In Finlandia, quattro giorni per imparare a essere felici
Vita semplice e contatto con la natura. Nel paese da anni al primo posto del World Happiness Report sembra essere questo il segreto della felicità. A giugno, una masterclass dal vivo e online proverà a condividerlo con cittadini provenienti da altre nazioni
Si può imparare la felicità? In Finlandia, che per il sesto anno consecutivo è stato eletto paese più felice del mondo (il podio è stato confermato, non a caso, nella Giornata Internazionale della Felicità, che si celebra il 20 marzo), ne sono convinti. Per questo sono pronti a condividerne il segreto con la prima Masterclass sulla felicità. La Finlandia ha infatti deciso di svelare a dieci persone provenienti da ogni angolo del globo i segreti per essere felici e, per farlo, ha scelto di istituire per la prima volta una masterclass dedicata interamente gratuita per i fortunati selezionati.
Questa straordinaria esperienza, organizzata da Visit Finland e in programma dal 12 al 15 giugno 2023 nella regione dei laghi, li riunirà presso il Kuru Resort insieme a coach esperti che avranno il compito di guidarli alla scoperta di uno stile di vita equilibrato per essere felici come i finlandesi. Al centro delle sessioni di coaching vi saranno quattro focus tematici: natura e stile di vita, salute ed equilibrio, design e quotidianità, alimentazione e benessere. Le candidature sono aperte fino al 2 aprile 2023 e ci si potrà iscrivere individualmente oppure con un amico o un partner . Vale la pena tentare la sorte, considerato che
nell’ultima classifica del World Happiness Report, che utilizza i dati di un’indagine globale per riferire come le persone valutano la propria vita in oltre 150 paesi in tutto il mondo, noi italiani siamo al 33esimo posto.
«La felicità non è uno stato mistico – osservano da Visit Finland –, ma un’abilità da apprendere. La felicità è una risorsa infinita, ma allo stesso tempo si rivela spesso difficile da provare. Secondo il Global Oracle Happiness Report 2022, infatti, il 45% delle persone non è felice da più di due anni e il 25% non sa più o ha dimenticato cosa significa sentirsi veramente felici. Dalla ricerca, però, emerge anche che la felicità aumenta solo se è condivisa. Per questo la Finlandia, patria del popolo più felice al mondo, è desiderosa di aiutare tutti a trovare il proprio “finlandese interiore”. In linea con questo obiettivo, tutti – anche chi non riuscirà ad assicurarsi un posto per partecipare in presenza alla Masterclass of Happiness di giugno – potranno seguirla gratuitamente online in estate».
«Una delle domande poste più di frequente è: “Come si fa ad essere così felici?”», dice Heli Jimenez, Senior Director, International Marketing di Business Finland. «Siamo convinti che la felicità finlandese derivi dal forte legame con la natura e da uno stile di vita all’insegna della semplicità: a differenza di quanto si pensi, infatti, non è uno stato mistico ma un’abilità che può essere appresa e condivisa. Con immense foreste, incantevoli laghi e arcipelaghi, la Finlandia è il luogo perfetto per fare esperienze immersive, rilassarsi ed entrare in contatto con la natura per ritrovare la felicità interiore», conclude Jimenez.
Il territorio del paese di Babbo Natale – non è certo un caso che viva a Rovaniemi, in Lapponia – è coperto per tre quarti da foreste, i laghi sono 188 mila, i parchi nazionali oltre 40 e gli abitanti soltanto 5 milioni e mezzo, perlopiù concentrati nelle città nelle regioni meridionali.
Aria pulita, acqua cristallina, boschi sconfinati e, soprattutto, la capacità di goderseli rispettandoli, è la prima chiave di benessere per questo popolo, dove fin da bambini si impara ad assecondare i ritmi della natura e la capacità di fermarsi ad ammirare le piccole cose. I finlandesi trascorrono molto tempo all’aperto e questo li aiuta a sviluppare sensibilità ed attenzione all’ambiente, capacità introspettiva e ad entrare in connessione con la natura incontaminata che li circonda.
E se per noi latini l’inverno può apparire severo, i finlandesi sanno guardare oltre la cortina del buio per farsi incantare dalla bellezza delle aurore boreali. Contraltare dell’inverno è la luminosa estate finnica. Nel sud del paese, il sole tramonta oltre l’orizzonte per un momento prima di tornare a risplendere, mentre nel circolo artico in Lapponia, il sole rimane sopra l’orizzonte per circa due mesi e più si sale a nord e più durerà. Mesi che i finlandesi trascorrono spesso nei cottage estivi, anche a pochi passi dalle città, e dove la vita scorre semplice e appagante, tra escursioni e attività come la raccolta di erbe e bacche selvatiche e la pesca, conseguenza dell’Everyman’s Rights, il diritto che permette a tutti di godere liberamente dei frutti della natura in modo responsabile.
A queste si aggiunge un’altra passione nazionale: la sauna. È un caposaldo della cultura locale, se si considera che in tutto il paese sono presenti 3 milioni di saune ed il fenomeno è stato iscritto nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco per il suo valore in termini di tradizione e benessere.
Alla capacità dei finlandesi di coltivare da sé un eccellente rapporto con la natura, occorre aggiungere alcune considerazioni di carattere comunitario. In Finlandia i servizi pubblici sono efficienti, il livello di criminalità e corruzione è molto basso, l’inclusione non è solo un vocabolo di moda ma un principio al quale vengono improntate le azioni sociali e politiche, basi sulle quali si cementa la fiducia tra Stato e cittadini. Se la ricerca della felicità per tanti è una chimera legata a desideri spesso impossibili da realizzare, quello che i finlandesi insegnano è che può essere trovata nelle cose semplici. Facile a dirsi? Nel dubbio, proviamo ad impararlo.
Per saperne di più
www.findyourinnerfinn.com
Saperenetwork è...
- Giornalista e cacciatrice di storie, ho fatto delle mie passioni il mio mestiere. Scrivo da sempre, fin da quando, appena diciassettenne, un mattino telefonai alla redazione de Il Monferrato e chiesi di parlare con l'allora direttore Marco Giorcelli per propormi nelle vesti di apprendista reporter. Lì è nata una scintilla che mi ha accompagnato durante l'università, mentre frequentavo la facoltà di Giurisprudenza, e negli anni successivi, fino a quando ho deciso di farne un lavoro a tempo pieno. La curiosità è la mia bussola ed oggi punta sui nuovi processi di comunicazione. Responsabile dell'ufficio stampa di una prestigiosa orchestra torinese, l'OFT, scrivo come freelance per alcune testate, tra cui La Stampa.
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