Si aprirà il 22 gennaio, con un evento di otto ore, del quale viene rivelato pochissimo e che raggiungerà l’isola partendo dalla terraferma, l’anno di Procida Capitale italiana della cultura. Il programma, presentato ieri a Palazzo Santa Lucia, a Napoli, dal direttore del progetto Agostino Riitano insieme al sindaco Dino Ambrosino, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al direttore generale alle Politiche culturali e turismo della Regione Rosanna Romano, mira a trasformare l’isola in un “laboratorio culturale di felicità sociale”.
Con l’obiettivo di mettere in campo, spiega Riitano, «un’azione politica locale di sviluppo culturale, non di organizzazione di un mero evento» dominata dal senso di responsabilità per quanto il progetto dovrà lasciare alla comunità locale.
Lo slogan “La cultura non isola” al quale il progetto è ispirato, nasce dalla presa di coscienza che la cultura è essenzialmente una questione di legami, di relazioni, e una piccola isola permette di riflettere sulle dualità fra apertura e chiusura, libertà e reclusione, legame e distanza. I 44 progetti che compongono il programma (e i relativi 150 eventi) sono raggruppati in cinque sezioni tematiche:
- Procida inventa comprenderà eventi artistici come la rassegna cinematografica Il vento del cinema diretta da Enrico Ghezzi, che si svolgerà in giugno, le mostre come SprigionArti che durerà da maggio a dicembre, e I Greci prima dei Greci, o l’originale rassegna teatrale Oper(A)mare (3 e 25 giugno), che vedrà delle opere rappresentate sul mare, usando i borghi della Chiaiolella e della Corricella come palcoscenici naturali.
- Procida ispira vede l’isola come fonte di ispirazione per progetti innovativi, ma prevede anche che sia Procida a ispirarsi a progetti nati altrove. Fiore all’occhiello è MarEtica, il premio letterario presieduto da Alessandro Baricco, a settembre. Echi delle distanze (maggio – settembre), coinvolgerà musicisti provenienti da isole di tutto il mondo che porteranno a Procida l’ispirazione che nasce dalla dimensione dell’insularità.
- Procida include esprime la capacità dell’isola di includere la diversità. Con Amìh, fra ottobre e novembre, sarà realizzata la prima orchestra multietnica con musicisti provenienti da tutti gli Sprar italiani, mentre Happening of human books (da maggio a settembre) trasformerà i cittadini della piccola isola e dei Comuni flegrei in pagine viventi di libri.
- Procida innova, con l’originale progetto Il suono del tempo che tradurrà in suoni le previsioni meteorologiche, ma anche con gli Esercizi sul futuro, lezioni magistrali che il 22 di ogni mese approfondiranno il tema.
- E, infine, Procida impara, che prevede progetti con una valenza educativa come Restart from the Future, una scuola di architettura per bambini e ragazzi gestita da grandi studi di architettura europei.
Notevole anche l’impegno economico della Regione Campania a supporto del progetto nel campo dei trasporti, della sanità e delle infrastrutture, per complessivi 10 milioni di euro, di cui circa un terzo già spesi per l’acquisto di bus elettrici e per potenziare il piccolo ospedale locale. Investimenti che renderanno possibile per i molti ospiti previsti (fino a 100.000 presenze) raggiungere la piccola isola e soggiornarvi in sicurezza.
Un importante aspetto riguarda la comunicazione. È di pochi giorni fa l’accordo con la Rai per la comunicazione degli eventi, e la notizia che il National Geographic ha inserito l’isola fra le 25 mete da visitare nel prossimo anno. Inoltre Procida 2022 ha già raggiunto 12 milioni di utenti sui social e 70 milioni attraverso i servizi radiotelevisivi, le sono stati dedicati oltre 430 articoli, servizi e reportage dalla stampa nazionale e internazionale, in 30 paesi differenti.
E grazie a un’indagine Doxa promossa dalla Regione Campania scopriamo che già a luglio 2021 un italiano su due sapeva che Procida era stata designata come capitale italiana della cultura per il 2022.