The Endless Growth. Tra bioresina e tecnologia, Roma ha il suo primo mosaico digitale

Il Green Smart Wall presso la metro Garbatella di Roma (foto: Elisa Rossi)

The Endless Growth. Tra bioresina e tecnologia, Roma ha il suo primo mosaico digitale

È stato inaugurato nel quartiere Garbatella il primo mosaico in bioresina della capitale. Nuova agorà digitale e sociale, luogo d’incontro, innovazione e arte nel segno dell’ambiente con tecnologia di prossimità

C’è una nuova agorà digitale e sostenibile nel cuore della Capitale: nella mattinata del 13 dicembre è stato inaugurato il primo mosaico in bioresina di Roma nel piazzale della Metropolitana del quartiere Garbatella. The Endless Growth, questo il nome dell’opera di Jordi Alessandro Bello Tabbi, realizzata con bio-piastrelle e dotata di tecnologia IoT, ha vinto il Myllennium Award, sezione MyCity – Premio speciale Yourban2030.

È il primo green smart wall della capitale, ed è stato installato su un muro di 50 mq adiacente alla Metro B, grazie alla collaborazione tra Myllennium Award e Yourban2030 con GraffitiForSmartCity.

inaugurazione smart wall garbatella
L’inaugurazione lunedì 13 dicembre alle ore 11

 

Il progetto nasce dalla sinergia tra il gruppo Barletta Spa (ideatore del Myllennium Award giunto ormai alla settima edizione) e l’associazione Yoururban 2030 che, ispirandosi ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030, nel 2018 ha realizzato a Roma il murales “mangia smog” più grande d’Europa, Hunting Pollution. 

Una crescita infinita…e sostenibile

 The Endless Growth ha vinto il Myllennium Award, il premio generazionale dedicato agli artisti under 30, per la sezione My City dedicata all’arte e alla rigenerazione urbana, perché, come ha raccontato l’imprenditrice Veronica De Angelis, fondatrice della Yourban 2030: «Ha saputo rappresentare magistralmente il tema assegnato, mostrando la dualità tra la continua crescita industriale e la resilienza della natura rappresentata da un albero, sinonimo di vita».

Quest’opera, per De Angelis: «Unisce arte, sostenibilità e tecnologia. È stata pensata come un’occasione per trasformare dei luoghi di passaggio in una piazza in grado di connettere le persone sia nel mondo fisico che virtuale». 

Tecnologia e natura

L’autore, Jordi Alessandro Bello Tabbi, fotografo e artista digitale classe 1994, racconta come ha concepito l’opera:

«Ho osservato attentamente lo spazio della stazione e a colpirmi è stato l’albero presente tra le due metà del muro. Per raccontare l’ecosostenibilità, la resilienza della natura e per rivalorizzare lo spazio, ho posto quest’albero non al di fuori della composizione fotografica ma in modo che ne facesse parte. La foto aveva bisogno di aggrapparsi ai colori e agli elementi tangibili presenti nella piazza». 

L’opera è stata realizzata in uno spazio di 50 mq messo a disposizione dall’ Atac che garantirà la concessione dell’energia per i prossimi due anni. È composta da piastrelle 100% bio-degradabili ed è dotata di tecnologia IoT (un dispositivo che riceve e trasmette dati su reti wireless).

 

Funzione sociale e artistica

«Garbatella è famosa per aver saputo coniugare, più di cento anni fa, l’architettura con la funzione sociale del quartiere. Roma quindi, deve investire in questo senso», spiega Amedeo Ciaccheri, presidente dell’VIII Municipio. Entrando nel vivo della tecnologia, Salvatore Pepe dell’impresa GraffitiForSmartCity, partner di Myllennium Award e Yoururban 2030, spiega come questa sperimentazione di innovazione sociale abbinata all’arte e alla tecnologia abbia dimostrato di essere una grande occasione per un futuro sostenibile.

«Lo Smart Wall è un’opera d’arte e allo stesso tempo un’infrastruttura tecnologica. Per capire questo concetto possiamo prendere ad esempio la funzione architettonica e infrastrutturale dei ponti acquedotto di Roma. Questi, infatti, una volta che hanno perso la funzione di infrastruttura sono rimaste delle opere d’arte».

inaugurazione smart wall garbatella

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Elisa Rossi
Laureata in Media, comunicazione digitale e giornalismo e in Comunicazione pubblica e d’impresa presso l’Università La Sapienza di Roma, sin da bambina sogna di diventare giornalista. Tra ruoli da web content writer e copywriter ha collaborato e collabora con alcuni siti di informazione online parlando di cultura e viaggi. Appassionata anche di tematiche ambientali e sociali, crede fermamente che cercare, raccontare e condividere storie sia una delle chiavi di miglioramento per una società civile. Ama esplorare nuovi luoghi e si sente a casa quando passeggia e poi si ferma a leggere a stretto contatto con la natura.

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