A casa ma con stile. Impariamo la sostenibilità in otto mosse
L’emergenza Coronavirus ci costringe a restare fra le mura domestiche. Un’esperienza difficile che però possiamo tramutare in un’opportunità per sperimentare stili di vita utili alla salute delle persone e del pianeta
Stare a casa in questo periodo è un dovere di tutti. Rallentare, riorganizzare uno stile di vita meno frenetico e basato sulla sobrietà può aiutarci a superare l’emergenza sanitaria e allo stesso tempo a migliorare in modo duraturo il nostro stile di vita. Perché, ricordiamolo, le conseguenze del Coronavirus non possono farci dimenticare i danni per la salute, economici, ambientali e sociali che provocherà (e sta già provocando) l’emergenza climatica, se non la fermiamo in tempo.
Abbiamo preparato perciò un promemoria con otto azioni utili a contenere la spesa al supermercato che, oltre ad essere il regno dell’imballaggio, nasconde spesso dietro ai suoi scaffali ingiustizie sociali e un modello distributivo a forte impatto ambientale. E ancora per riscoprire la socialità in famiglia, nutrirci meglio, utilizzare l’energia a ragion veduta.
Riprenderemo questi e altri consigli durante la “Scuola di ecologia”: il ciclo d’incontri di Sapereambiente per educare alla sostenibilità che in questa fase si trasferisce on-line al fine di uscire da questa sosta forzata migliori di come ci siamo entrati.
Sperando che almeno questa difficile esperienza ci metta in condizione di apprendere un rapporto diverso con noi stessi, le persone che abbiamo accanto, l’ecosistema. A presto!
Saperenetwork è...
- Sono nata a Recanati nel 1981, vivo con mio marito e i nostri quattro bambini a Faenza (Ra), dove da alcuni anni sperimentiamo uno stile di vita sostenibile: senz’auto e a rifiuti (quasi) zero. Fin da bambina ho sempre amato scrivere, disegnare e difendere la natura. Lavoro come educatrice, sono laureata in Scienze dell’Educazione e Servizio sociale. Alla nascita del mio primo bimbo, con alcune amiche ho fondato un’associazione di aiuto sull’allattamento e sull’uso dei pannolini lavabili (Gaaf). Sono volontaria in varie associazioni contro gli inceneritori e per la mobilità sostenibile. Faccio progetti di educazione ambientale nelle scuole. Ho pubblicato vari libri: Anita e Nico di Tempo dal Delta del Po alle Foreste Casentinesi e Anita e Nico dalle Foreste Casentinesi alla Vena del Gesso, di Tempo al Libro Editore, Salviamo il Mare di Giaconi Editore, Impatto Zero, Vademecum per famiglie a rifiuti zero di Dissensi edizioni e Occidoria e i Territori Ribelli. Storia Fantasy sulle ingiustizie Nord Sud del mondo di Dissensi edizioni, e l’ultimo “Vivo senza Auto” di MacroEdizioni. Sono blogger di famiglie-rifiutizero e di famigliesenzauto e animo i rispettivi gruppi Facebook. Inoltre collaboro come giornalista con AAMTerranuova e con il mensile Fiab BC.
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