi personalizzati, sostenuti ciascuno da una dote educativa individuale assegnata, sono definiti a partire dai bisogni, inclinazioni e aspirazioni specifiche di ciascuna persona destinataria dell’intervento stesso. Prevedono la predisposizione e la fornitura di beni o servizi, come ad esempio: l’acquisto di libri, kit scolastici o strumentazione necessaria al percorso formativo, le spese di trasporto per raggiungere le sedi di studio, il pagamento delle rette scolastiche o dei corsi di formazione e di servizi di consulenza o supporto in ambito psicologico, medico, educativo, legale, di orientamento al lavoro, ma anche l’erogazione di voucher per l’acquisto di beni di prima necessità (generi alimentari, igiene, salute e altro).
Le fasce di età di riferimento comprendono le adolescenti, tra i 13 e i 18 anni, con focus relativo al conseguimento del titolo di studio o al reinserimento in un percorso formativo, e le giovani tra i 18 e i 24 anni, in riferimento al percorso di professionalizzazione ed emancipazione. Le giovani mamme, beneficeranno di un sostegno ad “alta intensità” di accompagnamento rispetto ai bisogni concreti collegati all’accesso al mondo del lavoro e alla cura dei figli, che include anche attività laboratoriali per rinforzare il grado di autonomia e percorsi mamma-bambino per favorire una genitorialità positiva.
Essendo un progetto pilota, FUTURA attiverà inoltre un piano specifico di valutazione dell’impatto concreto degli interventi sul percorso educativo e di emancipazione delle ragazze e giovani coinvolte, rispetto alle competenze acquisite in contesto formale e informale con l’obiettivo di rendere la metodologia sperimentata nell’arco dei primi due anni, riproducibile e scalabile a livello nazionale.
È possibile per tutt* sostenere il progetto FUTURA attraverso la piattaforma di raccolta fondi di Intesa Sanpaolo, visitando la pagina www.forfunding.it/progettofutura.
Saperenetwork è...
- Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned 😉
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