Perché i cani inclinano la testa? I primi indizi in una ricerca

Perché e quando i cani talvolta inclinano la testa? (Foto: Cooper Photo)

Se condividete la vostra vita con un cane, vi sarà sicuramente capitato di vederlo inclinare la testa. Sarà accaduto in corrispondenza di uno strano rumore, della presenza di qualcosa di nuovo o mentre gli stavate parlando. Esiste un motivo per cui i cani compiono questo gesto? I ricercatori dell’Università Loránd Eötvös di Budapest, già autori di precedenti studi  sui Gifted Word Learner dogs, i “cani geniali”, si sono messi a caccia di indizi.

Nuove osservazioni sui “cani geniali”

L’inclinazione della testa dei cani sembra sia un comportamento mai studiato prima. Ora una ricerca pubblicata su Animal Cognition, descrive come alcuni cani, quelli in grado di imparare un gran numero di nomi di oggetti, inclinino la testa quando sentono i loro proprietari chiedere loro di prendere un giocattolo. I dati su questo comportamento sono stati raccolti durante la Genius Dog Challenge, una serie di esperimenti trasmessi in diretta sui social media, e durante uno studio precedente, mirato a indagare il talento che alcuni cani possiedono nell’imparare i nomi di numerosi oggetti.

 

 

“Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra”: la lateralizzazione

Una delle caratteristiche osservate nell’inclinazione della testa dei cani protagonisti degli esperimenti è la sua direzione. Perché è così importante? Gli emisferi del cervello, il destro e il sinistro, rivestono ruoli diversi nei processi cerebrali: questo è il fenomeno della lateralizzazione.

Se parecchio tempo fa si pensava fosse una peculiarità umana, l’esempio lampante è la preferenza per l’uso della mano destra (dominanza della mano destra), gli scienziati hanno poi scoperto che la lateralizzazione poteva essere osservata anche in altri animali: in alcune specie di uccelli che possono avere uno dei due occhi dominante, e poi in rettili e pesci.

Il fenomeno si osserva anche nei mammiferi, come nei cani, in cui queste asimmetrie si manifestano in comportamenti come lo scodinzolare della coda, l’uso di una narice piuttosto che un’altra o persino la preferenza della zampa quando cercano di afferrare un oggetto. «Inclinare la testa è un altro movimento asimmetrico nei cani, ma non era mai stato studiato prima. Abbiamo annotato la frequenza e la direzione di questo comportamento in risposta a una specifica vocalizzazione verbale umana, cioè quando il proprietario chiedeva al cane di riportare un giocattolo pronunciandone il nome», spiega Andrea Sommese, primo autore dello studio, del Family Dog Project, presso l’Università Loránd Eötvös di Budapest.

 

Il ricercatore Andrea Sommese con un cane
Andrea Sommese, ricercatore presso l’Università Loránd Eötvös di Budapest

 

Cani geniali e inclinazione della testa

I ricercatori hanno quindi analizzato i video raccolti durante gli esperimenti sui Gifted Word Learner dogs. Nel corso dei test, i giocattoli e i proprietari erano collocati in stanze separate e, in ciascuna prova, il proprietario doveva chiedere al cane di prendere uno specifico giocattolo pronunciandone il nome. Come già accennato in altri articoli, questa è una capacità molto rara nei cani. Quelli che ci riescono sono stati definiti, appunto, Gifted Word Learner.

Proprio durante questo studio, gli scienziati hanno anche annotato l’eventuale inclinazione della testa e la sua direzione, quando il proprietario richiedeva al proprio cane di riportargli un giocattolo. I cani dotati hanno inclinato spesso la testa quando ascoltavano la richiesta del proprietario, mentre gli altri cani hanno mostrato questo comportamento raramente. È per questo motivo che i ricercatori hanno deciso di concentrarsi solo sui cani geniali durante altri due esperimenti simili, con più oggetti coinvolti.

«Sembra esserci una correlazione tra il successo nel recuperare un giocattolo e frequenti inclinazioni della testa quando si sente il nome dell’oggetto stesso – spiega Sommese – Ecco perché suggeriamo un’associazione tra l’inclinazione della testa e l’elaborazione di stimoli rilevanti e significativi. Suggeriamo che il comportamento potrebbe essere correlato all’ascolto di parole con un significato particolare e potrebbe essere un segno di maggiore attenzione.

 

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Forse, l’inclinazione della testa potrebbe anche essere correlata alla creazione di una corrispondenza intermodale nella memoria dei cani (ad esempio il nome del giocattolo e la sua immagine visiva) dopo aver sentito la richiesta del padrone». Analizzando i dati raccolti, i ricercatori del Family Dog Project hanno, inoltre, scoperto che il lato verso cui i cani hanno inclinato la testa era unico e costante per ogni individuo.

 

Guarda il video di Genius Dog Challenge 

 

Sviluppi futuri della ricerca

«Spesso i proprietari osservano i cani inclinare la testa ma ancora non abbiamo una piena comprensione della funzione e delle circostanze in cui si verifica questo comportamento – afferma Andrea Sommese – Tuttavia, questo studio è il primo passo in questa direzione e dimostra come questo comportamento potrebbe essere correlato alla presenza di stimoli uditivi significativi e salienti per il cane».

Gli scienziati del Family Dog Project proseguiranno esaminando un numero maggiore di “cani geniali” ma anche cercando di raccogliere dati sui typical dog, i cani che non hanno la capacità di imparare un gran numero di nomi di oggetti. «Sappiamo che anche i “typical dog” inclinano la testa ma, a questo punto, non sappiamo cos’è rilevante per loro e perché e quando lo fanno. Inoltre Sarebbe sicuramente interessante vedere se c’è una correlazione fra la direzione di inclinazione e la preferenza per una zampa quando il cane si muove o fa qualcosa».

 

Saperenetwork è...

Alessia Colaianni
Alessia Colaianni
Laureata in Scienza e Tecnologie per la Diagnostica e Conservazione dei Beni Culturali, dottore di ricerca in Geomorfologia e Dinamica Ambientale, è infine approdata sulle rive della comunicazione. Giornalista pubblicista dal 2014, ha raccontato storie di scienza, natura e arte per testate locali e nazionali. Ha collaborato come curatrice dei contenuti del sito della rivista di divulgazione scientifica Sapere e ha fatto parte del team della comunicazione del Festival della Divulgazione di Potenza. Ama gli animali, il disegno naturalistico e le serie tv.

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