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«Putin non ha ucciso solo l’uomo chiamato Alexei Navalny, ha anche voluto uccidere le nostre speranze, la nostra libertà, il nostro futuro. Ha voluto distruggere e cancellare la migliore prova che la Russia può essere differente. Che siamo forti, coraggiosi, che crediamo e lottiamo con accanimento. E che vogliamo vivere in modo diverso».

 

Yulia Navalnaya nel video

 

La morte di Navalny non è la fine della sua lotta, spiega Yulia Navalnaya in poco più di 8 minuti di video. Caricato sul canale Youtube del marito ieri mattina intorno alle 11.35, nelle prime 4 ore ha ricevuto 2 milioni 300mila visualizzazioni, pur essendo ancora solo in russo. Infine il titolo e i sottotitoli in inglese lo hanno reso disponibile alla visione di tutti.

Navalnaya descrive le condizioni della prigionia di Alexei e ripercorre brevemente la sua vita. Dice che sa il motivo dell’uccisione del marito e la renderà nota presto, così come i nomi dei responsabili.

E per queste informazioni sotto il video è indicato il profilo twitter della portavoce di Navalny, Kira Yarmvsh, che stamattina ha già condiviso il tweet del direttore della Fondaziona Anticorruzione di Navalny, Ivan Zhdanov, la foto della «Ricompensa personale per tortura e omicidio da parte di Putin. Il vice capo del servizio penitenziario federale Boyarinev, che ha supervisionato la tortura di Alexei Navalny, ha ricevuto da Putin il grado di colonnello generale tre giorni dopo l’omicidio».

L’appello

Nel video Yulia infine chiede di non condividere con lei solo il lutto e il dolore, ma anche la rabbia e il disprezzo «per coloro che hanno osato distruggere il nostro futuro» e si rivolge a chi ascolta con le parole del marito «Non è vergognoso fare poco. È vergognoso non fare nulla e lasciarsi intimidire» e con l’appello:

«Dobbiamo usare ogni opportunità. Lottare contro la guerra, contro la corruzione, contro l’ingiustizia. Lottare per elezioni leali e per la libertà di espressione. Lottare per riprenderci il nostro paese».

Spiega che vuole vivere nella Russia che il marito ha sognato, e chiede di non arrendersi, per costruirla insieme- Il sacrificio di Alexei non può essere stato fatto invano.

 

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