Salviamo gli alberi antichi, custodi della casa comune
Il patrimonio arboreo ci offre da secoli beni e servizi come ossigeno, cibo, stabilità del terreno e bellezza. Così l’associazione “Patriarchi della natura” cerca di tutelare gli esemplari più antichi, presidio di biodiversità e resilienza. La testimonianza del presidente, Sergio Guidi
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L’ambiente oggi è sotto assedio da parte dell’uomo, la nostra casa comune brucia e noi non stiamo facendo nulla per spegnere l’incendio. I cambiamenti climatici sono sempre più evidenti e le temperature medie del continente salgono: dovremmo ridurre le emissioni di anidride carbonica che invece aumentano. Dovremmo tutti adottare uno stile di vita e alimentare più sostenibile, ridurre il consumo di energie fossili, ridurre gli sprechi, evitare la perdita di biodiversità, ma stiamo facendo troppo poco. Eppure avremmo un grande alleato: l’albero, l’unica forma di vita che sa trasformare sostanza inorganica in organica, sfruttando l’energia pulita del sole.
I patriarchi arborei lo fanno da secoli e millenni, offrendoci beni e servizi come ossigeno, umidità, aria pulita, cibo ma