Alleati per il clima e la salute
Il settore primario contribuisce notevolmente alle emissioni e ne subisce gravi conseguenze. Ma può diventare protagonista della riconversione alla sostenibilità, se punta con decisione verso l’agroecologia. L’intervento del responsabile agricoltura di Legambiente
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La crisi climatica colpirà sempre di più i nostri campi agricoli. Fra trent’anni, le ondate di calore, la siccità, le alluvioni e gli eventi meteorologici estremi faranno diminuire la produzione di tutte le coltivazioni non irrigue del 50%. E queste stesse coltivazioni, alla fine del secolo, saranno ridotte dell’80%. Una prospettiva drammatica che interessa in parte l’agricoltura centro e nord europea, ma investe in pieno anche l’Italia. L’allarme è stato lanciato dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) con il rapporto “Adattamento ai cambiamenti climatici nel settore agricolo in Europa”. Nel dossier l’Eea chiede da una parte maggiore attenzione alla salvaguardia della produzione primaria e dall’altra conferma che l’agricoltura intensiva e industriale è fra le cause di questo disastro.
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