Novembre sembra lontano in queste giornate di caldo afoso. Ma non lo è per le sorti del clima e dell’ambiente. Così, in attesa della Cop27 che avrà luogo a Sharm el-Sheikh, in Egitto, il prossimo novembre, da oggi, 6 giugno fino al 16 giugno si svolgerà la pre-conferenza preparatoria a Bonn.
Si tratta, come spesso le pre conferenze, di un appuntamento tecnico, ma importante, perché è in contesti del genere che si cominciano generalmente a misurare l’ambizione e la volontà delle parti in causa.
I punti focali sono, ovviamente, la necessità di accelerare l’agenda climatica globale e di trovare un punto d’incontro concreto fra paesi ricchi e paesi più svantaggiati sulla finanza climatica. Due questioni che si “trascinano“ di Cop in Cop, come ha dimostrato l’ultimo appuntamento di Glasgow dello scorso anno. Stavolta però con un nuovo, drammatico focus: l’urgenza del momento riguarda la situazione geopolitica alle porte d’Europa, ovvero il rischio che la guerra in Ucraina freni l’azione contro il riscaldamento globale.
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La conferenza di Bonn parte dal messaggio, molto chiaro e allarmante, dell’ultimo report Ipcc: l’azione per il clima deve accelerare o non si potrà mantenere il riscaldamento globale entro gli 1,5 gradi.
Se questi temi verranno affrontati in modo più o meno concreto non è ancora dato sapere. Di sicuro queste afose giornate in Germania saranno un preludio all’appuntamento di Sharm el-Sheikh.