Kratos, cane bionico supereroe

Kratos cammina con le sue 4 esoprotesi in fibra di carbonio

Kratos, cane bionico supereroe

Nella Giornata mondiale dedicata agli Animali, vi raccontiamo la storia a lieto fine di un giovane Amstaff, che dopo un imprevisto subisce molteplici operazioni e l’amputazione delle zampe. Dolore e disagi non scalfiscono la sua docilità, e con le protesi e l’amore torna a una vita normale

Kratos è un Amstaff di un anno e mezzo ed è un cane bionico supereroe. Nella clinica veterinaria Monti Cimini di Viterbo ormai è di casa, ha trascorso là diversi mesi. Trotta sui suoi arti in fibra di carbonio ed è accolto da personale e sanitari con saluti e sorrisi. Kratos è accompagnato da Miriana e David, una giovane coppia di Viterbo. «Abbiamo adottato Kratos nella primavera del 2023 per fare compagnia a Chanel – raccontano – una femmina di Amstaff di tre anni. Lui proveniva da un allevamento di Roma e aveva due mesi quando è arrivato a casa». Tutto procede per il meglio fino a dicembre, quando la coppia non si accorge, durante una cena con amici, che il cagnolino ha mangiato una striscia in stoffa del mocho per pulire il pavimento.

 

Miriana e David con Kratos

 

«Kratos ha vomitato questo pezzo di stoffa e pensavamo fosse finita lì» raccontano Miriana e David. Invece, dopo quattro giorni il cane non mangia e produce vomito fecale: a quel punto viene portato dal veterinario di fiducia che lo opera di urgenza per un’occlusione intestinale di 15 cm causata da un calzino che il cane, probabilmente, ha ingerito nello stesso momento in cui ha mangiato il mocho. Durante l’intervento, Kratos va in arresto cardiaco e viene rianimato, quindi suturato in fretta. Sembra sia andato tutto bene, Kratos mangia, ogni tanto i suoi umani notano che si stira e ha comportamenti anomali, ma riconducono tutto a un decorso post operatorio.

L’imprevisto degenera

Dopo una settimana, però, il cucciolo ha l’addome molto gonfio ed è sofferente, il veterinario di famiglia è assente così la giovane coppia si rivolge alla Clinica Veterinaria Monti Cimini di Viterbo. Racconta il dottor Alessandro Achilli, direttore sanitario, socio fondatore e medico chirurgo: «Kratos è arrivato in uno stato di semi-incoscienza, andava operato al più presto. Una volta aperto presentava un versamento settico: le feci dall’intestino si erano diffuse nella cavità addominale causando peritonite. Alcuni punti nell’intestino del precedente intervento erano saltati».

Il cane purtroppo torna sotto i ferri altre volte a dicembre, perché l’infezione si ripresenta nonostante i farmaci.

«Kratos assumeva antibiotici ad ampio spettro mentre aspettavamo i risultati dell’antibiogramma – continua a spiegare il veterinario – ma è risultato che presentava ancora un batterio resistente agli antibiotici. A quel punto gli abbiamo somministrato il farmaco mirato. Mentre Kratos era qui in clinica per fare delle terapie ci siamo accorti che aveva gonfiore alle zampe. Il sospetto che avevamo è stato poi confermato dagli accertamenti: il cane aveva sviluppato dei trombi settici (agglomerati di batteri che si fermano nei piccoli vasi sanguigni nelle parti periferiche del corpo ndr), che portano alla necrosi delle parti interessate, nel caso di Kratos nelle zampe e nella coda». I medici si adoperano per tentare di salvare gli arti del cane: il personale gli pratica dei massaggi ai piedi per riattivare la circolazione ma la situazione è già compromessa, Kratos perde letteralmente le dita una alla volta. A questo punto non resta che amputare, prima che la necrosi salga verso le zampe. Una decisione terribile e un’altra prova per la coppia: Miriana è incinta, per lei e David non è facile gestire la situazione.

Perdita e …ricostruzione

Il 14 febbraio si decide quindi per l’amputazione dei piedini di Kratos: a operare è sempre Achilli e il suo staff. La gestione del nuovo stato del cane non è semplice: David, per tre mesi, dorme sul divano con lui per accudirlo. Il cane dimostra una grandissima resilienza: dopo pochi giorni inizia a camminare sui moncherini riuscendo a fare i bisogni in autonomia. La coppia vive in una casa con il giardino e questo facilita un po’ la gestione della disabilità: Kratos si muove sull’erba, torna a mangiare con regolarità e comincia finalmente a riprendere i chili persi.

 

Kratos in clinica

 

La Clinica Monti Cimini ha già informato la coppia che a Milano c’è un’azienda, la Doc Monkey, che realizza esoprotesi in fibra di carbonio. «Così, dopo aver aspettato che le ferite alle zampe del cane si rimarginassero e sviluppassero una sorta di callo, ci siamo recati a Milano – continuano Miriana e David -. La prova del calco è stata molto difficile: Kratos non ne voleva sapere di stare fermo, però non ha provato a mordere nessuno: ringhiava, certo, per protesta e per il dolore, ma è stato un eroe, ha sopportato con grande pazienza».

«Il cane è stato veramente eccezionale – conferma il veterinario – lo abbiamo manipolato moltissimo eppure non ha mai provato a mordere. In clinica gli vogliamo tutti bene: per noi è Superman

Una volta pronte, le protesi vanno benissimo tanto che Kratos si mette subito a camminare e ad alzare la zampa per fare la pipì. «Abbiamo dovuto iniziare con progressione, facendo indossare le protesi per quindici minuti al giorno, aumentando pian piano fino ad arrivare a un’ora in totale». Kratos in casa non indossa le protesi, è tornato a dormire sul letto con la sua famiglia e usa un cuscino messo sul pavimento per scendere. La sua condizione di “cane bionico” desta molta curiosità nelle persone che lo incontrano».

Assistenza e sacrifici

Miriana e David sono entrambi infermieri su turni, questo ha facilitato la gestione del post operatorio: Kratos non resta mai solo. La disavventura ha comportato enormi sacrifici per i due ragazzi, in termini logistici, psicologici ma anche economici: «Dal primo intervento a oggi abbiamo speso circa diecimila euro – raccontano -. Per fortuna avevamo dei risparmi da parte ma ci hanno aiutato anche i nostri genitori che ci hanno sempre sostenuto. Con le protesi Kratos può fare una vita normale, anche il dottor Achilli ci ha rassicurato in questo senso. È il nostro cane bionico supereroe».

 

Lo staff della clinica Monti Cimini

 

Oggi Kratos non vuole il contatto con gli estranei, mentre con lo staff della clinica è molto affettuoso. Ha subito esperienze dolorose e ci vorrà del tempo per dimenticare, «ma è giovane e tornerà a essere aperto col mondo. Cosa abbiamo imparato da questa esperienza? – concludono Miriana e David -. A non mollare mai. E poi la cosa più importante: non lasciare in giro i calzini!».

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Sabrina Mechella
Sabrina Mechella ha iniziato la professione giornalistica collaborando col quotidiano Il Messaggero. È stata addetta stampa per il Comune di Viterbo ed è poi passata alla cronaca giudiziaria per alcuni quotidiani online. Dal 2010 si occupa di ambiente, prima come redattore del bimestrale Eco-news, poi con Ideegreen.it e con La Stampa - Tuttogreen. È stata ideatrice e conduttrice del programma Amici animali, in onda nel 2019 su Tele Lazio Nord

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