Una denuncia ecologica sottile, che risparmia le reliquie ispirate al timido consumismo degli anni Sessanta e Settanta (la maggior parte dei suoi campionari risalgono a quel periodo) e punta il dito sulla perdita del sano rapporto fra l’uomo e gli oggetti, sempre più destinati ad un’obsolescenza precoce e programmata. Una perdita dovuta alla commercializzazione sfrenata che rappresenta l’asse portante di un sistema economico globale insostenibile, causa di un degrado ecologico sempre più irreversibile.
Sono in nodi intorno ai quali ruota “Declinare gli scarti” , la mostra di Gabriele Geminiani appena inaugurata a Lugano (Svizzera) presso Artphilein La Piscina e visibile fino al 30 aprile.
Gabriele Geminiani, artista del Montefeltro, si dedica all’ambiente attraverso le forme dell’arte e dell’editoria, impegnandosi in prima linea con azioni concrete rivolte alla sostenibilità come l’organizzazione del Green Festival Montefeltro e di San Marino, giunti al loro quinto anno di attività.
Le opere in mostra, alcune delle quali già inserite nella collezione della Fondazione, sono frutto di un’attività di raccolta e catalogazione a cui Geminiani si dedica da più di quarant’anni: trova, conserva, riordina e classifica gli oggetti restituiti dal mare, creando un vero e proprio inventario di frammenti che porta, coi tempi lunghi della riflessione e del caso, a interagire fra loro.
«Ogni oggetto che il mare ci restituisce conserva un passato, ma anche un suo divenire. Attraverso i miei intervento cerco a ogni “neo oggetto” di riguadagnarsi un posto sul palcoscenico della vita» fa sapere Geminiani.
Si creano così, come in questa mostra, dei teatrini elementari contrappuntati da brevi testi battuti a macchina, che sono a tutti gli effetti letteratura e poesia illustrata. In cui a ognuno di noi è dato di muovere i personaggi e crearsi la propria storia, azione che nasce dal potere delle cose di colpirci nel profondo. In quella profondità recondita, dove ciascuno trema.
La Fondazione Artphilein negli anni si è sempre dedicata alla ricerca visiva su contenuti e problematiche ambientali: dallo sfruttamento delle risorse naturali alle relazioni fra gli esseri umani e il pianeta Terra. La location della ex Piscina Paradiso, rappresenta il luogo ideale in cui relitti provenienti dal mare si ritrovano in una dimensione liquida metafisica, di un luogo che ha mantenuto la sua architettura ricreativa di piscina condominiale e la sua epidermide di mattonelline colorate.
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