Un’esposizione singolare quella che si aprirà sabato 11 dicembre presso la Biblioteca Augusta e la Biblioteca San Matteo degli Armeni, a Perugia. Il mondo del calcio – rappresentato da figurine, quotidiani sportivi e altro ancora – viene accostato al mondo della letteratura, in una commistione che mira al cuore del pubblico.
Il percorso espositivo, intitolato “Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno”. Il calcio tra figurine e letteratura, nasce dalla constatazione che il calcio ha avuto spesso, tra i letterati, un posto d’onore. Poeti, filosofi e scrittori ne sono stati estimatori appassionati. Alcuni nomi? Giovanni Arpino, Albert Camus, Luciano Bianciardi, Jacques Derrida, Manuel Vázquez Montalbán, Mario Luzi, Martin Heidegger, Jean-Paul Sartre, Giovanni Raboni, Osvaldo Soriano, Giovanni Giudici, Umberto Saba.
La citazione che dà il nome alla mostra è, tra l’altro, pasoliniana. Pier Paolo Pasolini il 3 gennaio 1971, pubblicò su “Il Giorno” l’articolo Il calcio è un linguaggio con i suoi poeti e i suoi prosatori, in cui scrisse:
«Ci sono nel calcio dei momenti che sono esclusivamente poetici: si tratta dei momenti del ‘goal’. Ogni goal è sempre un’invenzione, è sempre una sovversione del codice: ogni goal è ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio come la parola poetica. Il capocannoniere di un campionato è sempre il miglior poeta dell’anno».
Testi letterari e album originali
La mostra, curata da Gianni Bellini, considerato il più grande collezionista di figurine dedicate al calcio e Carlo Pulsoni, Università di Perugia, ripercorre gli ultimi 50 anni della storia della Nazionale Italiana di calcio.
Dalla “Partita del Secolo” di Mexico 70, alla vittoria Spagna 82 sotto gli occhi del Presidente Pertini, dalle notti magiche di Italia 90, alla delusione dei rigori di Usa 94, per arrivare alla vittoria in Germania nel 2006.
L’idea è nata in occasione degli Europei del 2021, e ha preso vita grazie anche alla raccolta personale di Gianni Bellini. Una curiosità: il primo Campionato Europeo si è svolto nel 1960, mentre le prime figurine dedicate sono state stampate negli anni ’80. L’esposizione, che resterà visitabile fino al 7 gennaio, si snoda presso le due sedi della Biblioteca Augusta in via delle Prome 15, e della Biblioteca San Matteo degli Armeni, via Monteripido 2.