Decarbonizzare il cemento, la sperimentazione di Buzzi e Italgas
L’accordo fra le due aziende prevede uno studio di fattibilità verso impianti “Power to Gas” in combinazione con sistemi di cattura della CO2. Un progetto d’innovazione in un settore cruciale per il contenimento delle emissioni
Decarbonizzare i processi produttivi di cementi e calcestruzzi nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale a sostegno alla transizione energetica. È lo studio di fattibilità al centro dell’accordo appena sottoscritto fra Italgas e Buzzi Unicem verso la possibile realizzazione d’impianti “Power to Gas” in combinazione con sistemi di cattura della CO2. Lo studio valuterà in particolare la possibilità di produrre e utilizzare, negli stabilimenti Buzzi Unicem più idonei, metano sintetico derivante dalla combinazione di idrogeno verde prodotto dagli impianti “Power to Gas” con parte dell’anidride carbonica rilasciata nei processi produttivi.
L’accordo si basa sull’esperienza maturata da Italgas nello sviluppo di un progetto “Power to Gas” in Sardegna per la produzione di idrogeno verde con l’obiettivo di testarne gli utilizzi anche nell’ambito dei contesti urbani, dei trasporti pubblici e nella fornitura a industrie energivore.
Spiega Paolo Gallo, Amministratore delegato di Italgas: «La produzione di idrogeno da fonti rinnovabili abilita l’impiego delle reti del gas nella duplice funzione di vettore e stoccaggio di energia garantendo maggiore flessibilità al sistema. L’accordo rappresenta una grande opportunità perché ci permette di fare un ulteriore passo avanti nello studio di soluzioni innovative e best practice tecnologiche. Siamo lieti quindi di mettere a disposizione di Buzzi Unicem il know-how che abbiamo sviluppato nella progettazione dell’impianto Italgas P2G che sorgerà in Sardegna e che porterà alla creazione della prima vetrina tecnologica della filiera di produzione dell’idrogeno verde in Italia».
Il progetto è in linea con alcune sperimentazioni della tecnologia Calcium Looping che Buzzi Unicem ha avviato presso lo stabilimento di Vernasca (Pc) per la cattura dell’anidride carbonica liberata dal processo produttivo:
«La nostra volontà è di contribuire responsabilmente al contenimento dei cambiamenti climatici, sviluppando tecnologie di cattura della CO2 e individuando le migliori soluzioni per il suo riutilizzo – commenta l’ingegner Luigi Buzzi, Direttore Tecnico di Gruppo dell’azienda – Grazie al progetto Eu Horizon 2020 “Cleanker” (che unisce i termini “clean” e “clinker”, ndr) si potrà valutare la sostenibilità tecnico-economica di questa tecnologia e stimare le modifiche impiantistiche e gli investimenti per adottare questo processo nelle cementerie esistenti».
E l’obiettivo, confermano le due aziende, è adottare questa tecnologia su larga scala.
Saperenetwork è...
- Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned 😉
Ultimi articoli
- Animali20 Dicembre 2024Ecosistemi urbani, i pipistrelli a Roma e Firenze
- Cinema18 Dicembre 2024Proiezioni, eventi, inclusione: al via il Conca Film Festival
- Eventi17 Dicembre 2024Poetry Village, il 20 dicembre l’appuntamento invernale
- Notizie13 Dicembre 2024Mi abbatto e sono felice, un monologo ecologico