Temple Grandin, uno sguardo speciale sul mondo degli animali

Temple Grandin, una delle più famose personalità affette da disturbo dello spettro autistico nella sua variante ad alto funzionamento detta sindrome di Asperger

Temple Grandin, uno sguardo speciale sul mondo degli animali

La scienziata bostoniana, esperta di comportamento animale, scrittrice e attivista, è affetta da un disturbo dello spettro autistico. Ha dedicato il suo lavoro al benessere degli animali destinati al macello. Qui vi raccontiamo la sua storia

Tape recorder. Registratore. Così i compagni di classe sbeffeggiavano Temple Grandin, a causa del suo modo di ripetere le frasi. Temple soffriva mentre la sua rabbia montava, fino a esplodere quando la ragazza colpì i bulli che la prendevano in giro. Un gesto che le costò il trasferimento in una scuola speciale e le aprì le porte verso un futuro inaspettato di esperta di comportamento animale, scrittrice e attivista. Una svolta imprevedibile perché Temple, classe 1947, era affetta da un disturbo dello spettro autistico.

 

La diagnosi di autismo e l’incontro con gli animali

Temple Grandin fu dichiarata disabile a soli 2 anni. Ai tempi non si conosceva ancora bene l’autismo e condizioni di questo tipo venivano etichettate come ritardo mentale. Solo molto più tardi le fu diagnosticata la sindrome di Asperger, ora classificata come disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento. La sua condizione impediva a Temple di parlare e la sua frustrazione si trasformava in urla e lamenti.

Non giocava, non amava essere toccata. Gli specialisti dell’Ospedale pediatrico di Boston, città dove Grandin è nata, invece che spedirla in un istituto, consigliarono alla madre, Eustacia Cutler, di rivolgersi a una logopedista. Seguita a casa e dalla specialista, la piccola iniziò a parlare a 5 anni.

Quando divenne più grande, la Grandin fu trasferita in una scuola speciale per ragazzi con problemi emotivi, proprio a causa di quella lite finita male con i compagni che la bullizzavano. In questo nuovo ambiente, due fattori le cambiarono per sempre la vita.

Guarda l’intervento di Temple Grandin a Ted Talk 

 

Il primo fu il contatto con alcuni cavalli, anche loro con problemi comportamentali, accuditi dalla giovane che si sentiva vicina a loro; il secondo fu il supporto del suo professore di scienze, William Carlock, un ex-scienziato della Nasa che aveva compreso quanto il modo di concepire il mondo per immagini di Temple, il suo pensiero visivo, avrebbe potuto aiutarla a raggiungere grandi traguardi. Infatti non riuscì solo a terminare la scuola superiore: nonostante le difficoltà come ansia e attacchi di panico, la ragazza si iscrisse all’università conseguendo una laurea in psicologia e una in zoologia, quest’ultima materia studiata anche durante il dottorato di ricerca. Da accademica, ha pubblicato numerosi articoli scientifici sul comportamento animale e ora è professoressa presso la Colorado State University e portavoce della comunità di persone affette da disturbo dello spettro autistico.

La macchina degli abbracci

In Animal in translation, del 2005, pubblicato in Italia per Adelphi  nel 2007 con il titolo La macchina degli abbracci. Parlare con gli animali, Temple Grandin racconta che gli animali le hanno salvato la vita. Il prendersi cura dei cavalli, durante la sua adolescenza, non è stata l’unica scintilla a far scaturire nella scienziata il desiderio di studiare gli animali e a farle comprendere quanto il suo modo di percepire il mondo fosse simile al loro. Un’estate, durante una visita al ranch di sua zia, in Arizona, Temple osservò il funzionamento di uno scivolo di compressione in un allevamento vicino.

Guarda il trailer del film su Temple Grandin con Claire Danes 

Lo scivolo di compressione è un macchinario che i veterinari adoperano per bloccare con una compressione il bestiame e somministrare i vaccini. In sintesi, sono due barre metalliche che si uniscono a formare una V e che vengono azionate da aria compressa. Durante la compressione, gli esemplari agitati o addirittura terrorizzati si calmavano ed era così possibile fornire loro i trattamenti sanitari necessari. La pressione profonda e rilassante, come un massaggio, donava una sensazione di calma all’animale. La giovane pensò che lo scivolo di compressione potesse funzionare anche su di lei e a 18 anni ne costruì uno. E funzionò.

Fu un supporto per superare le difficoltà degli anni dell’adolescenza e le ansie della giovinezza e dell’età adulta. Era una macchina degli abbracci: per lei come per molti individui con autismo, un abbraccio è qualcosa di così travolgente da non poter essere sopportato.

Istintivamente, però, la pressione esercitata sul nostro corpo ci fa rilassare. Temple capì come trovare un modo per stare bene e, ancora una volta, comprese quanto il suo sguardo particolare le permettesse di vedere ciò che gli esseri umani spesso non scorgono, i dettagli e le sensazioni che guidano il comportamento animale.

Uno sguardo insolito e approfondito sul punto di vista degli animali

Conoscere la vita di Temple Grandin accende i riflettori sulle potenzialità e sugli ostacoli di chi è affetto da autismo ad alto funzionamento, ossia una forma per cui i soggetti presentano disturbi comportamentali e relazionali, ma sono in grado di comunicare verbalmente e sono dotati di un’intelligenza normale o superiore alla media. La scienziata infatti, ancora oggi, studia in particolare il comportamento degli animali da allevamento e si occupa di progettazione di attrezzature per il bestiame.

Le sue ricerche hanno l’obiettivo di salvaguardare la salute di vitelli, maiali, galline, cavalli, in un contesto che, dall’esterno, potrebbe sembrare completamente avulso da quello che immaginiamo sia l’etologia. Invece è soprattutto a quegli animali, sacrificati per il nostro nutrimento, che Temple ha dedicato il suo dono e le sue conoscenze.

Anche se destinati al macello, questi esseri viventi hanno il diritto di star bene, di non essere maltrattati, di morire nel modo più indolore possibile e, soprattutto, di non sentirsi spaventati. Leggere i libri o ascoltare le conferenze di Temple Grandin significa cambiare punto di vista, conoscere l’uomo in quanto animale, comprendere come l’evoluzione del cervello e degli organi di senso possa aver intrapreso differenti sentieri in ciascuna specie. Sentieri che possono incrociarsi in persone speciali.

 

Guarda l’ intervista alla madre di Temple Grandin, Eustacia Cutler.

 

 

Saperenetwork è...

Alessia Colaianni
Alessia Colaianni
Laureata in Scienza e Tecnologie per la Diagnostica e Conservazione dei Beni Culturali, dottore di ricerca in Geomorfologia e Dinamica Ambientale, è infine approdata sulle rive della comunicazione. Giornalista pubblicista dal 2014, ha raccontato storie di scienza, natura e arte per testate locali e nazionali. Ha collaborato come curatrice dei contenuti del sito della rivista di divulgazione scientifica Sapere e ha fatto parte del team della comunicazione del Festival della Divulgazione di Potenza. Ama gli animali, il disegno naturalistico e le serie tv.

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