La splendida cappella di Sant’Uberto nella residenza sabauda di Venaria Reale, poco distante da Torino. La chiesa di Santa Maria dello Spasimo di Palermo, nel cuore antico della città. O ancora il celebre Colle dell’Infinito leopardiano, a Recanati, nel paesaggio marchigiano. È una preziosa occasione per scoprire, attraverso la musica, alcuni fra i luoghi di maggior pregio del nostro paese quella che si presenta con “Armonie della sera”: il festival che porterà in 27 località della Penisola, fra il 5 maggio e il 17 dicembre, altrettanti concerti di classica insieme ad artisti di livello internazionale. Un evento dal profilo esemplare, ideato dal pianista e compositore marchigiano Marco Sollini, che punta a coltivare cultura in termini trasversali, fra visione, ascolto e immersione nel patrimonio di bellezza che rende unica l’Italia. Così ha spiegato il maestro, durante la conferenza stampa di presentazione a Roma, presso il Pio Sodalizio dei Piceni:
«I tempi non sono certamente facili ma “Armonie della sera” è giunto lo stesso alla 18esima edizione. Dalla suggestiva chiesa di San Marco a Ponzano di Fermo, dove tutto era iniziato nel 2005, si sono aggiunte, anno dopo anno, location di enorme fascino che hanno raccontato l’Italia in tutto il loro splendore con musicisti di grande levatura».
Una vera e propria rassegna itinerante, insomma, una dichiarazione d’amore verso il Bel Paese dalla Sicilia alle Alpi, dai piccoli borghi alle grandi città insieme a figure come la violoncellista Silvia Chiesa (il 21 agosto a Moresco, nel Fermano), i pianisti Marcella Crudeli (il 24 ottobre all’Auditorium Lattuada di Milano) e Maurizio Baglini (anche lui nella tappa di Moresco), la violinista russa Ksenia Milas (nel monastero di Fonte Avellana, nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano, l’8 agosto). E ancora, alcuni astri nascenti come la pianista quindicenne Monica Zhang (14 agosto a Offida, nell’Ascolano).
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Fra le perle di questa edizione, inoltre, l’esecuzione integrale delle “Sonate” e delle “Partite” per violino solo di Bach ad opera della violinista armena Sonig Tchakerian (il 12 agosto nella chiesa di Santa Maria della Piazza ad Ancona) e un omaggio dedicato a San Francesco d’Assisi con prime esecuzioni assolute di Sollini, il clarinetto di Fabio Battistelli e la partecipazione del soprano Valentina Varriale (il 4 ottobre, a Città di Castello, in Umbria). Infine a Cosenza, ormai quasi a Natale, il festival si concluderà con la nuova Orchestra Sinfonica Bruzia diretta da Francesco Perri.
La programmazione copre nel complesso dieci regioni e si divide in due parti: la serie “Apollo”, da maggio ad agosto, e la serie “Afrodite” da settembre a dicembre. Lo stesso maestro Sollini si esibirà più volte durante la stagione, sia insieme al pianista Salvatore Barbatano (con cui condivide lo storico duo Sollini-Barbatano), sia con altri artisti. Proprio la serata inaugurale (il 5 maggio a Roma presso il Pio Sodalizio dei Piceni), si intitola “Sollini & friends”: con lui sul palcoscenico gli attori Paola Pitagora e Francesco Castiglione, la pianista Gilda Buttà e altri musicisti (in replica, in occasione della Giornata mondiale della musica, il 21 giugno nell’Accademia Bartolomeo Cristofori di Firenze).
Durante la conferenza sono intervenuti Alfredo Lorenzoni (segretario generale del Pio Sodalizio dei Piceni), Rosanna Vaudetti (presentatrice Rai e madrina dell’iniziativa), Giorgio Marino (Radio3), Marcella Crudeli (pianista e presidente di Roma International Piano Competition), Emilia Zarrilli (già prefetto di Fermo). E al termine si sono esibiti insieme al violino la russa Ksenia Milas e l’ucraino Olexsandr Semchuk.
Un importante messaggio di pace attraverso il registro universale dell’arte, che rende significativa anche sul piano dell’attualità questa manifestazione.