Oggi, 25 novembre, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne condividiamo il video di Non Una di Meno, percorso nato dal confronto tra diverse realtà femminili e femministe, che lancia la manifestazione nazionale di sabato 27 novembre.
«L’emergenza (pandemica, ndr) e la crisi che ne è seguita si sono scaricate su di noi, e ora siamo strette tra un piano di ripresa e resilienza che non ci contempla e una polarizzazione del dibattito pubblico che ci cancella» si legge nel comunicato.
Ricordiamo che in questi quasi due anni di pandemia i maltrattamenti subiti da familiari e partner sono aumentati, come testimoniano i report degli scorsi mesi dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Eige) e quello dell’Istat sul nostro paese. L’Istat rileva che sono state 13.700 le donne che si sono rivolte a un Centro Antiviolenza per la prima volta nel 2020.
La pandemia, inoltre, ha aggravato le disuguaglianze preesistenti e tutti i fattori che contribuiscono alla violenza di genere: anche a livello globale UN Women, agenzia delle Nazioni Unite per l’empowerment femminile, ha rilevato che il COVID-19 ha peggiorato i fattori di rischio come la povertà e la disoccupazione.
Sono molte le iniziative locali che si stanno svolgendo in questa settimana: flash mob, workshop, incontri di formazione nelle scuole, inaugurazioni di panchine rosse con scritto il numero unico nazionale 1522 a cui rivolgersi in caso di violenze, abusi o stalking.
L’Osservatorio Nazionale di Non Una di Meno ha registrato, nel solo 2021 e fino al 20 novembre, l’uccisione di 101 donne e 3 persone trans*. Inoltre, sempre secondo i dati dell’Osservatorio, ci sarebbero almeno 3 donne scomparse, il cui corpo non è stato ancora trovato e per cui ci sono indagini in corso per sospetto omicidio o suicidio. Sono stati registrati almeno 4 suicidi indotti o sospetti indotti da violenza patriarcale e omolesbobitrans*fobica. Infine, ci sono almeno altre 8 persone – 5 figli (di cui quattro minori di 10 anni), 1 padre e due vicini di casa – presenti e uccisi insieme alle madri o mogli/compagne, effetti collaterali della violenza patriarcale e di genere.